Nel parlare di questo numero di Topolino non si può non cominciare da Casty.
Non voglio essere noioso nel lodare questo autore, che oramai ci ha sorpreso in tutti i modi possibili e immaginabili e, imperterrito continua a farlo. Quindi mi dedicherò solo alla storia. E che storia! In una sola puntata ha già messo tutto quello che
io cerco in una storia di Topolino. Topolino, innanzitutto, sempre più relegato ad un ruolo secondario, ma che con Casty ritorna sempre protagonista assoluto; l'avventura, poi, quella di respiro epico, con villain seri e credibili (e anche deliziosamente inquietanti, a volte, anche se qualcuno lo ha definito un difetto), l'ironia e le battute che entrano in gioco proprio quando è il loro momento e che ci ricordano che questo è pur sempre un fumetto per tutti, con la leggerezza che gli deve esser propria (memorabile
la battuta con il barista che alla disperazione di Nataniele risponde: "su, non è poi tanto male come men"
, da lacrime.
Non manca mai la strizzata d'occhio al lettore esigente, quello che "conosce Scarpa e Gottfredson", ma anche i più giovani non possono far a meno di notare quello sprint in più che si respira soprattutto in queste sue avventure di ampio respiro.
Se avevo lodato Topolino e i sette Boglins devo dire che questa storia per ora ha messo una bella freccia a sinistra e sta cominciando il sorpasso.
L'altra storia che mi è piaciuta tanto, con le dovute proporzioni, è
Zio Paperone e il vecchio debito, con un Guerrini S T R E P I T O S O.
Cioè guardate questo volto:
Espressivo, a dir poco, un volto segnato dal tempo, con il suo stile inconfondibile che mi piace da impazzire. Meravigliosa anche la doppia doppia in cui mostra il paese che cambia nel tempo:
Anche la storia, dicevo, mi è piaciuta molto, con un Paperone buono pur non risultando stucchevole. Bravi tutti.
Molto divertente anche l'
andiamo al cinema? di Marco Bosco e Sergio Asteriti, con una sottile (ma forse neanche tanto) critica sociale e che prosegue con la solita dose di ironia e divertimento. Oh, leggo che qualcuno è stufo, ma per quel che mi riguarda finché Bosco trova generi cinematografici fa bene a procedere!
La storia di Panini - Di Vita è pure leggera e divertente, il giallo è ben costruito, anche se anche a me Paperino è apparso molto incline a farsi trascinare dal cugino, al contrario del solito.
Veniamo alla storia del contendere: io la considero
un gioiellino, per quanto riguarda il comparto grafico. Mottura fa un gran lavoro soprattutto nella creazione degli ambienti informatici, molto molto suggestivi, oltre alla gran capacità che ha di far "recitare" i personaggi (o perlomeno è la sensazione che ho io). La copertina pure è veramente bella.
Sulla trama sono combattuto: cioè ho visto di peggio, ma non mi è piaciuta. Indipendentemente da chi l'ha scritta, l'ho trovata confusa, tanto che mi ha ricordato in alcuni punti i passaggi affrettati e spesso illogici di Andrea Fanton.
Ho letto frasi che un po' mi hanno dato fastidio, alcune qui sul forum, soprattutto per la veemenza con cui sono state scritte. Vabbè è una storia (per me) poco riuscita. Fine. Da star qui a parlare di nepotismo, ce ne vuole. Più che altro sto ragazzo non fa una gran figura nell'intervista... appare come un montato, almeno per me che non lo conosco. Comunque rispetto ad altri soggetti vip (chi ha nominato Tamaro e Monicelli?) l'ho trovato deboluccio, o comunque gestito male. Parole come "schifo", "scandalo", "perdita di credibilit" sono sempre esagerate.
In questi casi si balla sempre tra la troppa e la troppo poca moderazione, non vorrei essere nei panni dei moderatori, poveri, che come fanno sbagliano. A volte dovrebbero essere gli utenti a cercare di automoderarsi, almeno sui toni, per non metterli in difficoltà, buon cielo.
Tanto ci sarà comunque sempre qualcuno che si lamenta.