Questa è una cosa che mi ha colpito molto, sai? Nella conclusione Henry Ratkyll si definisce, con molta poca umiltà, fra le altre cose, un tipo disinteressato, a differenza del vanitoso Hyde, suo opposto e imperfetto. Eppure, a conti fatti, è stato l'imperfetto e egocentrico Hyde a rinunciare alla sua esistenza per permettere a Ratkyll di sopravvivere.
Se posso permettermi, questo è proprio il motivo per cui la storia in se, pur pregevole, mi ha lasciato non poco perplesso.
Inizia come riscrittura pedissequa del romanzo originale, con solo qualche dettaglio modificato per ovvi motivi di politically correctness (e già questo non è tanto nelle mie corde), ma il finale dimentica DEL TUTTO la base del romanzo di Stevenson.
Jekill è buono, Hyde è il suo opposto, cioè tutti i sentimenti negativi che Jekill reprimeva normalmente, liberi di manifestarsi.
Invece qui Ratkill è buono, Hyde è buono, ma con qualche simpatico "difettuccio".
Non era meglio fare come in passato e usare solo uno spunto tratto da Stevenson, per narrare una parodia disney, invece che fare una parodia "di Stevenson" annacquata?
Ne esce imbastardito Stevenson, e niente affatto nobilitati i personaggi disney sempre zuccherosi e innocui.
Lo stesso retrogusto che mi ha lasciato Dracula il vampiro-barbabietola (che suona come il fantasma-formaggino).
Poi, oh, io sono un rompiballe acclarato e per un bambino questa storia sarà agghiacciante e disturbante per decenni, ma trovo che sia un biscottino ricoperta di panna, per nasconderne i limiti.
Insulti tra 3...
2...
1...
[