Continuo a non capire molto degli Argini del tempo, anche se ormai si è capito tutto. Questo è - secondo me - quel tipo di storie che se non le leggi tutte d'un fiato con ci capisci niente. Quindi grande attesa per il finale e, soprattutto, per Topolino 3105 cartaceo
La storia si rivela sempre più dinamica e Sciarrone riesce a convincermi sempre di più.
Spero che ne facciano un cartonato come per Potere e Potenza (magari per Lucca, con
Il raggio nero sul Topo), così la capirò meglio. E magari che in questa edizione correggano gli er
rori d
hi stamp
oa sul Topo (Raz senza seghettature, che tanto i balloon li fanno in digitale, il secolo sbagliato nella prima, DuckMall tutto unito, 00News anziché TG Zero Zero, e se ce ne sono altri...).
Poi, c'è una storia con Gambadilegno, nella sua versione buona che non fa male a una mosca. Sinceramente, vedere Gambadilegno che smette di rubare senza pensare ad altri furti, e Topolino con la mania del vinile
è avvilente. Purtroppo, la prima è diventata quasi un'abitudine...
La breve (mancava da tanto una storia realmente tale) di Salati, assurda, è molto simpatica, e il tratto di Asaro mi piace di più in questo ambiente: le espressioni dei personaggi non mi sembrano strane e i corpi sono abbastanza normali, ma il tratto rimane caratteristico.
Bella la storia di Indiana Pipps, in cui neanche Kranz rovina la trama, anzi fornisce un piacevole finale alla storia. La storia si legge facilmente ed è molto lineare, accompagnata dal bravo Mazzon, che non inchiostra più (almeno, non Casty e Gatto).
Infine, disegnata dal bravo (anche se i suoi becchi non mi piacciono) Zanchi, una classica avventura di Paperino, leggera e veloce, ma non per questo meno bella. Forse la mazzata finale è un po' troppo veloce, ma mi va bene lo stesso.