Salve a tutti, è la prima volta che scrivo su questo forum e volevo “inaugurare” con un commento al secondo numero dell’iniziativa per questo luglio.
La grande corsa – nel passato (secondo episodio). Sarà che mi piacciono le storie del tipo Raceworld, sarà che Bruno Enna è certo una garanzia, sarà che il tema del viaggio nel tempo resta comunque interessante. Paperino e Paperina che incontrano Fantomius e Dolly Paprika, Paperone che, a quanto pare, nel 1929 possedeva già il suo deposito, e Gastone, la cui fortuna non conosce limiti di tempo. Saranno anche questi piccoli particolari che mi fanno attendere con impazienza il prossimo mercoledì.
Paperino e le scarpe sopracquee. Panaro parte inizialmente in un modo piuttosto banale: Paperino e i nipotini vanno al mare, una nuova invenzione di Archimede, Paperino la prova ma come al solito combina dei disastri. Poi però con l’entrata in scena di qualche bandito la trama cambia e si fa più interessante. Non spettacolare, ma buona nel complesso.
Pippo e l’immobile invendibile. Veramente simpatica, ottime battute sia di Pippo sia di Fitzpercival B. Slack (il cui cognome dice tutto). Dirò un idiozia, ma per alcuni tratti mi è venuto in mente il Pippo di Paul Murry degli anni ’70, quello che faceva impazzire i suoi amici, stavolta è toccato ai due agenti immobiliari.
Paperi a impatto zero – Traslochi insostenibili. Dopo la vernice fonoassorbente della scorsa settimana prosegue questa serie che, a mio parere, non è così entusiasmante. Anche questa volta infatti, è una trama senza infamia e senza lode. Simpatica sì, ma alquanto prevedibile, buona per fare numero.
Il commissario Topet e il furto del campione. Finalmente il ritorno del commissario, personaggio a me caro, per il semplice che è sua la prima storia che lessi nel mio primo numero, il 2485 (come testimonia il mio nick), cioè Il caso di Villa Danar, disegnata dal maestro Cavazzano. Stavolta a mio parere lascia un po’ a desiderare: la storia gira intorno ad una gag principale, gli abitanti parigini che non sanno più quant’è un metro. Per il resto altri spunti non se ne trovano.