Io direi che con la nuova gestione Topolino è diventato più rispettoso del suo pubblico. In quanto a qualità media delle storie non sono del tutto sicuro che sia stato compiuto un grosso passo avanti: c'è maggiore libertà, ma gli autori sono poi sempre quelli, e forse si è anzi perso qualcosa sia sul fronte degli sceneggiatori che su quello dei disegnatori. Positivo il fatto che si stiano abbandonando i lunghi filoni dedicati a personaggi secondari, come Amelia e Ciccio, e che si ritorni a dare a Pico e ad Archimede spazi più ristretti invece che lunghe storie da protagonisti (specialmente Pico; in passato Archi ha dimostrato di avere tante storie piacevoli da raccontare, e poco importa se non erano "in continuity"). Negativo il fatto che si siano perse storie leggere ma piacevoli e ben disegnate, come i Duckis (I know, I know), in favore di cose come QG (now YOU know). La selezione delle straniere continua ad essere una roulette russa: talvolta penso che vengano pubblicate per puro piacere grafico, per mostrare Andersen e Fecchi, piuttosto che per i possibili pregi delle sceneggiature (diciamo tranquillamente che un Andersen ispirato può fare miracoli per una storia che di per sé non varrebbe niente).
L'organizzazione grafica dell'albo è "night and day" confronto a quella degli anni passati. Non torneremo mai più all'ordine e alla compostezza tipografica degli anni '80, e certi articoli hanno pagine che non sai se leggere all'italiana o alla giapponese; però si legge e si guarda tutto con discreto piacere. Finalmente poi si è interrotta la slavina di gadget, con cui ho riempito un paio di scatoloni di pacchetti azzurri mai nemmeno aperti; anche qui, i grandi gadget dei primi anni '90 sono solo un bel ricordo e i mega-plasticozzi di DD non sono né ecocompatibili, né di dimensioni contenute, né particolarmente belli, ma meglio uno o due all'anno che sette o otto o quanti cribbio erano prima.
Insomma, Topolino forse ora come ora non è un must ma in questo periodo della mia vita faccio fatica a trovare degli albi a fumetti che lo siano (e diciamo che anche il Topolino tre-storie-tre di un certo periodo degli anni Novanta non era proprio una goduria); perciò, visto che sono abbonato da anni, mi va bene così, certo più di prima. Si può ancora fare di meglio, presumo, anche se non ho precisamente idea di come: dire "eliminiamo le mega-saghe e il vippume" è facile, ma al posto cosa ci mettiamo? Altre straniere come quella di Paperino scomparso? Dio ci scampi.
Ah, io graficamente sarei favorevole al ritorno a cose bellissime tipo la vecchia costina, le dimensioni dell'albo pre-1993, una carta meno ruvida e, proprio per sognare, la vecchia colorazione, tranne che per storie che proprio richiedono gli effetti speciali. Sottolineo che l'unica cosa davvero impossibile è quest'ultima.
(e naturalmente ci vogliono nuovi disegnatori BRAVI, non raffazzonati o sperimentali o entrambe le cose)