Quantità non è sinonimo di qualità e questo è sacrosanto per tutto.
Francamente, da lettore la cui viscerale preferenza e' per i paperi (e precisamente per Paperino), sarei felice di vedere piu' storie con Topolino e meno con il mio favorito, se questo significasse al contempo un miglioramento della qualita' di queste storie. Leggere un mucchio di storielle insulse che danno l'impressione di veder sminuito il proprio personaggio preferito non e' piacevole per nessuno.
Tra l'altro: quando si guardano le statistiche, credo che non abbia senso contare al tempo stesso "riempitive" di poche pagine e storie lunghe e dalla trama articolata. Limitandoci soltanto alle storie con piu' (per dire) di 24 pagine, immagino che il rapporto Paperopoli-Topolinia risulterebbe molto piu' equilibrato.
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e, oggi come oggi, con tutti i limiti e i paletti imposti dall'alto in materia di cattivi e di tipo finto moraleggianti, per un personaggio che principalmente è un detective, la situazione si fa veramente critica. Diventa un quasi: e a questo che gli facciamo fare ora? :
Io sono convinto che con Topolino bisogna di nuovo volare alti e, per fare questo, è necessario, innanzi tutto crederci, e poi avere delle teste pensanti che ne siano capaci. Ma francamente - non me ne voglia nessuno - ne vedo molte poche.
Anche simpatizzando con la tua richiesta di una maggiore presenza di Topolino (non fosse altro perche', come detto sopra, sarei felice di leggere meno storie di paperi insulse), devo farti osservare che tu stesso ammetti quanto sia problematico averlo in ogni numero senza al tempo stesso sminuirlo con un cattivo utilizzo.
la rivista è un contenitore di storie di tutta la banda disney e si chiama così perchè Topolino ne è il personaggio principale, protagonista delle storie migliori.
Topolino ne è il personaggio principale: indiscutibile, se si pensa alla "banda Disney" come rappresentativa di Disneyland. Discutibilissimo, se si parla della produzione a fumetti.
protagonista delle storie migliori: talvolta. Ci sono un mucchio di numeri della rivista in cui le storie migliori sono senza alcun dubbio quelle con Topolino protagonista; ce ne sono un mucchio dove le storie topolinesi sono piu' o meno trascurabili e quelle coi paperi splendide.
Se poi intendi dire, come hai asserito in altre occasioni, che ritieni che nessuna storia di paperi sia all'altezza delle migliori storie con Topolino, ti invito ad esprimerti in modo meno perentorio. E' la tua opinione: un'opinione rispettabilissima, che si puo' difendere con argomentazioni solide e ragionevolmente convincenti, portando a suo favore una serie di fatti; ma resta un'opinione e la tesi contraria trova altrettanti argomenti e fatti a favore. Una volta superata una certa soglia di qualita', credo che la preferenza, il dare il podio all'una o all'altra avventura, diventi sostanzialmente una questione di gusti (ergo, non disputandum est!). Se tu trovi che, per dire,
la stella del polo sia di gran lunga inferiore al
mistero di Macchia Nera, sta bene:
il mistero di Macchia Nera e' oggettivamente un capolavoro e ognuno ha diritto alle sue preferenze (per quel che mi riguarda, non mi sogno di dire che una di queste due storie sia migliore dell'altra; al massimo posso dire che io sono piu' affezionato alla
stella del polo, per motivi bassamente sentimentali, ma non riesco a trovare un criterio oggettivo per indicare quale sia quella di valore piu' alto). Ma dire che Topolino e'
protagonista delle storie migliori volendo asserire, come dato di fatto, che i paperi non hanno mai raggiunto certe altezze, significa per esempio ignorare che una gran parte dei lettori sembra pensarla diversamente (o voler insinuare l'incompetenza di costoro, cosa che suona alquanto offensiva).
Paperino lo avreste visto nell'Impero Sottozero? Sarebbe stato divertente, eh! Però si sarebbe incentrato tutto su di lui, se ci fate caso: meno "avventura" e più "Paperino nell'avventura".
Hai spiegato perfettamente una delle differenze fondamentali tra Topolino e Paperino (quando utilizzati bene).
E questo perché Paperino viene da una grande tradizione comica che a Topolino è stata, lo dico sinceramente, troncata.
Qui invece mi trovo un po' meno d'accordo. Topolino e' stato piu' volte protagonista di ottime (e divertentissime) storie comiche, ma la mia sensazione e' che usarlo in questo modo sia svilente per il personaggio (non che non ci possa stare, ma deve essere di tanto in tanto, di rado, e magari fatto in modo cosi' parodistico - si veda la Ziche - da farci pensare a queste storie come farse e non eventi "reali" del mondo topolinese).
Nelle grandi storie con Topolino protagonista naturalmente c'e' sempre qualche elemento comico, ma direi semplicemnte perche' siamo nel mondo Disney, non perche' Topolino e' un eroe anche comico. Con Paperino invece l'elemento comico e' molto spesso dovuto alla caratterizzazione intrinseca del personaggio. Per ripetere quanto avevo detto in qualche altra occasione: in un momento serio di una grande storia, Topolino fa la cosa giusta perche' sa qual e' la cosa giusta ed e' in grado di farla; Paperino puo' fare la cosa giusta con le motivazioni sbagliate, o puo' tentare di fare la cosa sbagliata mostrandosi pero' cosi' incompetente da avere i risultati giusti. Paperino
deve fare errori significativi; gli errori di Topolino non possono essere troppo pesanti. A troncare la tradizione comica di Topolino e' stato, credo, lo stesso Gottfredson, quando negli anni '30 inizia a farne il protagonista di grandi avventure il cui esito positivo e' dovuto in primis alle capacita' dell'eroe.