90 anni, come si sa, si compiono una volta sola e, di per sé, il numero non ha nessun valore, tranne il fatto che è uno più di 89 e uno in meno di 91.
Nella nostra cultura però, ci siamo abituati ad annettere agli anni che finiscono con lo 0, importanze stratosferiche e, pur non essendo assolutamente toccato da questa mentalità, per una volta mi adeguerò ad annetterle una certa importanza.
Importanza che viene assai svilita da chi è preposto a continuare i fasti di una storia che nacque esattamente con il personaggio di Topolino 90 anni fa.
Novanta: la paura secondo la cabala e, la mia paura è che ancora una volta dovrò assistere ad una Caporetto per il mio amato Topo.
Ho letto nel forum che da agosto fino a novembre ci sarà la parte di rilievo per festeggiare Michey.
Ora, ammesso e non concesso che questo avvenga o avvenga in una maniera sufficientemente decente - visto i precedenti e la situazione attuale - e pensando che un personaggio come Paperone per i suoi 70 anni, è stato onorato un intero anno, voglio, probabilmente per l'ultima volta, manifestare e scrivere di tutta la mia più profonda delusione, verso chi, a vario titolo, decide a tavolino come vanno le cose in questi casi. Ma se anche così fosse, perché mai dovrei consolarmi, pensando che per avere questo piccolo angolo Topoliniano, debbo registrare tanti numeri di Topolino senza Topolino?
E' un po' come concedere uno zuccherino, dopo tanto amaro.
In questo 2018, con l'attuale numero sono già 5 i numeri di Topolino senza storie con Topolino. Nell'ultimo poi, il 3259, addirittura non c'è neanche una storia con i personaggi di Topolinia, cosa che accadeva solo quando a dividere le pagine dedicate al fumetto, c'erano anche le altre famiglie disneyane.
Un bel record per una direttrice che, anni fa, si era prefissata di non fare più Topolino senza Topolino, direi!
Se poi aggiungo che una buonissima parte delle storie dedicate a Topolino in questo anno si svolgono in altri tempi e altri mondi e a me, non piacciono assolutamente questo tipo di canovacci ... non posso che scrivere:
bingo! Topolino se c'è non è più nei nosti tempi e non sta più a Topolinia. UAO!
Quando 7 anni fa ho cominciato a ricomprare Topolino, lo feci sostanzialmente per 3 motivi:
1) Perché speravo di fare innamorare a Topolino i miei figli allora piccoli,
2) Perché il nuovo corso dell'allora e attuale direttrice mi fece sperare ad un salto di qualità che in quel periodo ci fu
3) Perché comunque volevo dare il mio contributo affinché il giornalino - io l'ho sempre chiamato così e così continuo a chiamarlo - continuasse a vivere.
Due di quei motivi - i primi due - sono oggi inesorabilmente tramontati. Resta il terzo e sarà sufficiente comunque a continuare a far sì che io continui a comprare Topolino a patto che ci sia Topolino, altrimenti la mia copia, rimarrà nell'edicola, con la speranza che la storia di turno di PK o di qualsiasi altra maschera paperiniana, faccia sì che qualcun altro lo comperi al posto mio.
Voglio però vedere quello che può essere il bicchiere mezzo pieno dal mio punto di vista: fra i Topolini non comprati, i Grandi Classici sempre più rari e la cessazione di ogni rapporto con qualsiasi altro tipo di produzione disneyana made in Panini - sono stanco di spendere soldi per avere sempre le solite storie - sto risparmiando un tot di soldi che spenderò per comprare vecchi fumetti degli Albi della Rosa, di Topolino, Almanacchi e Mega, che a seconda della loro età, possono avere dei costi anche un po' elevati ma che, sicuramente, mi faranno avere e leggere storie che non ho mai letto o che ho letto tantissimo tempo fa, quando ero ancora un ...
cinno.