Papersera.net

forse la colorista? o è l'inchiostratrice?

La seconda, stando a inducks.

Scusa l'ignoranza Avvocato, ma chi è Zanotta?

L'inchiostratrice di fiducia di Stefano Turconi: tutte le storie di Stefano sono ripassate da lei, anche se, come tutti gli inchiostratori, non viene mai accreditata sul Topo, purtroppo.

La saga di Enna continua a piacermi: pur essendo infarcita di citazioni e rimandi e diversi personaggi e ambiti, la narrazione risulta comunque leggera e simpatica, e il colpo di scena finale, promette decisamente bene!

Poi è il turno di Estate a Green Pond, una storia che magari definire capolavoro è troppo, però... come tutte la altre della coppia, presenta una perfetta alchimia, che la fa apprezzare, rileggere e, cosa ancora più importante, fa emozionare ad ogni lettura in maniera diversa.

Il resto del numero, invece, è un gradino sotto, a mio parere: simpatica la storia con i due cugini, ma le altre due le ho trovate scontate.

Appena finito di leggere il Topo, non riesco a formare un giudizio sulla Grande Corsa.

Da una parte tutte quelle citazioni mi sono piaciute tantissimo, ma dall'altra mi hanno distratto dalla storia in sé, che mi convince poco. Non riesco a far andare via la sensazione che siano messe lì per far gioire gli appassionati, e distrarre da una trama un po' debole.

Niente da obiettare invece su Pippo Reporter, storia meravigliosa. E ottimo modo per raccontare una storia senza personaggi standard, dato che Pippo,alla fine, fa solo da spettatore.

Mi è successa una cosa spiacevole, non so come ma non ho acquistato in tempo questo numero in edicola. Siccome mi interessa vorrei richiederlo come arretrato, dite che è meglio rivolgersi in edicola o con la nuova distribuzione posso avere più fortuna in fumetteria?

Prova in edicola altrimenti chiama il servizio arretrati.

Sono d'accordo con PAPERMAIU. Quando si tratta di fumetti così recenti, scomodare fumetterie o servizio arretrati non ne vale la pena.
Poi, certo, dipende dalla disponibilità dell'edicolante.. ma richiedere un arretrato di una settimana prima non è illegale e non dovrebbe essere difficile per chi gestisce un'edicola.

Con un pò di ritardo, vado a commentare questo 3112, che è davvero un bel numero, con ben due storie "forti" e riempitive di qualità.

Occhio, possibili spoiler!

La grande corsa - Terzo episodio: nel futuro
La saga di Enna, stavolta affiancato da un ottimo Soldati, prosegue alla grande. Sebbene in misura mionore rispetto allo scorso episodio, abbondano le citazioni, soprattutto pikappiche. Continua a funzionare bene la struttura della storia, con due coppie che visitano un luogo diverso, e che consente di sviluppare delle mini-trame molto efficaci. Anche se, a dirla tutta, la trama di base non pare solidissima. Ma è presto per giudicare: prima devo leggere l'ultimo episodio.
Intanto posso dire che ho trovato geniale la faccenda del "grande spazio vuoto sotto la casa", impossibile da raggiungere. Il segreto di paperinik resterà tale anche nel XXIII secolo 8che certamente non è scelto a caso...).
PS ma la speaker all'inizio della storia sbaglio o ricorda un bel pò i droidi modello 5y?

Pippo Reporter: Estate a Green Pond
Magnifica storia dal sapore inequivocabilmente estivo, cghe vede Pippo spettatore di una vicenda che certamente crea empatia nel lettore. I disegni di Turconi (splendidi!) completano il (capo)lavoro.
Il giorno in cui terminerà il ciclo di Pippo Reporter sarà un giorno triste.

Zio Paperone e il castigo onirico
Simpatica brevissima che svolge il suo lavoro.

Dinamite Bla e i misteri del web
Forse la storia che meno mi ha convinto in questo numero. Alla fine è un mix di stereotipi sulla nascita e la morte delle mode in rete, che durano un battito d'ali per poi scomparire altrettanto velocemente. Ma non è certo la prima volta che vediamo questioni simili.

Paperino, Paperoga e lo spaventapasseri fluttuante
Degna chiusura di un ottimo numero: un giallo tradizionale, con qualche sfumatura quasi di horror, che si conclude in modo inaspettato (credevo che dietro a tutto ci fosse il malintenzionato di turno che voleva far sloggiare i paperi). Benone.

In conclusione, bel numero. Speriamo si continui così.

Ormai il 3113 è tra noi, ma non avendolo ancora ricevuto a casa mi concedo un paio di commenti a questo numero:

- Sono sostanzialmente d'accordo con Paperinika e continuo a pensare che la Grande Corsa sia proprio una storia godibile in sè, in cui le numerose citazioni (che noto esaltano molti lettori) sono "solo" la ciliegina sulla torta; dopo un primo episodio forse un po' pretestuoso nell'innescare la vicenda (ma aspetto il finale per veder chiariti alcuni aspetti), il plot si dipana con bel ritmo, una struttura ingegnosa ma non pesante e un proficuo uso dei personaggi... tutti aspetti che non avevo trovato nell'altra famosa corsa spesso citata come confronto, ma che sicuramente aveva altre velleità.
Spero di non essere smentito dall'ultimo episodio.

- Pippo Reporter - estate a Green Pond: per me è stata una piacevolissima sorpresa, anche solo per il fatto che me la sono trovata a pagina 59 senza nessun preavviso  , nel senso che non avevo letto anteprime sulla pubblicazione, avevo saltato l'indice del Topo e avevo iniziato subito la lettura dalla prima storia senza nemmeno sfogliare il numero :
Non voglio uscire dal coro delle lodi e dei complimenti agli autori, a cui mi unisco convintamente, anche per tutta la serie, e per il loro lavoro in generale, ma potrei limitarmi a fare copia/incolla dei numerosi post che mi hanno preceduto; allora aggiungo un paio di osservazioni più critiche:
[list bull-redsq]

• non si tratta certo di un thriller, ma chi sia il ragazzino misterioso e quale sarà la conclusione della vicenda lo si capisce forse un po' troppo in fretta.
• mi sembra che con la "scusa" dei riferimenti letterari (vedi anche parodia de L'isola del tesoro), stia aumentando l'uso delle didascalie al posto del fumetto; l'integrazione con i disegni rimane comunque ottima, e probabilmente aumentano la profondità della storia, ma ho l'impressione che appesantiscano un pochino la lettura.

Ci tengo a precisare comunque che questi appunti non cambiano il mio apprezzamento per questa storia toccante e poetica; considerateli alla stregua di una disquisizione critica sulla forma di un fanalino di una Ferrari :-)

Il terzo episodio de La Grande Corsa mi ha nuovamente lasciato un po' deluso, soprattutto dopo l'ottimo secondo. Certo, ci sono regolarmente delle splendide battute, ma la "divisione" che tanto aveva funzionato nella puntata precedente qui non gira allo stesso modo. E anche l'intervento del "superiore" sa un po' di già visto... dunque confermo l'impressione di un susseguirsi di fasi più e meno riuscite.

Quanto a Pippo Reporter, sono un po' diviso nel giudizio.
Da un lato, come si fa a non innamorarsi della casa sul lago, del paesino, dei suoi abitanti, rappresentati in maniera eccezionale?
Dall'altro, ho trovato però fin troppo esasperato il contrasto fra la bellezza della vita agreste e il grigiore della vita cittadina... e lo dice uno che abita fuori città.
Inoltre, Macchia Nera/Blackspot che accantona i suoi propositi criminosi mi ha lasciato un po' di stucco, mi è sembrato un po' troppo forzato questo riscoprire un suo lato buono legato all'infanzia.

Coff.

Coff.

Toh, guarda: hanno messo due volte Pippo in copertina

Coff.

In effetti le copertine avevano un che di retrò

"Estate a Green Pond" di Pippo Reporter appena letta e devo ammettere che mi sono commosso. È una storia bellissima...