Papersera.net

Io questa la trovo una snaturazione.
Effettuata per calare il personaggio in un ruolo dove.. Dove non ci dovrebbe essere.
Inoltre, una snaturazione inutile.


 

Concordo in parte sul giudizio. Si tratta chiaramente di riempitive. La situazione è costante: una serie formata da un tot di storie di poche pagine l'una, come, prima di Antenna Magica, è stato WoM.
È in quest'ottica che vanno lette, al di là della snaturazione: servono a riempire un numero che deve presentare un tot di pagine alla settimana, quindi vanno prese per quello che sono.
Per carità, non le giustifico: ne farei volentieri a meno, ma evidentemente alla redazione non possono fare il mio stesso ragionamento.

La situazione è costante: una serie formata da un tot di storie di poche pagine l'una, come, prima di Antenna Magica, è stato WoM.
Per carità, non le giustifico: ne farei volentieri a meno, ma evidentemente alla redazione non posso fare il mio stesso ragionamento.

Ma almeno WOM andava avanti col ragionamento in cui si era in una specie di universo parallelo, dove i personaggi ,nel bene o nel male (Ma si, soprattutto nel male) avevano le loro  caratteristiche principali (Cioé le caratteristiche più basilari e accessibili a tutti) che si trasmettevano in un mondo fatto di magie: partendo dai personaggi principali fino ad Amelia, che, pur essendo la serie per un target bassissimo era cattiva e malvagia.

Non dico di cambiare il modo di far le brevi (Cioé 10 pagine sorrette da una sola vignetta finale, prevedibile sin dall'inizio), tanto credo che ormai hanno capito che non facciano tanto ridere, ma almeno di farle per bene.

Poco ci vuole a fare la stessa breve messa li solo a riempire  con una Amelia caratterizzata un po' più cattiva e con un programma gestito da stregoni e streghe per un pubblico dello stesso genere.

Saluti e tante scuse  se ho disturbato intasando il post solo per discutere su una breve inutile su cui avrei ben passato sopra.

Ah, si, dimenticavo, buona domenica a tutti! 

Condivido pienamente la recensione del Papersera, soprattutto quella della storia sceneggiata da Sio che ho trovato molto carina e divertente, ma con battute ripetute (mica è rincoglionito Zio Paperone che non riconosce i nipotini), e altre (come quella del Talpuro con il pesce in bocca), talmente contorte che nemmeno Sio l'ha capita. Ma ce ne sono altre che sono veramente fuori luogo sul Topo, che ricordo essere un giornale rivolto ai più giovani, questi devono essere in grado di capire quello che leggono e ridere delle battute che incontrano. Inoltre, come sempre, ci devono essere delle parole "qui e lì" inusuali che spingano il lettore bambino a chiedere spiegazione o cercare le stesse sul vocabolario, per imparare una cosa in più, una parola, una frase, un contesto! Sio secondo il mio modesto parere ha un buon talento, che deve di gran lunga affinare per essere ancora (se decidessi io) ospitato sul Topo.

Bel numero nella media, con la prima storia storia lunga di Sio su Topolino.

Occhio, possibili spoiler!

Zio Paperone e la monetona nella terra dei talpuri
Non sono affatto stupito delle qualità della storia di Sio. Nel senso che l'Albrigi lo stimo da ben prima che iniziasse a scrivere su Topolino. Tra l'altro Sio, nelle sue rarissime storie lunghe (penso alla meravigliosa "Marie", la storia scritta da Sio in occasione della prima 24 Ore Comics) ha dimostrato grandi qualità.
E questa storia su Topolino lo dimostra: trama non scontata, bell'utilizzo dei personaggi, con Paperina e Cuordipietra che non sono tirati in ballo tanto per, e tempi comici efficacissimi. Poi ovviamente ci sono le battute "alla Sio", che non risultano affatto fuori luogo e si integrano alla perfezione con la trama.
Intini, poi, è davvero un bel vedere, molto adatto alla sceneggiatura.

Topolino e il regalo dell'ultimo minuto
Artibani ci ricorda che oltre a essere un autore di storie-evento è anche un ottimo creatore di "brevi". Così ecco che crea un'avventura quasi surreale con protagonisti Topolino e suoi ferrei principi, e la macchina del tempo. Davvero piacevole e simpatica.
Buon lavoro di Mazzarello.

Antenna Magica - Amelia e la pozione scomparente
Questa serie non la digerisco. Amelia conduttrice televisiva in un programma per "umani" francamente non mi convince affatto.

Zio Paperone e le pietrone autoriscaldanti
Storia molto classica (ma molto, forse pure troopo) e piacevole.

Paperino e le letture costose
Un pò utopistica, nel senso che non so quanto sia realistica, al giorno d'oggi, una rivolta per il diritto di avere libri a buon prezzo. A parte questa considerazione, la storia è originale, e ricca di battute divertenti.

Un pò utopistica [..]

Ti conviene modificare in fretta prima che arrivi il Dominatore 

Ti conviene modificare in fretta prima che arrivi il Dominatore 

O un certo avvocato...

O un certo avvocato...

Il certo avvocato invita tutti a rileggersi il topic dei "Problemi sull'uso della lingua italiana" nell'off topic, ove il medesimo soggettone è più volte intervenuto anche su queste cose.

Artibani si dimostra il Maestro qual è, gestendo a meraviglia storie "comuni" esattamente come le storie "kolossal".


La riflessione della settimana però, nasce confrontando la prima e l'ultima storia. C'è la differenza che passa tra come si dovrebbe fare una storia di paperi e come non si dovrebbe.
Il debutto di Sio non mi è piaciuto, ma le sue storie (dalla breve con Paperoga di qualche settimana fa a quella di questa settimana) sono in nettissimo miglioramento. Il suo tipo di comicità lo trovo poco adatto a Topolino (mio gusto, per carità) e credo che la strada giusta sia proprio quella di scrivere per Topolino in maniera diversa da quel che fa per gli altri suoi lavori. Un buon autore sa usare stili diversi a seconda dei personaggi che utilizza e sono convinto che facendo così Sio guadagnerà sempre più ammirazione tra i lettori di Topolino.
Infatti la parte della storia che mi è piaciuta meno sono proprio le "sionate", le battute alla Sio che non definirei né demenziali né non sense (il demenziale e il non sense sono ben altro). Quello che mi è piaciuto è la trama, il fatto che la storia avesse un ampio respiro, l'uso dei personaggi, da Paperone a Cuordipietra, passando per Paperina (leggermente meno i nipotini). Ha ragione chi vede l'influenza (positiva) di Don Rosa e di DuckTales. Il resto si aggiusta, col tempo e con l'esperienza in Disney.

La storia finale rappresenta a mio avviso come una storia non deve essere. E anche qui abbiamo un autore da poco su Topolino che però sta facendo quasi il percorso opposto di Sio. Dopo un brillante inizio, sta scadendo nell'ovvio, usando e abusando cliché che erano vecchi già vent'anni fa. L'idea alla base c'è, ma l'uso dei personaggi è quasi una violenza verso gli stessi. Francamente non ne posso più di vedere Paperino prima osannato e poi inseguito (cliché usatisssssimo) e soprattutto l'uso di Paperone. Confrontatelo con quello della prima storia (avevo criticato Sio per l'uso che aveva fatto di Paperone nella breve di ottobre, e qui lo elogio per come l'ha ben utilizzato). Quanto ci vuole ancora per capire che Paperone è prima di tutto nell'anima un cercatore d'oro, un papero che si è fatto da solo, un papero d'affari ma non uno

Spoiler: mostra

stronzo

??? Perché solo uno

Spoiler: mostra

stronzo

si comporterebbe come fa Paperone nel finale della storia.
Sarà che in questo periodo sono amareggiato, ma penso che il problema sia che in Italia uno che ha fatto i soldi viene automaticamente giudicato male. Non voglio andare OT (magari esiste anche un topic che parla di questo), ma sono convinto che il fatto che il Paperone di Barks sia un personaggio positivo e che quello di Martina sia un personaggio spessissimo negativo, è indice di una diversa cultura e di un modo diverso di intendere la vita

Sono d'accordo. Personalmente ritengo che i personaggi Disney debbano il loro straordinario successo proprio grazie alla loro capacità di adattamento,al fatto che possano incarnare pregi e difetti degli esseri umani a seconda delle situazioni.
Poi, certo, Paperone è essenzialmente uno spirito indomito,un ambizioso che rimane coerente con i suoi valori,e nell' ultima storia fa una pessima figura.

Rotfl, ma addirittura? Io il "crimine" manco me lo ricordavo, sono dovuto andare a rileggermi le ultime pagine della storia... e dopo 80 anni e rotti anni di infamate Paperone è stronzo per una cosuccia del genere?

Non so bene da dove arrivi questa romanticizzazione dello Zione (però ho i miei sospetti ), ma il cuore pulsante di Paperone in ogni sua declinazione è un altro: Paperone è un tizio ESAGERATO, teatrale in tutto quello che fa e, per quanto Martina ed epigoni abbiano decisamente calcato certi aspetti della sua personalità, non se li sono certo inventati.

Il Paperone di Barks, all'occorrenza, sapeva essere altrettanto stronzetto. Senza nemmeno andare a scomodare pesi massimi come Il Ventino Fatale, l'esempio perfetto è Paperino e la Scavatrice.
In quella storia, Paperone, nell'ordine (ALLERTONA SPOILER per chi era girato dall'altra parte negli ultimi 66 anni!):

• Si fa coinvolgere in una rissa con il nipote, PICCHIANDOLO CON UN MILIONE DI DOLLARI
• Decide di comprare lui la scavatrice ai nipoti, perché non gli va che il MERITO vada a Babbo Natale (rotfl)
• Si compra la fabbrica di scavatrici senza battere ciglio
• Seconda rissa, questa volta a base di SCAVATRICI che a momenti rade al suolo la città
• MINACCIA il giudice ("Io sono Paperon De' Paperoni e se fai qualcosa che non mi piace, compero la città e ti licenzio!") e con sommo disprezzo gli lancia due milioni di dollari (il doppio di quanto richiesto, "nel caso ci riportassero qui")
• Si traveste da Babbo Natale per screditarlo agli occhi dei nipotini e si fa coinvolgere in una terza rissa con Paperino, decisamente poco edificante agli occhi dei pargoli
• (Ovviamente) non aveva capito che i nipotini volevano in regalo un MODELLINO
• Alla fine fa la voce grossa pure con il Babbo Natale vero, pur di dimostrare che lui è IL PIU' MEJO

( [smiley=other_bow.gif])

Insomma, un Paperone arrogante, meschino, spendaccione per puro capriccio* e pure palesemente scemo! E rimane un Paperone (ed una storia) fenomenale, intanto perché è divertentissimo, e perché non tradisce ma anzi porta all'esasperazione il suo essere sopra le righe, sempre e comunque.

E all'interno di questo nocciolo, poi, possiamo avere ovviamente anche tutti gli altri Paperoni che abbiamo conosciuto negli anni e non ci piove che sia un personaggio prevalentemente positivo... ma già il corso degli anni l'ha standardizzato, facendo inevitabilmente perdere le sue derive più estreme, vediamo di non costringerlo ancora di più in una visione che -al di là delle preferenze personali, che rimangono legittime- non è certo frutto né della sua storia né delle supposte intenzioni del suo creatore originale.


*Una delle differenze principali con lo Scrooge martiniano sta qui: il Paperone di Barks *può* agire anche per semplice puntiglio, orgoglio, capriccio. E, soprattutto, non importa se spinto da motivazioni puerili o da bieca avidità, in Barks viene (quasi) sempre punito per le sue bassezze, mentre spesso e volentieri l'"altro" Paperone è un vincente proprio grazie a queste.
E' per questo, oltre alla "storicizzazione" e alla postuma reinterpretazione donrosiana, che ci ricordiamo il Paperone barksiano come positivo: perché fa spacconatone buffe cui segue l'espiazione dei suoi peccati, sia essa "divina" come il cedimento del terreno sottostante il suo deposito o spontanea come la scommessa con Doretta.

Di questo numero, volevo commentare tre storie:
Zio Paperone e la monetona nella terra dei Talpuri: beh, ho iniziato a leggerla incuriosita dalle vostre impressioni positive.. Io non sono ancora completamente convinta dall'autore..secondo me è una storia normale, ha anche delle buone battute, ma quello che mi resta forse alla fine è la pesantezza delle ripetizioni, insomma il continuo scambio di Qui, Quo e Qua può far sorridere una volta, già la seconda il sorriso si dimezza e dalla terza in poi speri sempre che quella sia l'ultima volta che trovi quella battuta..insomma come diceva Mary Poppins, il troppo stroppia. Devo dire che i disegni di Intini si abbinano bene allo stile della storia, anche se secondo me sono troppo sopra le righe a volte..ci sono delle espressioni dei paperi che decisamente non mi convincono. Bella la copertina invece.
Paperino e le letture costose: mi è piaciuta tanto. Intanto mi è piaciuto l'idea di iniziarla in medias res, l'idea della notte buia e tempestosa e dell'uomo incappucciato che bussa alla porta, creando suspense. Bella tutta la storia e l'inserimento di Paperone secondo me ci stava, anche per rompere le uova nel paniere al povero Paperino che non riesce mai a godersi l'attimo di gloria..poraccio !!!
Topolino e il regalo dell'ultimo minuto: cavolo era praticamente un anno (escluso ovviamente PK) che non vedevamo Artibani sulle pagine di Topolino e devo dire che si è sentita la mancanza.. Questa è una bella storia, una storia che parte da uno spunto normale, ma che riesce ad avere il guizzo per essere originale. Ho apprezzato anche molto la parte dolce della storia, che è inserita bene e non risulta, a mio parere stucchevole, anzi, dà un tocco in più all'intera trama.

Rotfl, ma addirittura? Io il "crimine" manco me lo ricordavo, sono dovuto andare a rileggermi le ultime pagine della storia... e dopo 80 anni e rotti anni di infamate Paperone è stronzo per una cosuccia del genere?

Non so bene da dove arrivi questa romanticizzazione dello Zione (però ho i miei sospetti ), ma il cuore pulsante di Paperone in ogni sua declinazione è un altro: Paperone è un tizio ESAGERATO, teatrale in tutto quello che fa e, per quanto Martina ed epigoni abbiano decisamente calcato certi aspetti della sua personalità, non se li sono certo inventati.

Il Paperone di Barks, all'occorrenza, sapeva essere altrettanto stronzetto. Senza nemmeno andare a scomodare pesi massimi come Il Ventino Fatale, l'esempio perfetto è Paperino e la Scavatrice.
In quella storia, Paperone, nell'ordine (ALLERTONA SPOILER per chi era girato dall'altra parte negli ultimi 66 anni!):

• Si fa coinvolgere in una rissa con il nipote, PICCHIANDOLO CON UN MILIONE DI DOLLARI
• Decide di comprare lui la scavatrice ai nipoti, perché non gli va che il MERITO vada a Babbo Natale (rotfl)
• Si compra la fabbrica di scavatrici senza battere ciglio
• Seconda rissa, questa volta a base di SCAVATRICI che a momenti rade al suolo la città
• MINACCIA il giudice ("Io sono Paperon De' Paperoni e se fai qualcosa che non mi piace, compero la città e ti licenzio!") e con sommo disprezzo gli lancia due milioni di dollari (il doppio di quanto richiesto, "nel caso ci riportassero qui")
• Si traveste da Babbo Natale per screditarlo agli occhi dei nipotini e si fa coinvolgere in una terza rissa con Paperino, decisamente poco edificante agli occhi dei pargoli
• (Ovviamente) non aveva capito che i nipotini volevano in regalo un MODELLINO
• Alla fine fa la voce grossa pure con il Babbo Natale vero, pur di dimostrare che lui è IL PIU' MEJO

( [smiley=other_bow.gif])

Insomma, un Paperone arrogante, meschino, spendaccione per puro capriccio* e pure palesemente scemo! E rimane un Paperone (ed una storia) fenomenale, intanto perché è divertentissimo, e perché non tradisce ma anzi porta all'esasperazione il suo essere sopra le righe, sempre e comunque.

E all'interno di questo nocciolo, poi, possiamo avere ovviamente anche tutti gli altri Paperoni che abbiamo conosciuto negli anni e non ci piove che sia un personaggio prevalentemente positivo... ma già il corso degli anni l'ha standardizzato, facendo inevitabilmente perdere le sue derive più estreme, vediamo di non costringerlo ancora di più in una visione che -al di là delle preferenze personali, che rimangono legittime- non è certo frutto né della sua storia né delle supposte intenzioni del suo creatore originale.


*Una delle differenze principali con lo Scrooge martiniano sta qui: il Paperone di Barks *può* agire anche per semplice puntiglio, orgoglio, capriccio. E, soprattutto, non importa se spinto da motivazioni puerili o da bieca avidità, in Barks viene (quasi) sempre punito per le sue bassezze, mentre spesso e volentieri l'"altro" Paperone è un vincente proprio grazie a queste.
E' per questo, oltre alla "storicizzazione" e alla postuma reinterpretazione donrosiana, che ci ricordiamo il Paperone barksiano come positivo: perché fa spacconatone buffe cui segue l'espiazione dei suoi peccati, sia essa "divina" come il cedimento del terreno sottostante il suo deposito o spontanea come la scommessa con Doretta.

Bon, possiamo considerare finalmente scritto il Terzo Testamento.

Il certo avvocato invita tutti a rileggersi il topic dei "Problemi sull'uso della lingua italiana" nell'off topic, ove il medesimo soggettone è più volte intervenuto anche su queste cose.

Di la verità che aspettavi l'errore solo per farti pubblicità 

Non so se è capitato solo a me, ma l’ambientazione sotterranea con i Talpuri mi ha richiamato alla mente quella con i Terrini e i Fermini, che, guarda caso, avevamo ritrovato tre anni fa proprio assieme a Famedoro ne “L’ultima avventura”!

Anche a me!
Alla lontana ho penato anche a un omaggio ai tapirlonghi ciminiani, ma un edificio contenente un considerevole valore monetario precipitato nel sottosuolo abitato da simpatiche creaturine non può non guardare a Terrini e Fermini.

Devo ancora realizzare, però, se mi ha fatto piacere o se mi è parsa una sorta di dissacrazione. Ho provato sensazioni contrastanti :