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Io ricordo di aver letto che sarebbero stati cinque episodi.

son contento di ritrovare Giuseppe Zironi come autore completo. Come sempre dimostra di saper gestire i personaggi in maniera impeccabile. In questo caso la storia deve essere quella di cui parlava qui.

E, al di fuori della querelle "più Orazio per tutti", son felice di dire che questo suo Orazio è per me il migliore da parecchio, ma parecchio, tempo.

Disegni invece bellissimi, come sempre. Mi piaccion davvero molto i paesaggi, le inquadrature, l'espressività dei volti dei personaggi.


molto bella la vista da lontano della baita

Che dire, adesso che ha di nuovo rotto il ghiaccio con la penna, oltre che con la matita, spero che Zironi ci possa regalare presto altre belle avventure tutte sue.

La storia più bella del numero per me è Orazio e la casa nel bosco: Orazio è l'unico protagonista indiscusso della storia, nonché unico character Disney canonico presente all'interno di essa. A tratti la storia risulta inquietante, merito non solo della sceneggiatura di Zironi, ma anche dei suoi disegni.
Il terzo episodio di Papere alla riscossa continua a deludermi: la saga è fiacca, va avanti molto lentamente. Episodio superiore ai due precedenti, ma continua a non convincermi. Vedremo.
Zio Paperone e le meraviglie di Zobeide è una tipica storia della vecchia tuba, carina.
Menzione speciale per Topolino e Gambadilegno in: mai come me, storia quasi muta, che tratta di un parallelismo insolito.
Paperino e Paperoga agenti salvaparco è una storia divertente che si lascia leggere con piacere.

Pensavo che nella prossima settimana ci sarebbe stato il quarto e ultimo episodio perché avevo letto "Tutti i dettagli tra sette giorni!".
Però comunque, se avete letto che ci saranno cinque episodi e non quattro, tanto meglio!  Ho frainteso

Molto piacevole Zironi, anche se la storia mi ha un po' inquietato...!
Bella nella sua leggerezza anche quella della P.I.A.; come sempre piacevole Leoni nei disegni (a proposito, ma la Negrin lavora ancora per la Disney?).
Infine, bravo Zemo e anche un plauso ai disegni della Martusciello!

Domanda difficile.... chi si è accorto della citazione "occulta" di Zemelo?


  - Paolo

Andiamo a commentar il resto del numero, che ho trovato comunque di buona qualità.

Con Papere alla riscossa Marco Bosco ci sta presentando una saga che, non prendendosi troppo sul serio, tratta di argomenti che invece seri lo sono, o perlomeno dovrebbero esserlo. Elezioni, urbanizzazione (od anche cementificazione), informazione, politici e industriali più o meno onesti.
La scena in cui Nonna Papera e le altre (che in questo episodio diventano finalmente le uniche e sole protagoniste) entrano nell'accademia della Pannocchia mi ha ricordato un bel film con Eddie Murphy, il Distinto Gentiluomo, in cui il protagonista, dopo essersi fatto eleggere con l'inganno al congresso degli Stati Uniti, fa il suo trionfale ingresso nei suoi nuovi uffici accompagnato dai suoi improbabili amici, totalmente inadatti per il luogo in cui si trovano.
La trama finora sembra interessante, sono curioso di vedere dove andrà a parare, e soprattutto di sapere chi mai sarà il misterioso personaggio che non viene mai mostrato in volto.

Un pochino perplesso invece sono sui disegni di Silvia Ziche, che pur se ha fatto del tratto "schizzato" e veloce una delle sue caratteristiche più peculiari, trovo che in questo caso lo sia forse troppo. Porto come esempio della mia osservazione la prima tavola:


La celebre accademia della Pannocchia

Molte linee sembrano frettolose, appena abbozzate, sono tremolanti, mancano della precisione che mi aspetterei almeno nella splash page di apertura di una storia, anche se si tratta della terza puntata. Il deposito in lontananza sembra addirittura pasticciato, oppure aggiunto di fretta. Non so, ho sempre apprezzato lo stile della Ziche. Immediatamente espressivo, già con pochi tratti, ma stavolta mi rimane l'impressione che l'autrice si sia trovata a dover disegnare questa storia in troppo poco tempo, e il risultato non mi sembra del tutto all'altezza del nome di chi ha firmato queste tavole. Anche se in altre tavole questo problema non si pone e sono belle come al solito.

Zio Paperone e le meraviglie di Zobeide è una buona storia, di ispirazione ciminiana con uno spunto intelligente e portato avanti abbastanza bene. Mi è piaciuta infatti l'idea della città scomparsa in cui vengono esauditi i desideri provocando la perdita della memoria per chi desidera. Ne rimangono coinvolti i nipotini, con simpatiche gag, e lo zio Paperone, che cannoneggia i suoi stessi parenti, salvo poi riscattarsi una volta tornato in sé:


Aaaah che commozione!

Inoltre bello il fatto che, per una volta, sia Paperino l'unico che rimane lucido. Lui è il solo che non si lascia trasportare dalla bramosia di possedere, sottolineando quella parte disinteressata del suo carattere, che spesso può essere sottovalutata.
E poi al paracadute di oro massiccio mi sono cappottato dalle risate!

Il numero si completa con la simpatica idea di Fabio Pochet e con una gradevole storia della PIA, che si avvale dei  disegni di un Lucio Leoni sempre bello a vedersi, oltre che con la bella storia di Zironi di cui ho già parlato qualche post fa. Proprio un bel numero.

Vorrei fare i complimenti a Zironi per la sua storia da autore completo, mi è piaciuta molto!

Mi è piaciuta l'atmosfera misteriosa e inquietante, e mi è piaciuto come viene caratterizzato Orazio (che, da persona generosa, si precipita dall'amico che gli ha chiesto aiuto!)...

Grazie ragazzi per i generali apprezzamenti.
Aggiungo un ghiotto dettaglio a proposito degli alieni, che effettivamente sono una delle trovate più abusate di ogni tempo.
Tuttavia, per chi non se ne fosse accorto, rivelo che Orazio e la casa nel bosco è vagamente ispirata al racconto di HPL "Il colore venuto dallo spazio", quindi gli extraterrestri erano obbligatori.
Penso però che non siano loro il centro della vicenda che ho raccontato, ruolo che spetta al 100% a Orazio.

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_colore_venuto_dallo_spazio

Da questa settimana, dopo 21 anni dall'ultima volta, ho ricominciato a collezionare Topolino ogni settimana, prendendolo a scatola chiusa. In precedenza avevo preso il numero coi 7 Boglins,quello natalizio e quelli con l'impero sottozero, ma questo Agosto ho comprato Topolino non per una storia ad hoc ma proprio perchè mi andava, e non me ne sono certo pentito; dopo anni di appannamento, la testata sembra tornata a livelli davvero eccellenti, sia per la quaità di storie e disegni  che per la cura redazionale. Mi sono entusiasmato come quando ero bambino, nel ritrovare storie simpatiche e avventurose.

Le 4 storie presentate sono davvero buone, e quella di Zemelo, del quale avevo moltissimo apprezzato la natalizia "Topolino e l'Albero di Holly" mi ha additirttura entusiasmato; bella avventura tra Barks e Cimino, con paperi in formissima e tanto divertimento. Ottimo autore davvero.

La saga delle Papere alla riscossa continua a divertirmi molto, chissà se l'austera Miss Paperett avrà la sua love story col fascinoso avvocato (anche se ho presagi funesti al riguardo)  :( e chissà chi  il misterioso organizzatore dietro le quinte. Io un'idea ce l'ho, poi vedremo.

Simpatica la storia della PIA (filone col quale devo prendere ancora confidenza) e bella anche la storia col simpatico Orazio di Zironi; posso chiedere all'autore, visto che gentilmente interloquisce col forum, se per la scena delle cabine Aliene dove vengono "inscatolati" i terresti per caso si è ispirato alla storia-capolavoro di Zagor "Magia senza tempo" dove gli invasori Akkroniani alleati con Hellingen (grande nemico di Zagor che proprio in quest mesi sta tornando alla ribalta) avevano nella loro astronave un qualcosa di simile? Grazie fino da ora per l'attenzione.

CHe dire? un numero che non fa certo rimpiangere quelli di decenni fa, sono molto felice!

per la scena delle cabine Aliene dove vengono "inscatolati" i terresti per caso si è ispirato alla storia-capolavoro di Zagor "Magia senza tempo" dove gli invasori Akkroniani alleati con Hellingen (

Ciao, grazie per la domanda.
Leggevo Zagor da ragazzino, soprattutto le storie fantastiche, ma non credo di essermi ispirato consapevolmente a una di quelle. I boccioni per l'animazione sospesa sono abbastanza un classico, penso che si siano visti anche nei film di fantascienza italiani degli anni 60. Probabilmente anche Nolitta era vittima del medesimo immaginario.

Grazie mille per la risposta; in effetti è vero, Nolitta era molto citazionista, e sicuramente la fonte originaria dei boccioni va cercata ben prima ch enella storia Zagoriana. In ogni caso ancora complimenti, spero di leggere ancora belle storie come questa.

Grazie mille per la risposta; in effetti è vero, Nolitta era molto citazionista, e sicuramente la fonte originaria dei boccioni va cercata ben prima ch enella storia Zagoriana. In ogni caso ancora complimenti, spero di leggere ancora belle storie come questa.

Lo spero anch'io 
Comunque i boccioni credo siano stati usati anche da Manfredi in un Magico Vento.

Concordo con chi mi ha preceduto etichettando questo come un bel numero, oltre alle papere di cui ho già parlato, classica ma ben riuscita la storia di zio Paperone, divertente la storia della PIA (ed è un risultato tutt'altro che scontato, ma in effetti Leoni ha aiutato ad ottenere questo effetto), suggestiva la storia conclusiva di Orazio.
L'unica a non essermi piaciuta è quella del parallelo Topolino/Gambadilegno, forse per questo accomunare i due personaggi che invece, imho, non dovrebbero avere molto in comune.

Comunque i boccioni credo siano stati usati anche da Manfredi in un Magico Vento.

OT
Per la precisione nel n. 41 "Il Doppio", anche se per un utilizzo diverso.
Fine OT

questo si può dire tranquillamente come un buon numero,certo non abbiamo avuto dei picchi elevati forse perchè ci sta, siamo ad agosto e magari il meglio verrà da settembre in poi....