Trovo il tempo anche io per scrivere velocemente qualcosa su questo numero di Topolino, innanzitutto per risolvere la "mini-sfida" che vi avevo lanciato:
chi si è accorto della citazione "occulta" di Zemelo?
La storia è - ovviamente - "Zio Paperone e le meraviglie di Zobeide", nelle vignette in cui i paperi sorvolano la città si vede un curioso personaggio, una sorta di pinguino con le antenne... è una delle creazioni di Zemelo,
lo Spruntzel!
Val la pena di passare un po' di tempo sul blog dell'autore per leggerne le avventure.
Poi... sempre a proposito di questa storia, effettivamente ci sono citazioni/situazioni ed echi ciminiani, la lettura scorre via piacevole e scappa più di un sorriso, in particolare quando i nipoti si mettono sull'attenti pronti a partire con lo zione e quando parlano in sequenza/coro, cosa che mi sembra si sia un po' persa ultimamente...
Anche il Paperino a lucidare monete e ricattato dalla lista dei debiti era un po' che non lo vedevo, e mi ha fatto piacere!
La storia di Zironi (della quale non avevo colto le nobili origini, pur essendo un fan del
Solitario di Providence) mi è piaciuta... però (sì, so' rompiscatole), mi è sembrata "strana" la trovata della lettera dell'amico che non sentiva da anni e che spinge Orazio a partire senza remore.... magari un "ci siamo visti qualche settimana fa"... invece degli *anni* di latitanza. Però i disegni sono proprio belli-belli, eh! E poi è sempre rischiosa, secondo me, una storia senza i personaggi "canonici", e invece l'autore se l'è cavata molto bene.
In ultimo la storia della Ziche, al solito piacevole e intelligente, c'è satira sociale e per certi versi politica su Topolino, e non è poco!
- Paolo