Commentino veloce (se fa pe dì!)
Il numero nel suo complesso non mi è dispiaciuto.
Certo, ha il grande "difetto" di venire dopo un numero che è stato a suo modo un evento e quindi ne esce inevitabilmente ridimensionato. Ma davvero è stato piacevole da leggere.
Cominciamo con
Zio Paperone e la realtà diminuita (Sisti/Sciarrone). Storia abbastanza "ordinaria", se vogliamo. Zio Paperone e Rockerduck introducono un nuovo congegno sul mercato e lottano fra di loro finché alla fine non rimangono giocati dalla loro stessa avidità.
Ma mi è piaciuta comunque perché Sisti ci presenta tutte queste situazioni in maniera originale. E ci avverte del fatto che la tecnologia e il mondo virtuale possono essere una bellissima opportunità ma devono sempre essere utilizzate con giudizio e soprattutto senza mai perdere contatto con la realtà. (infatti
Paperone, con i Bassotti, e i paperopolesi, coi prodotti di Rockerduck, se ne accorgeranno a loro spese
)
Segnalo che l'argomento degli occhiali che "fanno vedere le cose in modo diverso" era già stato trattato (non nella sua interezza, ma in maniera oltremodo anticipata) anche da Carlo Gentina nella storia del 2002
Zio Paperone e gli occhiali a effetti speciali e naturalmente da Casty nel 2005 con
Topolino e le regolissime del GuazzabùSciarrone gioca un pochino con la Paperopoli che conosciamo, presentandoci alcuni personaggi e alcuni luoghi con look "rinnovato" ma in qualche caso in maniera non del tutto convincente. Soprattutto sulle espressioni dei personaggi l'ho trovato invece veramente eccezionale.
Un I-176 dallo sguardo meravigliosamente diabolico affiancato da una collina altrettanto inquietante Pk Tube - Ep 2 (sisti/lavoradori) invece continua a mettere delle piccole "zeppe" dove erano mancanti, per chiarire delle situazioni finora non affrontate. Bene, bell'idea. Ma... questo secondo "ricordo" l'ho trovato un pochino meno chiaro del bellissimo episodio precedente. Vediamo come evolve. Anche Lavoradori, mentre la settimana scorsa era stato magnifico, stavolta non ha aiutato a chiarire bene le idee. (
Ad esempio perché nella redazione di Canale 00 c'è un giornalista che pare proprio Everett? E proprio mentre Uno parla del suo padrone?
, per dire) In generale tutta la tavola ambientata in redazione sembra essere completamente slegata dal resto... boh.
Topolino, Gambadilegno e... il solito sospetto (Faraci/De Vita) putroppo è una storia che è anche simpatica (molte battute brillanti e davvero divertenti, alla Faraci) ma è appesantita da un Topo veramente indisponente. Volendo, tuttavia, anche passare sopra a questo fatto, sul finale non convince. De Vita, devo a malincuore ammetterlo, non mi è piaciuto in alcune espressioni.
Piccole Canaglie - Il tradimento di 7 (Salati/Panaro)
Questa miniserie di Salati si conclude in maniera simpatica, mi son piaciute le tre storielle "scolastiche", anche se alla fine della fiera non ha convinto del tutto "l'operazione differenziazione". Ho dovuto fare un bello sforzo di fantasia per riuscire a immaginare che uno, sei e sette siano i bassotti che conosciamo e che incontriamo nella paperopoli dei nostri giorni. XD (starò perdendo elasticità mentale? O.o)
Pippo e il fantoccio diamantifero invece gran bella storia. Brillante, simpatica, ritmata, mi è sembrata in un primo momento perdersi un pochino nel finale con la
confessione del gioielliere
, ma ragionandoci su e visto il contesto e il personaggio la trovo una conclusione buona e più che plausibile.
Bravo RoM!
Daniela Vetro fa anche un bel lavoro, ottima la caratterizzazione dei comprimari, anche se non mi piace del tutto il suo Rock Sassi.
Infine
Paperino, Paperoga e l'impresa delle tre spezie (Macchetto/Pochet) è, come qualcuno ha già detto, una storia senza molte pretese, ma per questo fa il suo lavoro in maniera ottima. Intrattiene, fa sorridere (i cognomi XD) e alla fine ha anche un suo bel colpo di scena. Belli i disegni di Pochet.