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Topolino 3145

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di piccolobush

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Indiana Pipps e la stoffa meravigliosa
Il torneo di Uno
Minni, Clarabella e la magnifica giornata scivolata

Topolino 3145

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salimbeti
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    Re: Topolino 3145
    Risposta #30: Mercoledì 2 Mar 2016, 22:39:16
    Ho letto che in questo numero di Topolino c'è un flashback di Paperone che rischia di farsi rubare il Rubino Striato. Una domanda per chi ha già il numero: in che anno è ambientata tale vicenda?

    Questo è corretto solo in parte: è vero che nella storia della Ghiacciata di Dollari (pubblicata nel 1951) il Deposito viene presentato come nuovo, ma è anche vero che in una storia successiva ("Zio Paperone e i guai del progresso" del 1956) Paperone afferma che il Deposito si trova su quella collina da decenni. Essendo impossibile rispettare entrambe le condizioni, nella stesura della Saga è stato necessario ignorare una delle due indicazioni contrastanti, anche se la scelta di quale delle due Don Rosa avrebbe ignorato era chiara anche da storie precedenti dell'autore, come "Zio Paperone e un fiume di soldi".
    Si conosco anche questa storia ma è marginale e a mio parere le indicazioni meno significative rispetto alla ghiacciata di dollari in cui palesemente Paperino e nipoti dichiarano in prima pagina la novità del deposito costruito sulla collina e tutta la storia è appunto incentrata su questo nuovo edificio mai visto prima.
    La fugace frase di Zio Paperone e i guai del progresso in cui il deposito si è sempre trovato li poco significa rispetto alla prima evidenza...semplicemente Barks non si è posto il problema di quanto mostrato nella storia del 1951.

    Citazione

    In realtà, se veramente vogliamo cercare collegamenti tra i racconti bandoci sulla cronologia di stesura delle storie, il "Decino fatale" (suona anche meglio) è stata consegnata all'editore il 15 marzo 1951, la Banda dei Segugi il 5 maggio 1951, e la Ghiaccita di Dollari il 31 maggio 1951. Questo per dire che anche se si ipotizza il deposito costruito nel 1951 e si vuole proprio cercare una spiegazione in-universe per la scelta di costruire il Deposito, non è certo nel Decino fatale che si può trovare, ma casomai negli eventi della Banda dei Segugi, tantopiù che le due storie hanno una struttura narrativa simile (Ghiacciata è quasi un remake di Segugi) e sono tate pubblicate in due numeri consecutivi di una stessa testata, mentre Decino ha una trama completamente diversa ed è pure apparso su una rivista diversa.
    Si certo anche nella banda dei Segugi , ci puo' stare, in ogni caso probabilmente per Barks il precedente edificio monetario in città non garantiva più una adeguata sicurezza per gli averi di Paperone e gli ha fatto costruire nel 1951 il meglio difendibile deposito sulla collina
    Citazione

    Alla fine è questione di preferenze: io ad esempio preferisco il Deposito costruito nel 1902. :)
    Approfitto comunque di questa discussione per farti i complimenti per l'ottimo sito.
    Si sono d'accordo infatti nel sito (grazie per i complimenti) alla pagina su Paperopoli alla mappa dei vari luoghi ho inserito entrambe le visioni

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    salimbeti
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      Re: Topolino 3145
      Risposta #31: Mercoledì 2 Mar 2016, 22:47:06
      Sì però diciamo le cose come stanno. Nelle precedenti storie abbiamo visto controparti di Poirot e Sherlock Holmes umiliate da Fantomius senza alcun minimo problema.
      Va bene, gli avversari erano troppo scarsi per il Superimbattibile (e simpaticissimo :P )Fantomius, quindi chi fa capolino un anno fa? Zio Paperone al top delle sue possibilità. Benissimo!

      ...Un anno dopo anche lui sconfitto senza che Fantomius smuova un sopracciglio. Per vedere qualcuno che lo metta in difficoltà chi dobbiamo aspettare ora? Chuck Norris versione papero?

      Evidentemente secondo l'autore non c'è nessuno in grado di mettere in seria difficoltà uno con il talento di Fantomius, oppure nessuno fino ad ora.
      Poi sei così sicuro che Fantomius non è stato messo in difficoltà ? In questa storia, così come in altre, viene più volte salvato in estremis da Copernico (o Dolly Paprika). Se non era per l'intuizione di Copernico il gas soporifero lo avrebbe addormentato nel deposito, sempre grazie a Copernico sfugge alla cattura in quanto Cartesio gli ha sottratto l'aliante, e Copernico lo salva all'ultimo momento dall'essere affettato dal robot armatura...ben tre situazioni in un'unica breve storia in cui Fantomius si trova in situazioni di difficoltà e si salva grazie al suo amico. Una eventuale maggiore e più elaborata sequenza di "messa in difficoltà" richiederebbe probabilmente una storia più lunga.
      « Ultima modifica: Mercoledì 2 Mar 2016, 23:03:22 da salimbeti »

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      salimbeti
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        Re: Topolino 3145
        Risposta #32: Mercoledì 2 Mar 2016, 22:52:23
        C'est moi. E trovo che "interpretato" non sia il termine più corretto. Urlo scioccato alla vista di un filmino, goccioloni di sudore copiosi, mano portata al becco con fare inquieto e risoluzione immediata, alla fine del filmino, di andarsene. Poteva pure averla già programmata la partenza, ma lì si mostra terrorizzato da Fantomius.
        Si infatti ha paura di Fantomius (perché non dovrebbe averne?) ma il terrore dura poco come si evince dalla successiva vignetta, ed infatti non fugge da Paperopoli a causa del terrore, ma perché doveva comunque andare via per affari già programmati.
        L'interpretazione non è nell'identificazione della paura (che è chiara) ma nell'attribuirgli il motivo della partenza (addirittura fuga) da Paperopoli.
        Va ricordato che l'autore non è obbligato ad applicare al giovane Paperone   il temperamento  "esageratamente" da super duro invincibile, senza paura  che in alcune circostanze (non sempre, anche nella saga il giovane Paperone è triste, ha paura, cade nello sconforto ecc..) sconfigge a mani nude decine di cowboys, malviventi grandi il doppio di lui e addirittura animali selvatici, della visione Donrosiana.
        L'autore così come tutti noi ha una sua immagine dei personaggi,  delle vicende e dei riferimenti di altre storie da considerare o da ignorare. Così come anche le "alte sfere" hanno una loro visione di cosa accettare o cosa bocciare riguardo la visione o le scelte dell'autore. Le storie a volte sono una "diplomatica mediazione " tra le varie visioni di differenti persone e quindi di differenti punti di vista.

        « Ultima modifica: Mercoledì 2 Mar 2016, 23:31:22 da salimbeti »

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          Re: Topolino 3145
          Risposta #33: Mercoledì 2 Mar 2016, 23:19:19

          FANTOMIUS - IL LADRO E IL MILIARDARIO
          Zig-zagando fra Barks, Rosa e Martina il bravissimo Gervasio riesce a cucire un'altra storia coi fiocchi, inserendo al meglio i suoi personaggi fra quelli barksiani e martiniani e incastrando fatti e situazioni come neanche il Don con le avventure di Barks. Dalle fredde notti sul Titanic (antecedenti la tragedia) a quelle stellate e temperate di una Duckburg già metropoli grazie anche ai finanziamenti di un Paperone ricco ma non ancora 'il più'. Per lo zione il confronto con Fantomius è piuttosto indiretto (per quanto tecnicamente avanzato rispetto ai tempi) e il ladro mascherato è talmente gentiluomo da non voler approfittare in futuro di due sorelle e una segretaria sole in quel Deposito appena ventenne. Dolly ha il suo momento di gloria quando riesce a diventare molto più alta di quanto non sia.

          ZIO PAPERONE E LE BANCONOTE DA COMPAGNIA
          D'Antona scrive un soggetto classico e divertente (infinite sono le varianti nel rapporto fra Scrooge e il suo denaro) anche nelle gag di Nonno Bassotto mentre Gula lo apprezzo per aver incastrato perfettamente la finestrona a ventaglio dell'ufficio di Paperone sotto l'arcata superiore della $ del Deposito (già vista in una sua storia precedente: anche altri disegnatori dovrebbero copiare questa eccellente architettura): per il resto figure sempre troppo squadrate e spesso debordanti, con esagerati primi piani in tavole a volte complessivamente pasticciate.

          INDIANA PIPPS E LA STOFFA MERAVIGLIOSA
          Torna Ubezio con belle tavole pulite e armoniose e una storia classica e godibile: non si capisce perché il tessitore maya non crede di avere scelta nell'obbligo dello 'spiegone' finale (neanche Mickey e Pipps lo minacciassero con una pistola!). Alla fine spunta sempre una 'macchietta rossa' che abbaia ma non morde.

          PICCOLE CANAGLIE - IL TORNEO DI UNO
          Secondo episodio di questa nuova serie che conferma le buone cose del primo: situazioni divertenti, fresche e brevi ottimamente illustrate da Ottavio Panaro.

          MINNI, CLARABELLA E LA MAGNIFICA GIORNATA SCIVOLATA
          Una 'macchettata' anni '90 da Minni&Company cosa ci fa in questo libretto 2016? Leggendola con fatica non vedevo l'ora che le due amiche tornassero grandi!
          La Castellani rende un po' più digeribile il tutto con bei disegni (unica nota positiva della storia di chiusura).
          « Ultima modifica: Giovedì 3 Mar 2016, 01:10:53 da leo_63 »

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          Lucandrea
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            Re: Topolino 3145
            Risposta #34: Mercoledì 2 Mar 2016, 23:24:27
            Il mio commento:
            Le Strabilianti Imprese di Fantomius, ladro gentiluomo - Il ladro e il miliardario voto 8
            Tanti richiami in questa storia che bene si colloca nella vita di alcuni personaggi. Trama sempre di livello alto
            Zio Paperone e le banconote da compagnia voto 7,5
            Finalmente D'Antona realizza una storia di qualità, dallo stampo classico, anche se alcuni passaggi non fanno altro che appesantire la trama. Gula ok
            Indiana Pipps e la stoffa meravigliosa voto 7,5
            Ubezio ci offre un Indiana molto classico. Questa storia poteva essere stata pubblicata 20 anni fa (Ubezio è rimasto sempre fedele al suo stile)
            Piccole Canaglia - Il torneo di Uno voto 6,5
            Buono e sempre valido lo spunto sportivo recante un messaggio positivo e costruttivo ai giovani
            Minni, Clarabella e la magnifica giornata scivolata voto 7,5
            Un Macchetto migliore delle sue ultime storie con un'avventura che ha fatto rimpiangere il defunto Minni & Company. Brava la Castellani
            In definitiva: Un Topo di buon livello con un sempre valido Gervasio con Fantomius, un Macchetto e D'Antona in crescita e un Ubezio evergreen in modalità old-style. Bravi i disegnatori

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              Re: Topolino 3145
              Risposta #35: Mercoledì 2 Mar 2016, 23:56:13
              Ho letto che in questo numero di Topolino c'è un flashback di Paperone che rischia di farsi rubare il Rubino Striato. Una domanda per chi ha già il numero: in che anno è ambientata tale vicenda?

              Non che sia specificato esplicitamente, ma è desumibile da alcuni rimandi.
              Stando a Don Rosa, Paperone comincia il viaggio nel 1909.
              L'affondamento del Titanic risale al 1912,
              Spoiler: mostra
              e la storia comincia poco prima di quella vicenda (desumibile dal rimando, stavolta palese, a Don Rosa: la diatriba tra Paperone ed il capitano Smith per il rubino striato).
              La storia poi si sposta "dieci anni dopo", come afferma una didascalia, quindi 1922
              .

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                Re: Topolino 3145
                Risposta #36: Giovedì 3 Mar 2016, 10:08:46

                Evidentemente secondo l'autore non c'è nessuno in grado di mettere in seria difficoltà uno con il talento di Fantomius, oppure nessuno fino ad ora.
                Bene, io come lettore posso dirti che la trovo una cavolata pazzesca.


                Poi sei così sicuro che Fantomius non è stato messo in difficoltà ? In questa storia, così come in altre, viene più volte salvato in estremis da Copernico (o Dolly Paprika). Se non era per l'intuizione di Copernico il gas soporifero lo avrebbe addormentato nel deposito, sempre grazie a Copernico sfugge alla cattura in quanto Cartesio gli ha sottratto l'aliante, e Copernico lo salva all'ultimo momento dall'essere affettato dal robot armatura...ben tre situazioni in un'unica breve storia in cui Fantomius si trova in situazioni di difficoltà e si salva grazie al suo amico. Una eventuale maggiore e più elaborata sequenza di "messa in difficoltà" richiederebbe probabilmente una storia più lunga.
                Già... tutto pianificato e previsto... ANCORA! In una storia non potremmo mettere Fantomius chiuso nel deposito... senza che nè lui nè Copernico avessero pianificato nulla? O che rimanga lì sopra senza che nessuno lo venga a salvare? Nel senso, nessuna via di scampo REALE?
                Poi stando alla tua logica io devo giustificare tutte le pessime scelte narrative perchè "sono nell'intenzione dell'autore", "non c'era spazio", "l'editore ha voluto un'altra cosa...". Possono essere tutte ragioni plausibili ma io come lettore sono poco interessato alle dinamiche interne, mi interessa leggere una bella storia! Poi di chi sia la responsabilità non mi interessa.

                Fantomius ha perso completamente la simpatia delle prime storie e personalmente me ne rammarico perchè adoro il Paperinik prima maniera (e il tuo sito Andrea :) ) e trovo che il personaggio non sia stato reso all'altezza delle aspettative e delle atmosfere fantomatiche alla Guido Martina. Se Paperinik avesse pianificato tutto senza avere dubbi e sbagliare mai nelle sue prime storie sai che noia sarebbero state?
                « Ultima modifica: Giovedì 3 Mar 2016, 10:21:05 da Mightypirate »

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                  Re: Topolino 3145
                  Risposta #37: Giovedì 3 Mar 2016, 11:04:46
                  Si conosco anche questa storia ma è marginale e a mio parere le indicazioni meno significative rispetto alla ghiacciata di dollari in cui palesemente Paperino e nipoti dichiarano in prima pagina la novità del deposito costruito sulla collina e tutta la storia è appunto incentrata su questo nuovo edificio mai visto prima.
                  La fugace frase di Zio Paperone e i guai del progresso in cui il deposito si è sempre trovato li poco significa rispetto alla prima evidenza...semplicemente Barks non si è posto il problema di quanto mostrato nella storia del 1951.
                  A mio parere "Zio Paperone e i guai del progresso" non è una storia così marginale: vero che si tratta di una breve di sei tavole e tre quarti, ma la storia è significativa per vari motivi: è la prima (insieme a "Zio Paperone e il torneo monetario", entrambe pubblicate su Uncle Scrooge 15) a mostrare il look definitivo del deposito; è la prima a nominare il fiume Tulebug; Paperone afferma di aver comprato il terreno su cui sorge il deposito quando nel raggio di cinquanta miglia c'era solo un forte, e questo anticipa l'affermazione (da "Zio Paperone e il posso dei dollari" del 1958) secondo cui il deposito sorge nel punto in cui si trovava il vecchio Forte Paperopoli; viene suggerito (in parte grazie anche all'affermazione precedente) che la città sia cresciuta intorno a lui, e dunque probabilmente grazie ai suoi investimenti; viene citata per la prima volta (e, per quanto riguarda le storie di Barks, credo anche l'unica volta) l'estensione del terreno di Paperone (dieci acri); due episodi di DuckTales usano pure scene tratte da questa storia.

                  Per come la vedo io, il Paperone che conosciamo è stato creato gradualmente nel corso dei suo primi anni di carriera fumettistica: penso al suo aspetto fisico e al suo carattere, che inizialmente variano da storia a storia. Penso all'essere il più ricco del mondo, elemento assente nelle prime due storie (nella prima è un generico zio ricco, nella seconda addirittura la fortuna dei de' Paperoni naviga in cattive acque) e introdotto a partire dalla terza: questo non significa che in-universe sia diventato il più ricco solo tra la seconda e la terza storia. Penso anche alla profondità del misuratore del denaro, che varia significativamente prima di attestarsi (quasi sempre) sui canonici 100 piedi, anche se ovviamente in-universe non è che il denaro aumenta di venti piedi da un giorno all'altro dopo che per decenni ne ha accumulati "solo" 80 o anche meno. Insomma, io la questione del deposito la vedo così: per come era stato pensato inizialmente, Paperone non conservava il denaro in contanti nè tantomeno ci faceva il bagno, tuttavia proseguendo nello sviluppo del personaggio Barks introdusse il primo elemento e poi anche il secondo; ciò avveniva prima in edifici che variavano da storia a storia, o in mini-depositi presentati come se fossero uno dei tanti, e addirittura in un enorme silos che apparentemente contiene orzo. Nella storia della Ghiacciata Barks inventa per la prima volta un deposito cubico su una collina, e lo presenta come nuovo dato che non c'era nelle storie precedenti, e dato che non era sicuro che lo avrebbe riutilizzato (in effetti occorre aspettare un po' per rivederlo, nelle storie immediatamente successive compare ancora un edificio in città).

                  Alla luce di ciò, l'affermazione di Zio Paperone (nella storia "I guai del progresso") secondo cui il deposito si trova lì da decenni, non la vedo come una fugace frase, non solo perchè conclude un discorso durato oltre una pagina e mezza, ma anche e soprattutto perchè la storia è stata realizzata in un periodo in cui l'idea del deposito si era già affermata, e dunque non era più necessario presentarlo come relativamente nuovo. Dici che "Barks non si è posto il problema di quanto mostrato nella storia del 1951": è vero, ma io questo non porsi il problema lo considero una sorta di retcon che "correggeva" quanto affermato nella storia del 1951. Quando rileggo la Ghiacciata ignoro semplicemente la parte in cui il deposito viene presentato come nuovo, o al limite fingo che Paperino si riferisca ad un qualche lavoro di rimodernamento.

                  Ovviamente questo non significa che la mia opinione sia mgliore della tua: l'importante è essere consapevoli che l'idea del deposito presente da decenni non è meno barksiana dell'idea del deposito costruito nel 1951, poi partendo da qui ci sono due diverse interpretazioni entrambi plausibili.

                  Comunque, per quanto io trovi molto interessanti questo genere di discussioni, temo di essermi dilungato troppo, anche perchè alla fine questo scambio è OT. A seguire dunque un post IT.

                  *

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                    Re: Topolino 3145
                    Risposta #38: Giovedì 3 Mar 2016, 11:11:23
                    Ho letto che in questo numero di Topolino c'è un flashback di Paperone che rischia di farsi rubare il Rubino Striato. Una domanda per chi ha già il numero: in che anno è ambientata tale vicenda?
                    Non che sia specificato esplicitamente, ma è desumibile da alcuni rimandi.
                    Stando a Don Rosa, Paperone comincia il viaggio nel 1909.
                    L'affondamento del Titanic risale al 1912,
                    Spoiler: mostra
                    e la storia comincia poco prima di quella vicenda (desumibile dal rimando, stavolta palese, a Don Rosa: la diatriba tra Paperone ed il capitano Smith per il rubino striato).
                    La storia poi si sposta "dieci anni dopo", come afferma una didascalia, quindi 1922
                    .
                    Grazie per la risposta. Dunque la storia è ambientata nel 1922?
                    Fa piacere sapere che le storie attuali a volte citano storie classiche, ma se la storia è ambientata nel 1922 e Paperone possiede ancora il Rubino Striato allora c'è un errore, perchè secondo "Zio Paperone snob di società" di Barks, e secondo il capitolo 11 della Saga di Don Rosa, l'anno in cui Paperone cede il Rubino Striato al capo dell'isola di Rippan Taro è il 1920.
                    Peccato per l'errore, ma immagino che ci sia l'occasione di correggerlo nelle ristampe (basterebbe cambiare quel "dieci anni dopo" in qualcos'altro).

                    *

                    Copernico Pitagorico
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                      Re: Topolino 3145
                      Risposta #39: Giovedì 3 Mar 2016, 11:18:22
                      Citazione
                      e la storia comincia poco prima di quella vicenda (desumibile dal rimando, stavolta palese, a Don Rosa: la diatriba tra Paperone ed il capitano Smith per il rubino striato)
                      Non è Smith è John Jacob Astor
                      Per mille bobine di Tesla!l'antenato, quel che bee cicoria
                       

                      *

                      Juro
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                        Re: Topolino 3145
                        Risposta #40: Giovedì 3 Mar 2016, 11:24:10
                        Va ricordato che l'autore non è obbligato ad applicare al giovane Paperone   il temperamento  "esageratamente" da super duro invincibile, senza paura  che in alcune circostanze (non sempre, anche nella saga il giovane Paperone è triste, ha paura, cade nello sconforto ecc..) sconfigge a mani nude decine di cowboys, malviventi grandi il doppio di lui e addirittura animali selvatici, della visione Donrosiana.
                        L'autore così come tutti noi ha una sua immagine dei personaggi,  delle vicende e dei riferimenti di altre storie da considerare o da ignorare. Così come anche le "alte sfere" hanno una loro visione di cosa accettare o cosa bocciare riguardo la visione o le scelte dell'autore. Le storie a volte sono una "diplomatica mediazione " tra le varie visioni di differenti persone e quindi di differenti punti di vista.

                        Ci mancherebbe, ovvio che nessun autore debba attenersi a ciò che ha scritto Don Rosa, se no non va bene. Io per primo mi romperei le scatole a leggere sempre di un Paperone indistruttibile (che comunque, come fai notare, non è poi sempre tale nemmeno nella saga), ma il fatto principale di questa discussione e che, invece, mi sto rompendo le scatole di leggere di un Fantomius indistruttibile. Non è che Paperone non doveva avere paura di Fantomius, è che ne ha avuto paura senza manco affrontarlo.
                        « Ultima modifica: Giovedì 3 Mar 2016, 11:24:40 da Scroogie »

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                          Re: Topolino 3145
                          Risposta #41: Giovedì 3 Mar 2016, 11:28:42
                          Ci mancherebbe, ovvio che nessun autore debba attenersi a ciò che ha scritto Don Rosa, se no non va bene. Io per primo mi romperei le scatole a leggere sempre di un Paperone indistruttibile (che comunque, come fai notare, non è poi sempre tale nemmeno nella saga), ma il fatto principale di questa discussione e che, invece, mi sto rompendo le scatole di leggere di un Fantomius indistruttibile. Non è che Paperone non doveva avere paura di Fantomius, è che ne ha avuto paura senza manco affrontarlo.
                          Che poi non è questione neanche di Don Rosa...
                          Per vedere una cosa fatta meglio basta rileggersi la seconda storia di Paperinik, in cui Paperone viene svegliato dal gas soporifero con una monetina e riesce a tenere testa agli stivaletti a molla perchè la rabbia gli mette le ali ai piedi  ;D! Quello era il Paperone che volevo vedere in una storia del genere :)

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                            Re: Topolino 3145
                            Risposta #42: Giovedì 3 Mar 2016, 11:37:08
                            Letto il numero, partiamo con i punti positivi:

                            Giorgio Salati.

                            Non sarà un autore "da sfondamento" come può esserlo Casty, ma accidenti se sa fare bene il suo lavoro!
                            Questa miniserie Piccole canaglie, pur non essendo niente di speciale porta tuttavia una ventata d'aria fresca tra le pagine del settimanale.

                            Cosa purtroppo tutt'altro che riuscita se devo considerare le due storie precedenti: sia Le banconote da compagnia che La stoffa meravigliosa sono tremendamente classiche e "scontate" (difetto che ultimamente sto vedendo in giro sempre più spesso.
                            Forse che dopo venti e passa anni di letture, si arrivi improvvisamente alla saturazione e al trovare scarso appeal in molte storie che (prevedibilità a parte) sono comunque simpatiche e leggibili?). La storia di Macchetto, invece, rima a parte, sconfina nell'assurdo, e per quanto sia simpatica, non sono riuscita ad apprezzarla del tutto proprio per via della componente "favolistica". Certo, anche qui vale un po' lo stesso discorso che facevo prima: storie del genere le leggevo con piacere su Minni & Company vent'anni fa, ma oggi, su Topolino, c'è come una nota stonata di fondo che non mi convince a pieno.

                            Passiamo, invece, alla portata principale del numero: Fantomius.

                            Se le prime storie del personaggio mi avevano colpito molto per la dinamicità e l'arguzia del personaggio, oltre che per le trame frizzanti, a malincuore non posso dire altrettanto per le storie di questi ultimi mesi.
                            Trovo che il personaggio abbia decisamente perso l'arguzia che lo caratterizzava: ormai arriva, fa quel che ha programmato, vince e trionfa. Su tutto e su tutti.

                            Nello specifico di questa storia, invece, per come la vedo io, il problema non è tanto il non-scontro con Paperone (che pure, sì, fa un po' strano vedere così poco combattivo nel fior fiore della sua giovinezza, ma vabbè, questi sono dettagli da poco, derivati - giustamente - dall'interpretazione del singolo autore) quanto il tirare i fili con tutta gli eventi successivi, già raccontati decenni fa trattando le origini di Paperinik.
                            Ho trovato la risoluzione finale a dir poco posticcia e ridicola. Come se il personaggio di Paperinik fosse stato "voluto" da Fantomius, e non ne se ne fosse semplicemente ispirato.
                            Ora, è vero che andando avanti nella narrazione era previsto un approfondimento/collegamento con Il diabolico vendicatore, così come è vero che ci sono ancora altri quattro episodi prima di poter tirare le somme, ma per come la vedo io ora, mi pare che l'autore abbia mirato un po' troppo in alto... e abbia decisamente mancato di fare centro. Almeno secondo il mio punto di vista.

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                              Re: Topolino 3145
                              Risposta #43: Giovedì 3 Mar 2016, 11:49:08
                              Ci mancherebbe, ovvio che nessun autore debba attenersi a ciò che ha scritto Don Rosa, se no non va bene. Io per primo mi romperei le scatole a leggere sempre di un Paperone indistruttibile (che comunque, come fai notare, non è poi sempre tale nemmeno nella saga), ma il fatto principale di questa discussione e che, invece, mi sto rompendo le scatole di leggere di un Fantomius indistruttibile. Non è che Paperone non doveva avere paura di Fantomius, è che ne ha avuto paura senza manco affrontarlo.

                              Si capisco i desideri dei singoli lettori, tuttavia in che modo Fantomius sarebbe indistruttibile? In varie vicende si e' salvato solo grazie all'intervento o l'aiuto dei suoi complici. Probabilmente risultano piu' indistruttibili  PK o Double Duck che come alter ego del "distruttibile" Paperino sono al fine meno credibili come "indistruttibili".
                              Comunque nonostante le sue eccezionali qualita' e la sua proverbiale fortuna non e' detto che in future storie Fantomius si trovi in situazioni di maggior pericolo e magari sia costretto anche a fuggire.
                              Probabilmente per l'autore la preoccupazione di Paperone e' proprio legata al fatto di non aver potuto affrontare direttamente Fantomius e di dover lasciare nuovamente il deposito in balia di tale ladro...ma per fortuna ha avuto assicurazione che il suo denaro non corre rischi.
                              La storia cosi' e' stata concepita  Fantomius e Paperone non si sono mai incontrati direttamente...per vari motivi di scelte d'autore e redazionali. Puo' piacere o meno ma cosi' e' andata.

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                                Re: Topolino 3145
                                Risposta #44: Giovedì 3 Mar 2016, 12:04:11
                                Che poi non è questione neanche di Don Rosa...
                                Per vedere una cosa fatta meglio basta rileggersi la seconda storia di Paperinik, in cui Paperone viene svegliato dal gas soporifero con una monetina e riesce a tenere testa agli stivaletti a molla perchè la rabbia gli mette le ali ai piedi  ;D! Quello era il Paperone che volevo vedere in una storia del genere :)
                                E' un desiderio che molti lettori avrebbero, anche a me sarebbe piaciuta una simile sequenza che richiamava una storia famosa, forse anche l'autore avrebbe gradito cimentarsi in tale scenario.  Purtroppo non sempre i nostri desideri coincidono con quelli di chi ha l'ultima parola. In ogni caso anche senza tali scenari la storia nel suo insieme e' godibile considerando le limitazioni nel numero di pagine e nello sviluppo di un certo tipo di trama.

                                 

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