Papersera.net

Fondamentalmente sono d'accordo con voi per quanto riguarda Don Pipotte. Vitaliano ha avuto tanti ottimi spunti ma non mi sembra che la resa sia stata esemplare, soprattutto alcune trovate come non mi hanno soddisfatto. Sciarrone non rientra molto nelle mie corde.
Buona la storia di Panaro, anche se piuttosto prevedibile. Ancora meglio quella di Sisti,che vede un Paperone molto sicuro di sé e un Guerrini in forma smagliante, che realizza splendide comparse.
La storia con Pippo e Manetta mi è sembrata un po' troppo impostata.
Ps:nessuno ha notato che Manetta ha in bocca un lecca lecca al posto del solito sigaro? Scelta del disegnatore o...imposta dall'alto?

Ps:nessuno ha notato che Manetta ha in bocca un lecca lecca al posto del solito sigaro? Scelta del disegnatore o...imposta dall'alto?

Generalmente mi avrebbe fatto arrabbiare una censura così stupida, invece stavolta mi ha fatto sorridere. Non so perché.

Ps:nessuno ha notato che Manetta ha in bocca un lecca lecca al posto del solito sigaro? Scelta del disegnatore o...imposta dall'alto?

Generalmente mi avrebbe fatto arrabbiare una censura così stupida, invece stavolta mi ha fatto sorridere. Non so perché.

Forse perché ricorda il tenente Kojak!

Ps:nessuno ha notato che Manetta ha in bocca un lecca lecca al posto del solito sigaro? Scelta del disegnatore o...imposta dall'alto?

L'ho notato. Ma del resto non è nemmeno la prima volta.
Però mi è sembrata una cosa molto naturale, anche perchè Manetta in fondo è un tipo piuttosto goloso, per cui è verosimile che tenga in bocca un lecca lecca.
Anche se credo sia meno dannoso vivere con un sigaro in bocca che con un lecca lecca. Bisogna scegliere tra tumore ai polmoni e tutti i denti in malora

La copertina non mi piace. Non è che di Laura sia stata fatta una caricatura eccelsa. Fra cinquant'anni i lettori si domanderanno: chi cavolo è questa qua? Poi ovviamente leggeranno dentro e avranno le giuste risposte. L'omaggio interno in forma di gag ci può stare, Pausini ha fatto la storia italiana e il fatto che gli inserti biografici siano corredati da vignette rende piacevole la lettura didascalica.

Le Fantastiche Avventure di Don Pipotte e del Suo Fedele Scudiero Miguel Topancho.
E' una storia memorabile, piacevolissima da leggere.
A mio avviso la parte finale con Zenobia la potevano anche togliere, inutile. - anche se gli hanno fatto delle belle gambe da urlo A me Sciarrone piace, i suoi disegni rendono espressivi i personaggi e le loro emozioni; anche la colorazione digitale con le ombre ben pensate danno alle scene "marvelliane" una impronta più curata e adulta.

Paperino e il Papero Ideale.
I disegni di Martusciello sono senz'altro piacevoli a vedersi, anche se in molte vignette ho avuto il fastidio nel notare errori di proporzioni e prospettiva in relazione tra i personaggi e i paesaggi. La storia è originale e i colpi di scena finali si reggono in piedi grazie alle giustificazioni e gli intuiti sensati di Paperina.

Pippo, Manetta e l'indagine giusta sulla pista sbagliata.
Accoppiare due imbranati è l'arma vincente per rendere una storia divertente e ironica. Devo dire che mi ha divertito un sacco anche l'ironia di Gambadilegno, certe vignette sono veramente ben riuscite. A pensarci bene, è la storia più interessante di questo libretto.

Paperino Paperoga e la partita ambita
Pag. 113, terza vignetta: al blocco per via del cantiere, c'è una bomba e pure accesa. In generale è una simpatica gag, nulla da ridire, ma non è di certo un tema originale. Già risentita la storia della partita che non riescono a vedere tra Paperopoli e Ocopoli, del traffico immane, della macchina che non va, ma va bene, sono tre paginette: non si pretende nulla!

Zio Paperone e il Marchio Aureo.
Guerrini ci regala un mondo ricco di particolari minuziosi. Background ben studiati, caotici, pieni di curiosità. La storia si appoggia allo stereotipo ormai ben oliato della concorrenza tra Paperone e Rockerduck; tuttavia appena realizzato che si trattava di una di competizione tra i due ricconi ho anche capito che la sconfitta di Rockerduck era imminente. Un clichè con una tipologia di finale usata fin troppe volte e sebbene l'oggetto della competizione fosse originale il modo con cui si arriva alla sconfitta di Rockerduck era più che intuibile: si sà come si sviluppano queste storie, uno dei due vuole strafare e poi ci rimane fregato. Tutto sommato è una bella storia, per me, si prende il secondo posto!

La copertina non mi piace. Non è che di Laura sia stata fatta una caricatura eccelsa. Fra cinquant'anni i lettori si domanderanno: chi cavolo è questa qua?

Magari i lettori del 2066 se lo chiederanno ugualmente anche se la caricatura fosse stata 'perfetta'. 
Immagino che la Pausini sarà famosa anche a 90 anni e comunque non so come Perina potesse paperizzarla meglio: io ce la vedo proprio (non solo esteticamente ma anche nei dialoghi dei quattro topogulp a lei dedicati) e fra mezzo secolo, se qualcuno prendendo un vecchio Topo non dovesse riconoscerla, sarà solo perché son passati veramente tanti anni e la cantante, per quanto ancora famosa, sarà comunque fisicamente molto diversa da oggi.

adoro questa vignetta!

è quello che vorrei dire quando cerco di imbastire una discussione in real con i profani del mondo nerd

Caspita!
Ingrandito così, si vedono molte imprecisioni.

A mio avviso la parte finale con Zenobia la potevano anche togliere, inutile. - anche se gli hanno fatto delle belle gambe da urlo

In effetti quando ho visto quei polpaccioni da terzino ho urlato.

Il Don Pipotte di Vitaliano è sicuramente una storia molto ispirata, e soprattutto ambiziosa a livello grafico, con uno Sciarrone in ottima forma e molto espressivo. Peccato per questa conclusione, che a mio avviso si è trascinata in modo troppo frettoloso e banale, con tanto di espediente piuttosto indigesto. C'erano tutte le premesse per confezionare un'opera degna di questo nome, ma come spesso capita nelle storie di Vitaliano, i suoi personaggi sono i primi a non aver voglia di esprimersi, e spesso recitano con poca verve il ruolo assegnato. Come detto tante volte, è una deriva che spesso non mi prende.

Viene poi la storia di Panaro, che procede molto bene fino alla parte finale dove, come tipico dell'autore, vengono inseriti i soliti spiegoni che privano di spirito l'intera storia. Onestamente avrei trovato più avvincente la vicenda senza quella risoluzione finale, visto che l'autore era riuscito a creare un'atmosfera insolitamente drammatica e serie, cosa rara nel fumetto. I disegni della Martusciello sono stranamente altalenanti, mi ricordo che anni fa era molto più espressiva ed ispirata. Adesso sembra aver semplificato un po' troppo il suo tratto, poco dinamico.

La storia di Manetta e Pippo è la migliore del numero: diverte e gioca su un'accoppiata insolita, con tanto di Gambadilegno che almeno non fa la figura del cioccolataro e dei disegni di Leoni espressivamente impeccabili. Molto ben realizzata, complimenti a Zemelo.

La storia finale ha il pregio di essere disegnata da Guerrini, il cui tratto è sempre fresco, originale e pieno di esperimenti (dagli animali antropomorfi alle differenti scelte di inchiostrazione sugli schermi o sugli specchi). La vicenda è classica ma ben gestita, e il tratto di Guerrini la svecchia abbastanza. Molto godibile.

Caspita!
Ingrandito così, si vedono molte imprecisioni.

E grazie al #§*@$%...   

I disegni SONO imprecisi per definizione: non solo, ma un segno veloce e impreciso è volutamente cercato ed è quello che gli art director vogliono.
Non solo, ma l'ingrandimento è peraltro molto più grande (diciamo il doppio) di un disegno originale, che è circa solo il 20% più grande di come verrà pubblicato, e che pertanto non verrà mai visto in questa scala...
Anzi, posso aggiungere che questo disegno di Sciarrone è persino più preciso (pure troppo) di quelli di Barks, del quale Scarpa (hai detto cotica) invitava a guardare il segno non sempre perfetto, ma che proprio per questo aveva carattere.

 

Immagino che la Pausini sarà famosa anche a 90 anni

Su questo ho serissimi dubbi... anzi, mi sento di escluderlo fin da ora.
Nessuno si ricorda più delle cantanti degli anni '60 e '70, quasi nessuno delle nuove generazioni sa chi sia Mina, figuriamoci se tra una cinquantina d'anni, con il trend attuale che fa dimenticare quasi subito i cantanti, qualcuno si ricorderà di lei.

E grazie al #§*@$%...   

I disegni SONO imprecisi per definizione: non solo, ma un segno veloce e impreciso è volutamente cercato ed è quello che gli art director vogliono.
Non solo, ma l'ingrandimento è peraltro molto più grande (diciamo il doppio) di un disegno originale, che è circa solo il 20% più grande di come verrà pubblicato, e che pertanto non verrà mai visto in questa scala...
Anzi, posso aggiungere che questo disegno di Sciarrone è persino più preciso (pure troppo) di quelli di Barks, del quale Scarpa (hai detto cotica) invitava a guardare il segno non sempre perfetto, ma che proprio per questo aveva carattere.

Io parlavo della colorazione.

Magari i lettori del 2066 se lo chiederanno ugualmente anche se la caricatura fosse stata 'perfetta'. 
Immagino che la Pausini sarà famosa anche a 90 anni e comunque non so come Perina potesse paperizzarla meglio: io ce la vedo proprio (non solo esteticamente ma anche nei dialoghi dei quattro topogulp a lei dedicati) e fra mezzo secolo, se qualcuno prendendo un vecchio Topo non dovesse riconoscerla, sarà solo perché son passati veramente tanti anni e la cantante, per quanto ancora famosa, sarà comunque fisicamente molto diversa da oggi.

Io mi domando : quando la finiranno con 'sti VIP o sedicenti tali ? Non li sopporto sul Topo, e non credo facciano vendere più copie, anzi ! Non sono l'unico che trova irritanti tali operazioni.

Io mi domando : quando la finiranno con 'sti VIP o sedicenti tali ? Non li sopporto sul Topo, e non credo facciano vendere più copie, anzi ! Non sono l'unico che trova irritanti tali operazioni.

In compenso molti altri le trovano piacevoli, non ci vuole poi molto a capirlo. Topolino è un giornale per tutti, non certo solo per quelli a cui non piacciono i vip.

Che poi, nella maggior parte dei casi, anche a me dicano poco, su questo non ci piove, ma è un dato di fatto che molte persone lo comprano proprio per il richiamo al vip di turno. Volenti o nolenti è così (lo è da sempre, dato che i vip c'erano anche cinquant'anni fa), quindi meglio farsene una ragione una volta per tutte.

Personalmente non amo i vip paperizzati, però devo dire che ormai sono parte del topo e come tali lo caratterizzano. Alcune volte le storie sono piacevoli, altre non lo sono, o lo sono meno. Il topo è bello perché vario, ed alcune volte leggerlo in maniera scanzonata mi fa bene
Per esempio (so che questa storia è stata pubblicata in numeri precedenti), la storia con carlo conti mi è piaciuta, per quanto monotona e ripetitiva l' ho letta con gusto, quindi non condanniamo le storie  con i vip d' emblèe