Trascurando i
corti, che non mi hanno fatto fare balzi di gioia (men che mai quello di Paperinik: caruccia l'idea del
Robin di turno, ma lo svolgimento sa tanto di
dejà vu, e i disegni non aiutano certo), mi soffermo brevemente sull'ultima storia: curiosa
operetta morale, con i bambini che si muovono e ragionano come bambini e non come piccoli adulti, e un Gastone che riesce persino a muovere tenerezza... chi l'avrebbe mai detto? Bella storia.
Parlando del pezzo forte del numero, e cioè
Star Top, vorrei porre l'accento su una questione che viene tirata in ballo di continuo dai
non trekkies.
Questa
NON è una parodia di una storia esistente:
non c'è nessuna storia originale cui fate sempre riferimento.
E' una storia originale degli autori,
senza nessun aggancio con la continuity di
Star Trek: se è vero che i personaggi sono ispirati a Shatner & C e che vi sono infilate continuamente citazioni dalle serie televisive e dai film (se vengono colte bene, ma la loro comprensione è ininfluente allo svolgere della storia), è pur vero che la trama generale e molte situazioni non hanno nessun riferimento a nessuna storia/film/telefilm di
Star Trek.
Come detto, trattasi di una storia nuova di zecca, il cui evolversi è del tutto ignoto anche ai trekkies più sfegatati, né più né meno di una qualsiasi storia a puntate come
L'Impero Sottozero, per dirne una.
Premesso ciò, ricordo quindi che
non esiste una "dottoressa Minni" nella
continuity Trek, e che essa rimanda più alla Dott.ssa Beverly Crusher di
The Next Generation (serie nota agli
aficionados come
ST:TNG), che aveva avuto una passata relazione con il capitano Picard (la tensione amorosa tra i due talvolta tornava a galla), mentre i battibecchi che Minni ha con Topolino sembrano parenti prossimi di quelli che McCoy aveva con Spock (e non con Kirk). Concordo con Brigitta che la ritiene antipatica e insopportabile, comunque.
Inoltre, nel "vero" Star Trek non c'è nessun ammiraglio a terra che comanda le navi della Federazione (ogni tanto qualche superiore - sempre diverso - appare sui monitor, ma la figura non è
strutturale, diciamo così): "interpretato" da Basettoni, prende il nome (e solo quello) da quello del
Capitano Pike, mentore di Kirk e Spock da giovani e precedente capitano dell'Enterprise. Anche il personaggio di Macchia Nera è una novità assoluta: il nome fa riferimento al leggendario
Khan (interpretato da Ricardo Montalban nel secondo film classico e da Benedict Cumberbatch nel reboot di J. J. Abrams) ma le analogie finiscono qui. La sua storia personale, con la macchina infernale e il suo rifugiarsi sulla Terra in incognito, è tutto frutto della fervida penna di Enna.
Ovviamente, non c'è mai stato nessun nonno capitano, nessun padre economista e nessun
Limbo delle Verità; ne consegue che non c'è mai stata nessuna missione "alla ricerca del nonno" e che trattasi di pura invenzione letteraria di Bruno Enna, cui faccio i miei complimenti per tutto.
Nell'episodio di questo numero fa la sua apparizione la versione disneyana del membro dell'equipaggio che ancora mancava all'appello: naturalmente Sulu, qui
. Sinceramente io ci vedevo più Paperino, e mi ha stupito vedere un character nuovo.
Uhm... un momento... ho detto "nuovo"?!? Ho qualche sospetto su chi possa essere
il pinguino (che non sa se è sardo o giapponese...
)
salito a bordo: forse
Pedro, il pinguino freddoloso
del simpatico cartoon di più di mezzo secolo fa? o forse
l'altro pinguino, il co-protagonista della storia di Scarpa L'Ultraghiaccio?
Considerato che nel precedente numero appariva Zenobia,
propenderei per questa seconda ipotesi, immaginando una passerella di creature scarpiane
. Chi vivrà vedrà, comunque.
Lo scopriremo solo vivendo
(Battisti-Mogol).