Quando avevo visto nel topic delle anteprime tutto l'entusiasmo che aveva accolto questo numero con le due parodie, ero un po' preoccupata, perchè andando a toccare opere come il Quijote, per la seconda volta poi, si rischia molto. Mi ero, infatti, più preoccupata per questa parodia che per quella di Paperoe, perchè conosco bene "el ingenioso hidalgo" e non conosco per niente i racconti di Edgar Allan Poe.
Che dire?
I racconti di Edgar Allan Paperoe sono scivolati via senza lasciarmi niente di particolare..diciamo però che hanno riportato alla luce la curiosità di leggere gli originali..ma non so se sia un merito da attribuire alla storia dove, titoli a parte, secondo me non è stato possibile trovare neanche in parte l'atmosfera horror tipica di questo scrittore..
Per quanto riguarda
Le fantastiche avventure di don Pippotte e del suo fedele scudiero Miguel Topancho invece devo dire che all'inizio credevo che avrei fatto tanta fatica a leggerla..non c'è niente da fare, purtroppo i disegni non riuscivano a catturarmi e, anzi, tendevano ad allontanarmi dalla lettura..faccio fatica a farmi coinvolgere dal nuovo stile di Sciarrone e questo non è sicuramente per demerito dell'autore..questo tipo di disegno, però, mi risulta freddo e piatto e tende ad allontanarmi. Superando questo scoglio, però, la storia non è affatto male. I personaggi sono stati ben assegnati, la follia di Don Chisciotte può essere tranquillamente interpretata da Pippo, mentre la saggezza, anzi,il buon senso, si può attribuire a Topolino.
Un pregio, poi, è quello di avermi fatto ritirare fuori l'originale per controllare il prologo (che non ricordavo)..ho potuto così sfogliare di nuovo un volume che non tenevo tra le mani dai tempi dell'università. Un po' mi era dispiaciuto che la follia di Don Chisciotte derivasse da una botta in testa, perchè viene un po' a mancare l'ironia dell'originale, dove
del poco dormir y del mucho leer, se le secò el cerebro (chiedo scusa per l'accento inverso, ma qui non riesco a farlo
). Fa sorridere l'idea di quest'uomo che, a furia di leggere romanzi cavallereschi, senza dormire, perde la testa..certo è che qui era difficilmente riproponibile, soprattutto in un numero di Topolino come questo, dove si parla del Salone del Libro di Torino e si vuole incentivare alla lettura. Sono belle anche le tavole del presunto salvataggio di Clarabella da Orazio, perchè mostrano come si vede Pippo e come lo vedono gli altri, un grande punto di comicità del libro di Cervantes, anche se sarà comicità solo fino a un certo punto dell'opera..poi lascerà spazio alla malinconia e alla compassione.
Della breve di Faraci non ho cose particolari da dire. Mi vorrei concentrare invece su
Zapotec e Marlin alla ricerca del tempo perduto. E' la storia che mi è piaciuta sicuramente di più..bella l'idea di ritrarre i due professori da giovani e bella anche la malinconia che accompagna questa storia; è proprio questa malinconia a darle un tocco in più, oltre, ovviamente, ai disegni di Cavazzano.
In definitiva, direi che è un buon numero di Topolino