Papersera.net

Trovo che la serie "Slam Duck" sia un esperimento originale e ardito, ma non perché rivolto al mercato estero, bensì perché potrebbe rappresentare una svolta nuova per le dinamiche, e soprattutto la comicità della scuola italiana, in particolar modo della deriva che ha preso il Topolino italiano negli ultimi tempi.

Al di là delle classiche morali di cui sono intrise le storie sportive (purtroppo, mi verrebbe da dire, perché troppo poco spazio rimane dedicato all'altra faccia, ben più predominante di quella corretta, pulita e onesta quale dovrebbe essere), l'impostazione che Artibani ha scelto per questa serie è nuova per il fumetto italiano, da sempre abituato vignette più statiche che dinamiche. Complice sicuramente la bravura di Sciarrone, il cui tratto rende freschi i personaggi, le ambientazioni, e soprattutto i piani narrativi. Secondo me è questo quello che dovrebbe essere o quello che è destinato a diventare il Topolino italiano: il perbenismo di certi personaggi si è oramai sostituito alla loro essenza, sicché gag come quelle fisiche cui capitano a Paperino in questa serie (al quale vengono dedicate anche tre/quattro vignette per renderne la dinamica, cosa che solitamente è relegata alla vignettucola di turno e all'immaginazione del lettore), non fanno più ridere né rendono a tutti gli effetti il lettore stesso partecipe della vicenda.

Secondo me bisogna puntare verso qualcosa di nuovo, che non siano i tormentoni ripetitivi di Gagnor e Vitaliano o le atmosfere fantastiche di Cimino: quelle devono essere una "tantum", adesso è necessario che, almeno a livello di narrazione, la piega sia nuova. Probabilmente "Slam Duck" rimarrà una trovata puramente internazionale e la scuola italiana proseguirà coi suoi tipici canovacci (soprattutto stilistici, anche lì c'è troppa staticità e spesso poca voglia di spingersi oltre come fanno Ippolito, Soldati, Mangiatordi, Guerrini, Sciarrone, Mottura, Pochet, Lavoradori [nonostante lui sia troppo avanti per i tempi]), però potrebbe essere l'avvio verso uno svecchiamento del Topolino.

E questo perché oramai sul forum si sentono sempre le seguenti frasi:
[list bull-blackball]Il Topolino di questa settimana è sottotono
Topolino senza infamia né lode: tutte le storie sono nella media
Topolino senza picchi ma piacevole
[/list]

Non fraintendetemi: è comunque un bene che la qualità non sia infima da dire "questa settimana non lo acquisto", tuttavia è chiaro che commenti simili sono generati dal fatto che ci vengono proposte sempre le stesse storie, o anche perché il livello di comicità viene esageratamente edulcorato, e anche perché i personaggi sono macchiette perbeniste forse perfino stanche di recitare.

E concludo così: c'è bisogno di novità. Ma di una novità che non sia fine a sé stessa.

E hai perfettamente ragione.

Slam Duck è oro.

e pensare che io slam duck l'ho saltata tutta a piè pari perché non seguo lo sport e non mi sono mai piaciute le storie sportive...

e pensare che io slam duck l'ho saltata tutta a piè pari perché non seguo lo sport e non mi sono mai piaciute le storie sportive...

A questo punto leggi la quando esce il prossimo episodio, quello finale, perché merita molto.
E le gag grafiche visualizzate da Sciarrone sono stupende.

Oddio non aspettarti un capolavoro indimenticabile per Slam Duck.
E' una storia ben scritta, che va oltre la semplice storia su uno sport e la usa come riflesso per mostrarci uno spaccato di scuola superiore e la progressione di certi personaggi secondari. Niente che non ci sia in altre storie di Artibani.

I Milioni di Paperone per me sono un filone in esaurimento. Detto ciò, l' episodio scritto da Vito è molto piacevole e il suo stile mi piace molto di più rispetto a quello piuttosto ripetitivo di Vitaliano.
Carine le due brevi,mentre la storia della Manzoni mi ha piuttosto deluso:si poteva fare meglio. De Vita purtroppo è in gran calo.
Slam Duck prosegue benissimo e concordo con coloro che sostengono sia un esperimento da portare avanti cone stile di narrazione.

I Milioni di Paperone per me sono un filone in esaurimento.

Io invece penso che potrebbe andare avanti all'infinito per due motivi:

1)  Paperone ha diversi fantastiliardi per cui i milioni da raccontare sono infiniti;
2)  le storie sono interessanti, gradevoli e classiche nel senso che, di tanto in tanto, per tradizione, soggetti del genere sono sempre stati proposti; adesso basterà aggiungervi numericamente l'ennesimo milione e il gioco andrà avanti come in fondo è sempre andato.

Io invece penso che potrebbe andare avanti all'infinito per due motivi:

1)  Paperone ha diversi fantastiliardi per cui i milioni da raccontare sono infiniti;
2)  le storie sono interessanti, gradevoli e classiche nel senso che, di tanto in tanto, per tradizione, soggetti del genere sono sempre stati proposti; adesso basterà aggiungervi numericamente l'ennesimo milione e il gioco andrà avanti come in fondo è sempre andato.

Concordo sul filone in esaurimento. Può cambiare l'ambientazione, cambiano i comprimari ma i cliché narrativi sono sempre gli stessi. Possono andare avanti all'infinito, questo è sicuro, ma per farlo si dovrebbe trovare il modo di aggiungere qualcosa di nuovo.
Questo lo dico non per sminuire né Vito né Vitaliano che per ora han fatto un buon lavoro e Fausto non è tra gli sceneggiatori che preferisco. Semplicemente come tutti i seriali senza continuità alla lunga stancano.

Semplicemente come tutti i seriali senza continuità alla lunga stancano.

Ciò che può stancare un lettore (e a me già fa questo effetto) è il prologo al racconto: sempre nella fattoria di Nonna Papera, sempre con Paperino ironico o incattivito... oltre ai continui rimandi ossessivi del protagonista sul ...esimo milione da guadagnare a tutti i costi.

Basterebbe cambiare location e 'ascoltatori': Deposito con Battista e Miss Paperett, Club dei Miliardari magari con Rockerduck che si tappa le orecchie (come altri colleghi), laboratorio di Archimede con l'inventore diviso fra ascoltare il racconto e creare qualcosa per far guadagnare ancor di più il riccastro... ogni luogo sarebbe buono per rimembrare (come poi accade spesso nelle storie 'normali', magari solo per qualche vignetta). Insomma, tutta Paperopoli sarebbe 'a rischio'.

Considerando che questa serie si sviluppa in maniera discontinua, comparendo di tanto in tanto a volte con più episodi consecutivi e altre volte con episodi singoli, diversificandola nei prologhi e diminuendo la martellante fissazione del numero (senza eliminarlo, ovviamente) con il plot centrale che spazia in varie epoche storiche, ecco che potrebbe continuare con disinvoltura senza stancare il pubblico (ma forse stancando l'autore che però potrebbe alternarsi con altri colleghi).

Ciò che può stancare un lettore (e a me già fa questo effetto) è il prologo al racconto: sempre nella fattoria di Nonna Papera, sempre con Paperino ironico o incattivito... oltre ai continui rimandi ossessivi del protagonista sul ...esimo milione da guadagnare a tutti i costi.

Basterebbe cambiare location e 'ascoltatori': Deposito con Battista e Miss Paperett, Club dei Miliardari magari con Rockerduck che si tappa le orecchie (come altri colleghi), laboratorio di Archimede con l'inventore diviso fra ascoltare il racconto e creare qualcosa per far guadagnare ancor di più il riccastro... ogni luogo sarebbe buono per rimembrare (come poi accade spesso nelle storie 'normali', magari solo per qualche vignetta). Insomma, tutta Paperopoli sarebbe 'a rischio'.

Considerando che questa serie si sviluppa in maniera discontinua, comparendo di tanto in tanto a volte con più episodi consecutivi e altre volte con episodi singoli, diversificandola nei prologhi e diminuendo la martellante fissazione del numero (senza eliminarlo, ovviamente) con il plot centrale che spazia in varie epoche storiche, ecco che potrebbe continuare con disinvoltura senza stancare il pubblico (ma forse stancando l'autore che però potrebbe alternarsi con altri colleghi).

Non concordo affatto. Al di là che cambiare il luogo e a chi viene raccontato il prologo è già stato fatto in alcuni episodi della prima trance di dieci, non è quello che mi ha stufato.
Voglio dire Zio Paperone ogni santa volta fa un lavoro -> si trova nei guai per i motivi più disparati -> acuisce l'ingegno e grazie al comprimario/comprimari dell'episodio riesce a trarne vantaggio e a guadagnare il milione successivo facendo tutt'altro rispetto a ciò che stava facendo a inizio episodio.
E' questo continuo reiterarsi dello stesso canovaccio in ambienti diversi che mi fa pensare che il filone dei Milioni è sì infinito, ma anche in esaurimento se non si fanno variazioni significative.

Non concordo affatto. Al di là che cambiare il luogo e a chi viene raccontato il prologo è già stato fatto in alcuni episodi della prima trance di dieci, non è quello che mi ha stufato.
Voglio dire Zio Paperone ogni santa volta fa un lavoro -> si trova nei guai per i motivi più disparati -> acuisce l'ingegno e grazie al comprimario/comprimari dell'episodio riesce a trarne vantaggio e a guadagnare il milione successivo facendo tutt'altro rispetto a ciò che stava facendo a inizio episodio.
E' questo continuo reiterarsi dello stesso canovaccio in ambienti diversi che mi fa pensare che il filone dei Milioni è sì infinito, ma anche in esaurimento se non si fanno variazioni significative.

Ecco, è esattamente ciò che intendevo dire.
Preferirei leggere avventure di Paperone (che sono senz'altro uno spunto inesauribile) slegate dal contesto del racconto e del flashback.

Personalmente trovo "i milioni" un filo alquanto scialbo a cui dedicano troppa importanza. Ci sono dei momenti divertenti nelle storie (per esempio in quest' ultima la trovata dei pulcini mi ha fatto ridere, ma più che altro graficamente), ma è come se mi lasciassero sempre un vuoto dopo che le leggo. In un certo senso mi sarei aspettato un qualcosa di più serio(so che l' intenzione non è quella), però leggo comunque riferimenti alla saga e vedere poi queste storie raccontate così in modo leggero e con il solito canovaccio e battibecco con paperino mi lascia il vuoto più totale.
Con questo non voglio denigrare il lavoro degli autori che di sicuro si impegnano e svolgono il loro compito egregiamente. Semplicemente è una storia che non mi piace.
Trovo però che le copertine dedicategli sul topo o sulla definitive collection siano stupende e le atmosfere evocative che suscitano stonano ancora di più con la leggerezza delle storie.

Per quanto riguarda la storia di supertop devo dire che mi è piaciuta e mi farebbe piacere rivederlo in futuro. Anche se dopo aver letto i  vostri commenti concordo su alcune forzature da voi fatte notare.

Ormai dopo l'editoriale del "Topolone" tremila non dovremmo quasi più stupirci, ma... che bella sorpresa!!!

Ricordo male io o l'editoriale venne dedicato anche ai libri di Casty e Ziche?

EDIT: Infatti, Topolino 3057 per Casty e 3115 per la Ziche

Il motivo principale per cui al momento non riesco ad avvicinarmi a questa saga e non ho recuperato I Milioni sulla Definitive.

Però Mazzarello ha illustrato 'solo' quattro dei quindici episodi, essendo comunque il più assiduo fra i vari disegnatori coinvolti in questa serie che hanno tutti una sola presenza: Mottura, Intini, Soldati, De Lorenzi, Dalla Santa, Pastrovicchio, Palazzi, Limido, Gula, Held, Freccero.

https://coa.inducks.org/subseries.php?c=Tutti+i+milioni+di+Paperone&redirected=1

Ricordo male io o l'editoriale venne dedicato anche ai libri di Casty e Ziche?

Si, certo! Ho citato il topolone perchè fu il primo, per giunta interamente dedicato a noi, a differenza degli altri!