PAPERTOTTI E L'IMPRESA DEL CUCCHIAIO
Non mi è dispiaciuta questa storia di Secchi: divertenti la crisi del campione e i conseguenti piani di difesa dei suoi amici paperopolesi per proteggerlo dalla sua 'sindrome da cucchiaio'. Curiosa la strana pattuglia di RK che fin dalle giovanili aveva reclutato tipi poco raccomandabili (curiosa la posizione di Gastone, avversario di parenti e amici e collaboratore del nemico dello zio fin da bambino: queste situazioni si ripresenteranno anche in futuro, da paperi adulti). Non ho capito il finale: una ennesima vittoria di ZP su RK tirata per i capelli (o raccolta col cucchiaglio), visto che la battuta finale da spot di PT poteva essere cancellata e ripetuta come fatto in precedenza (a meno che non si fossero ripresentati i soliti problemi di memoria). Se ogni tanto Paperone perdesse (sul serio, come a volte in passato) certi soggetti (magari non questo che è particolare) sarebbero più interessanti ed emozionanti da leggere.
TOPOLINO E LE VACANZE IN FUGA (4° episodio)
All'interno della foresta tropicale di Puerto Raton le tre coppie si sono trasformate in due trii molto eterogenei: le esperienze di Gamba e Trudy in materia fanno si che la loro leadership venga riconosciuta anche dagli altri che, al momento, sono legati a loro. Il cattivo dai lunghi capelli biondi, bello e dannato, spero che alla fine non si rabbonisca facendoci uno 'spiegone' magari in lacrime. Lo vedremo la settimana prossima nell'ultima puntata.
PAPERINO... FIDANZATO TELEGENICO
Sfruttando un plot classico D'Antona riesce comunque a caratterizzarlo con situazioni comiche da sottolineare: l'eroe tv che dopo grandi imprese si preoccupa delle normali mansioni di una casalinga (o di una vecchia zia) è un personaggio divertente; il papero che lo impersona è, nella realtà quotidiana, sorprendente in quanto preda di fobie e paranoie che ne limitano una normale esistenza (oltre che rischiare di deludere enormemente le tante fans). L'improvviso cambio di gusti di Paperina (che aveva sempre mitizzato quel divo tv) ci risparmia quella che sarebbe stata una sua grande delusione, per la gioia di un Paperino sbeffeggiato e messo sempre a impietoso confronto con l'eroe di cartapesta (gioia che, dunque, non c'è stata). Guerrini all'altezza della sua fama con le diverse espressione dei protagonisti e i fantastici scorci di Paperopoli che ben conosce: le colline vip di Hills 80210 (ma non era il numero del quartiere centrale di Topolinia?) e altri luoghi sempre ricchi di dettagli in vignette non per questo appesantite ma, al contrario, animate e leggiadre.
ZIO PAPERONE E IL DOMINATORE DELLA MATEMATICA
Il personaggio imperturbabile che affronta tutte le situazioni mantenendo il suo aplomb avrebbe meritato un 'comin out' diverso da quello oramai banalissimo e noiosissimo dell'origine aliena. Sebbene questa conclusione stoni meno che in altri soggetti dove gli extra hanno aspetti ridicoli e infantili. Qui troviamo un bell'uomo (sebbene automa) grande esperto in matematica, utilizzato per le sue doti da Paperone e Bassotti (per fini diversi) e che, alla fine, l'autore Jensen 'minaccia' di far tornare visto che la ricerca di una 'casa' da parte del tipo non è ancora giunta a conclusione. Troppi Bassotti in giro: per quanto la Egmont rispetti i canoni barksiani, personalmente preferisco i classici tre fratelli di tradizione italiana (con il Nonno a capo, of course).