Un numero debole, che si incentra sulla storia celebrativa di Papertotti mancando la media qualitativa degli ultimi numeri. Riserva, comunque, spunti molto piacevoli.
Occhio, possibili spoilerPapertotti e l’impresa del cucchiaio :(
In genere non amo la presenza invadente di vip sul Topo, e aggiungo che non amo nemmeno il calcio. Ma non per questo metto pregiudizi di fronte alle storie, tant'è che Papertotti apparve talmente tanto tempo fa che quasi lo si può considerare un personaggio ordinario. Aggiungo pure che la storia della prima apparizione mi piacque molto.
Questa, però, non mi ha convinto. Paperino, l'amico calciatore e la combriccola funzionavano meglio, a mio parere, ritratti da bambini. Peraltro questa storia ricalca parecchio quella della prima apparizione (almeno nella seconda parte, inevitabilmente) e non si basa su una trama troppo solida (alcune soluzioni appaiono un po' forzate, o, come nel caso del coinvolgimento dei galeotti, insensate). Poi ci sono delle battute divertenti (Paperoga che promette di allenarsi vicino al vetraio mi ha fatto morire) che risollevano, ma non abbastanza, la lettura.
Gervasio fa il suo bel lavoro, anche se manca forse quel guizzo che ha quando disegna Fantonius.
Topolino e le vacanze in fuga ep. 4 Il rischio che corrono storie così lunghe è quello di risultare noiose, ripetitive, con gli episodi centrali che non raccontano nulla. Invece questa saga, abilmente gestita da Bosco, riesce ad aggiungere tasselli e a dispensare azione anche in episodi, come questo, tutto sommato statici.
Sciarrone, dal canto suo, contribuisce molto a rendere dinamici i personaggi ed esotici gli ambienti.
Paperino fidanzato telegenico Poco più che una gag, che con qualche tavola in meno avrebbe funzionato anche meglio.
Guerrini impeccabile, al solito.
Il manuale del supereroe – Il team up Simpatica, nulla di trascendentale.
Zio Paperone e il dominatore della matematica Storia particolare. Ci sono molti spunti (compresi alcuni che risultano non avere poi seguito) e un personaggio assai interessante. C'è satira e critica verso i meccanismi della tv (nemmeno si preoccupano di sapere l nome del fenomeno che hanno appena messo sotto contratto) e una trama tradizionalissima, ma non troppo scontata. Alla fine si tratta di una buona storia che però non decolla mai, forse anche perchè correre su un binario unico si disperde un po' in divagazioni che alla fine non portano nulla alla storia.
Bene Fecchi.