Un commento sul Topo di questa settimana può essere fatto da due punti di vista: considerandone l'intento celebrativo ed, inoltre, valutando le singole storie in sè.
Dal primo punto di vista, come già messo in luce praticamente da tutti nei post precedenti, Topolino 3182 non centra l'obiettivo: sono più celebrative le gag da una pagina di Ziche e Marconi & De Vita che tutto il resto dell'albo: se queste dovevano essere le storie adatte a celebrare il compleanno di Topolino, allora è proprio un peccato che la saga di Pikappa, appena iniziata, sia stata sospesa.
Le singole storie, sganciate dall'occasione del compleanno, si possono invece considerare gradevoli: peccato, appunto, che potevano essere proposte anche in un altro momento, e certamente non erano tanto meritevoli da provocare la sospensione di cui sopra.
Singolare che si siano proposte storie tutte caratterizzate dal filo conduttore o, comunque, dalla presenza tipicamente fantasy di una dimensione sovrannaturale/parallela: anche questo è un elemento che contribuisce ad un parziale fallimento dell'intento celebrativo: il personaggio di Topolino, secondo me, non trova la sua caratterizzazione prevalente sul piano del soprannaturale/paranormale o comunque fantascientifico.
La più interessante delle store mi è parsa quella di Enna/Martusciello. Mi ha proprio affascinato l'atmosfera inquietante della storia: il prologo ambientato in un passato che ha dirette conseguenze sul presente, gli scenari nebbiosi
, l'apparire fra le nebbie
, la raffigurazione di un ambiente sotteraneo su cui
incombono le acque del mare
...proprio bello!
Topolino e il viaggiatore dell'ignoto, secondo me, trae vari spunti da Topolino e la dimensione Delta: abbiamo anche qui
lo studioso ricco di inventiva che si trasferisce in un'altra dimensione, un macchinario posto in una dimensione fantascientifica che, se adoperato, può incidere su quella reale, un Gambadilegno cattivissimo che sfutta la situazione
...c'è da dire comunque che le analogie si fermano qui e gli spunti di cui sopra vengono abbastanza sapientemente rielaborati creando una storia gradevole.
Infine, c'è la famosa storia straniera che ha ispirato la copertina cavazzaniana: a me fondamentalmente è piaciuta, trovo che sia stata resa abbastanza bene l'atmosfera di disordine incontrollato determinata
dalla duplicazione di 300 Topolini
, i ritmi sono serrati, insomma una storia non eccelsa ma riuscita.
Il c.d. corto di Topolino non mi ha invece ispirato granchè e l'ho letto di malavoglia, probabilmente perchè non mi attira la resa grafica. Sembra contenere la critica delle società iper-industriali e iper-tecnologiche, e strizza l'occhio al Topolino delle origini, ma preferisco non pronunciarmi troppo su di esso.