Letto il nuovo numero del Topo, e ne sono decisamente soddisfatto, non solo per PK stavolta!
Anche se di certo il secondo episodio di Cronaca di un ritorno giganteggia: Alessandro Sisti sta costruendo una storia che intrattiene con gusto, che sposta continuamente l'attenzione dal ritorno promesso nel titolo per lanciare una rivelazione non da poco sugli evroniani e soprattutto per raccontare una storia di combattimenti spaziali che funziona, diverte ed è genuinamente pikappica.
Sembra che l'autore abbia trovato l'equilibrio adatto per scrivere una storia molto aderente alle atmosfere di PKNA ma che si colloca perfettamente nell'attuale continuity di PKNE, scardinando il problema che aveva Gli Argini del Tempo.
Una storia che, per quanto abbia le connotazioni di evento, in questo episodio riesce ad apparire come un racconto piuttosto "standard" per le imprese del papero mascherato, e questa cosa la apprezzo molto, così come apprezzo lo smorzamento della comicità eccessiva presente nel primo episodio.
Bella anche la cura con cui viene raccontato quanto accade a Paperopoli nel frattempo.
Claudio Sciarrone continua a regalare tavole davvero ottime, con recitazioni dinamiche e tavole costruite con grande gusto.
Il resto dell'albo, si diceva, non sfigura.
C'è Enrico Faccini che con la sua Paperino e le meraviglie tecnologiche realizza una breve intrisa della sua tipica follia, che funziona alla grande. Le espressioni sul volto di Paperino e le sue esclamazioni, preda del raptus per i congegni tecnologici, peraltro solo ipotizzato dai nipotini, bastano a rendere spassosa quest'avventura.
Anche Fausto Vitaliano scrive una storia decisamente gradevole: La (nuova) versione di Gamba si gioca infatti attraverso diverse testimonianze che, corroborate dalla logica, portano Basettoni a una conclusione ben precisa in merito ad una certa rapina. Ma la fantasia dello sceneggiatore ricostruisce una realtà ben diversa... qualche passaggio forse risulta un po' troppo forzato, ma nel complesso la storia gira molto bene.
Quando Pippo... viaggiava in autostrada è una classica breve di Marco Bosco: non c'è molto da dire al riguardo, se non che rispetto alle altre miniserie dello sceneggiatore, in questo caso c'è un pizzico di brio in più e un paio di momenti divertenti. Niente di memorabile ma fa il suo dovere.
Infine la storia d'importazione, made in Danimarca, anche se con i disegni del "nostro" Giorgio Cavazzano, nei fatti il pregio migliore del prodotto: Paperinika torna in azione segna il ritorno in grande stile dell'identità segreta di Paperina, perlomeno per quanto riguarda i danesi visto che in Italia era già tornata qualche anno fa.
La trama parte bene per poi sgonfiarsi ad un certo punto, rivelandosi più floscia di quanto le premesse facessero intendere. Il nuovo costume, inoltre, non mi convince granché.