Nessun blister neanche da me.
L'angolo della posta crea un problema mica da ridere: adesso nelle storie della Macchina del Tempo avremo i professori Marlin e Come Vi Piace. Non mi pare una gran prospettiva, sinceramente.
Per il resto, ecco la sbobba!
Il Principe Duckleto (Salati/De Lorenzi): divertentissima parodia in costume dalle gag geniali: una risata dopo l'altra su un'opera certo non facile da rendere in veste comica. Applausi allo sceneggiatore, ma anche agli ottimi disegni di De Lorenzi, assolutamente fantastico nel rendere le atmosfere ed i personaggi "spettrizzati". Peccato solo che qualche genio abbia colorato di color tombino imbolsito un formaggio: perché fare queste cose, dopo la carne verde e le salamelle grigio fuliggine? Perché, perché?
Manetta in: giù le mani dalla valigia (Camerini/Piras): altra divertente commedia degli equivoci, spiazzante in certi punti. Si ride di gusto, accompagnati dagli spettacolari disegni di un Piras splendidamente espressivo, che meriterebbe più spazio sul settimanale, a mio modesto parere.
Il mio migliore amico - La cosa più bella è stare insieme (Gianatti/Picone): un po' il lato dolente del numero. Non fa ridere e non aggiunge niente a cose che già sapevamo, viste e riviste. Ottimo però Picone, bella scoperta sui Topi: espressivi, pacioccosi e belli da vedere.
PK - Cronaca di un ritorno, terza parte (Sisti/Sciarrone): strepitosa terza parte, che, nel rispondere a varie domande delle prime due, per non dire a tutte, rimescola sapientemente le carte, lasciandoti con il fiato sospeso fino a mercoledì prossimo (quando io potrò leggere il settimanale solo a sera fatta, cribbio martire!). Sua divina eccelsitudine Sciarrone è semplicemente superbo non solo per la microgonna di Lyla (una vignetta di notevole presenza scenica, anche se magari darle degli stivali di un colore normale non parrebbe una brutta idea), ma soprattutto per i tratti del viso di Xadhoom, disegnati appunto (sia perdonato il bisticcio) con dei tratteggi sottili attorno agli occhi ed alle labbra che la rendono espressivamente fantastica: un'idea assolutamente geniale nella sua semplicità.
Insomma, un signor Topo, in attesa del gran finale di CDUR, che si fa a dir poco bramare, sperando che sia all'altezza di quanto sinora realizzato.