Paperino, Zio Paperone e la fusione... semifredda non è la prima storia disneyana che verte sulla fusione fredda, ma riesce ad essere molto originale. Mi hanno fatto molto ridere i due scagnozzi assoldati da Rockerduck e ispirati a
Le iene di Tarantino, oltre che ai
Men in Black. A pagina 28, sull'assegno che tiene in mano Rockerduck, compare l'intestazione "OIL & COEN": un errore oppure un omaggio ai
Fratelli Coen? Ho molto apprezzato anche la citazione de
La colazione dei campioni a pagina 25, essendo Kurt Vonnegut uno dei miei autori preferiti.
Piacevolmente tetra
X Mickey - La verde signora. Il Palazzo Vulcano nella prima tavola appare con diversi numeri e disposizione di finestre che nell'ultima, ma ciò si può giustificare col fatto che i due disegni raffigurino diverse facciate.
Ed ora veniamo al punto dolente, la storia celebrativa di Paperetta yè-yè.
Mi piange il cuore a dirlo, ma questa è la prima storia sceneggiata da Vito che io trovi deludente.
Paperetta desidera che la pioggia rovini il picnic pur di evitare la canzoncina di compleanno? Spero solo che alla fine si ritroveranno tutti da Nonna Papera per mangiare la torta - rinunciarvi sarebbe per me come un delitto di lesa maestà!
Interessante l'idea, nella storia di Michelini/Gatto, di affiancare a Nonna Papera Paperina e le sue tre nipotine, che mi sembrano disegnate più "grandicelle" che nelle classiche storie di Barks e Strobl; non che la cosa mi dispiaccia, anzi.
I colori usati per le loro camicette (giallo, verde e blu) sono insoliti e mi sembrano riprendere quelli delle magliette di Qui, Quo e Qua nelle storie dipinte degli anni '80-'90.
Divertente, infine, la storia con Super Pippo. I robot distruttori delle prime tavole mi hanno ricordato certe storie di fine anni '70-inizio '80, in cui a seguito dell'invasione dei "robottoni" giapponesi in TV, anche nelle storie a fumetti venivano proposti dei "cattivi robotizzati".