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Ancora e sempre più fantascienza: io ne fin sopra i capelli!

Purtroppo oggi gli autori non hanno più la stessa libertà di quelli del passato di guardarsi attorno e rielaborare la realtà che li circonda. Tra un politically correct, argomenti tabù, forse l'Agedo e, magari, mancanza di volontà, ecco che ci si butta sulle solite tematiche stereotipate. Peccato che i Turks passano una volta ogni tanto (il tema del bullismo adolescenziale è stato trattato pregevolmente).

Sarebbe da fare una statistica per vedere il numero di soggetti imperniati su fantaleggende, fantascienza e  viaggi nel tempo (banalizzati dalla famigerata Macchina di Zapotec) in questi ultimi sedici anni (quelli post 2000) comparati con quelli dei decenni precedenti, anno per anno (dal 1960 circa). Sono sicuro che la loro percentuale all'interno del totale delle storie prodotte salirebbe in maniera vertiginosa.

Siamo proprio sicuri che gli sceneggiatori non abbiano la libertà di creare le storie che vogliono, o piuttosto che non preferiscano "adagiarsi sugli allori" e sfruttare soggetti e tematiche preconfezionati e pronti all'uso (come la fantascienza, esplorata in lungo e in largo da letteratura e cinema)?

Siamo proprio sicuri che gli sceneggiatori non abbiano la libertà di creare le storie che vogliono, o piuttosto che non preferiscano "adagiarsi sugli allori" e sfruttare soggetti e tematiche preconfezionati e pronti all'uso (come la fantascienza, esplorata in lungo e in largo da letteratura e cinema)?

Infatti tra le ipotesi che ho fatto su un mondo reale (anche se disneizzato) sempre più messo all'angolo, c'è anche quella della 'mancanza di volontà' (da parte degli autori, ovviamente, che si buttano 'sulle solite tematiche stereotipate', come ho scritto).

Corrieri interplanetari???
Mumble...mumble...mi ricorda qualcosa tipo Futurama!

Infatti tra le ipotesi che ho fatto su un mondo reale (anche se disneisizzato) sempre più messo all'angolo c'è anche quella della 'mancanza di volontà' (da parte degli autori, ovviamente, che si buttano 'sulle solite tematiche stereotipate', come ho scritto).

Leggerla prima pare brutto?

Leggerla prima pare brutto?

Questa prossima storia potrà essere anche bella ma quello che contesto è la tipologia e non la qualità fine a se stessa: la fantascienza in senso lato (il fantasy delle leggende come i viaggi nel tempo all'ordine del giorno) ha invaso il Topo come mai in passato a scapito della 'realtà' (disneiana, beninteso) e della quotidianità paperopolese e topoliniana che tanti bei soggetti hanno proposto in passato e continuano a fare anche oggi ma in quantità sempre minore.

Sulla pagina Facebook di Topolino Maazine si annuncia la presenza di questo vip paperizzato, senza specificare di chi si tratti. Chi potrbbe essere? Sui commenti qualcuno ha ipotizzato Mengoni.

Leggerla prima pare brutto?

No affatto, ma pare (molto) più brutto tirare in ballo - sempre, comunque ed a prescindere - la solita solfa del "prima leggete e poi giudicate", sparata li dando l'impressione di aver letto neppure troppo bene quello che altri intendevano dire (Cornelius ha spiegato egregiamente il senso del suo post, e non vi trovo nulla di particolarmente offensivo), solo perchè si fa (molta) fatica ad accettare la critica.

E comunque, se quotidianità disneyana si invocava, ecco un nuovo papervip in arrivo... 

No affatto, ma pare (molto) più brutto tirare in ballo - sempre, comunque ed a prescindere - la solita solfa del "prima leggete e poi giudicate", sparata li dando l'impressione di aver letto neppure troppo bene quello che altri intendevano dire (Cornelius ha spiegato egregiamente il senso del suo post, e non vi trovo nulla di particolarmente offensivo), solo perchè si fa (molta) fatica ad accettare la critica.

E comunque, se quotidianità disneyana si invocava, ecco un nuovo papervip in arrivo... 

Una critica è utile quando è argomentata e - un po' come il tuo commento - non era questo il caso. Leggere una storia è utile per discutere o meno di autori in crisi di idee che si rifugiano sul sicuro o di limitazioni all'inventiva di chi scrive. Il pistolotto sugli autori che non sanno accettare le critiche è dunque una volta tanto fuori bersaglio.

Francamente, mi sembra che  l'argomentazione della critica ci sia, e sia insita nel senso degli interventi di Cornelius e di Gancio: si sono espresse legittime riserve non sulla storia ma sul filone narrativo, avanzando il dubbio che possa essere un filone ormai abusato e che, quindi, possa stancare o aver stancato, come evidentemente ha già stancato Cornelius, che giustamente si è sentito libero di dirlo.
Per parlare della singola storia ovviamente bisognerà prima leggerla.

Leggere una storia è utile per discutere o meno di autori in crisi di idee che si rifugiano sul sicuro o di limitazioni all'inventiva di chi scrive.

Questo è sicuramente vero e la sua replica nasce dal mio post dove, effettivamente, ho parlato di un rifugiarsi (a volte, da parte degli autori in generale) nelle solite tematiche stereotipate (della fantascienza, in questo caso) piuttosto che su argomenti realistici più accattivanti (almeno per me) ma anche più 'rischiosi' (non sempre, comunque).

Mi sarei dovuto limitare a parlare del genere 'fantasy' che sta avendo sempre più spazio a danno del genere 'realistico' (che spazia dai gialli al noir alle ricerche di tesori fino alla quotidianità ricca di problemi d'amore, di gelosia, di rivalità e quant'altro). Cosa che avevo comunque fatto arricchendola però con qualche 'appendice' di troppo che ha sviato il succo del mio discorso.

Potrei dunque trovare una serie infinita di storie fantascientifiche eccezionali ma, lo risottolineo, non contesto la qualità ma il genere delle stesse che sta monopolizzando la produzione di questi ultimi anni. Soggetti simili non dovrebbero essere la norma ma l'eccezione che confermerebbe la regola di storie più 'terrestri' e 'presenti' (in senso geografico e temporale) che hanno affascinato da sempre, proprio per questo, molti lettori adulti che pensavano di avere a che fare con un fumetto per bambini e invece si sono trovati fra le mani pagine di autentica satira sociale.

Benji & Fede

Uh, allora siamo a cavallo.




Sulla storia "fantascientifica" credo, a giudicare dallo stile dell'astronave e dall'argomento, oltre che dal medesimo disegnatore (Limido) che possa essere il seguito di un'avventura di Macchetto (non ricordo il titolo, pardon) in cui erano invece Minni e Clarabella a fare gli astrotrasporti.

Ma che davvero?
Le mille avventure attorno al mondo di Zio Paperone non sono un filone stereotipato che procede da anni con poche (e sempre le stesse) variazioni sul tema?
Le sfide contro Rockerduck? Lo sfruttamento delle geniali invenzioni di Archimede che poi porta ad una perdita economica lo zione per poi riuscire all'ultimo a trarne profitto?
Da Topolino 3166 a questo ci sono state 3-4 storie tra fantasy e fantascientifiche (Wom e X-Mickey in particolar modo). Poi ok prima c'era Star Top (complice anche l'arrivo nelle sale del nuovo Star Trek) ma tutta questa inflazione di storie fantasy/fantascientifiche non ce la vedo.

Tutti questi commenti si possono racchiudere in una sola soluzione e cioè quella di avere un Topolino sempre più variegato nelle storie e nelle tematiche che queste trattano.
È ovvio che se un lettore ha una predilezione per le storie fantasy (o fantascientifiche) per lui queste non saranno mai troppe. Allo stesso modo se qualcuno preferisce le parodie o le saghe anche queste non saranno mai malviste.
Quindi il punto sta proprio nella bravura degli sceneggiatori a tirar fuori sempre storie che trattino tematiche varie ma, soprattutto, sta alla capacità della redazione di costruire un prodotto quanto più variegato e' possibile.
In modo da non "scontentare" nessuno ma, anzi, dare l'incentivo ad ogni lettore ed amante del Topolino libretto di acquistarlo.
E, come mio parere personale, le storie di nessun filone sono mai troppe. Basta solo che siano belle....

Un giorno ci sarà Topflix e ognuno sceglierà i contenuti che vuole.