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Una critica è utile quando è argomentata e - un po' come il tuo commento - non era questo il caso. Leggere una storia è utile per discutere o meno di autori in crisi di idee che si rifugiano sul sicuro o di limitazioni all'inventiva di chi scrive. Il pistolotto sugli autori che non sanno accettare le critiche è dunque una volta tanto fuori bersaglio.

La critica (di partenza) era più che argomentata, e sarebbe bastata anche una minima volontà di coglierla nel suo significato, piuttosto che uscirsene col solito disco rotto; da li nasce il mio stigmatizzare tale pessima usanza (è vero, non c'erano altri contenuti, ma solo perchè non servivano, e comunque eccoli a seguire).

Un genere può piacere come non piacere, indipendentemente dal giudizio sul singole storie, e credo che ognuno abbia il sacrosanto diritto di dirlo senza dover temere che "qualcuno" possa risentirsene.
Il fantasy lo si sta rinvenendo un po troppo sulle pagine del topo? Può benissimo essere, d'altronde il giudizio soggettivo non può non essere influenzato dai gusti personali, per cui anche le fantomatiche "3-4 storie fantasy/fantascientifiche da topolino 3166" possono sembrare troppe, poche o adeguate a seconda della sensibilità personale verso quel determinato genere.
Ciò non toglie assolutamente che ognuno possa e debba poter tranquillamente esporre se, e perchè, ritiene che si stia abusando di un determinato genere e che, a suo modo di vedere, sarebbe opportuno puntare maggiormente su altri.
Peraltro, se proprio vogliamo dirla tutta senza troppe fette di prosciutto sugli occhi, in fede non mi sento affatto di criticare chi scrive di "argomenti tabù, politically correct" e limitazioni varie, che a mio personale modo di vedere (la si prenda come una mera opinione soggettiva) stanno lentamente ma inesorabilmente condizionando i contenuti delle storie, imbrigliando la creatività degli autori e, conseguentemente, la varietà delle tematiche "trattabili".
Il tutto indipendentemente dal giudizio particolare sulla singola storia, che concerne proprio un altro livello del discorso e che è opportuno solo dopo un'attenta lettura (ed infatti la singola storia, quella che ha dato il la a tutto il discorso, non era stata neppure sfiorata).

Tutti questi commenti si possono racchiudere in una sola soluzione e cioè quella di avere un Topolino sempre più variegato nelle storie e nelle tematiche che queste trattano.

Questo mi sembra davvero il commento più saggio ed equilbrato: non potendosi accontentare i gusti di ciascuno, l'unica via sta nell'equilibrio, provando il più possibile a proporre contenuti variegati senza mai fossilizzarsi su certe tematiche, neppure quando si tratta di terreni sicuri e dai riscontri immediati.

Ma che davvero?
Le mille avventure attorno al mondo di Zio Paperone non sono un filone stereotipato che procede da anni con poche (e sempre le stesse) variazioni sul tema?
Le sfide contro Rockerduck? Lo sfruttamento delle geniali invenzioni di Archimede che poi porta ad una perdita economica lo zione per poi riuscire all'ultimo a trarne profitto?

Sono d'accordo. Oltretutto chi, ad esempio, è fan di Star Trek sa benissimo che questa serie TV (del '66 eh, mica nata oggi!) è stata concepita proprio con la funzione di trattare quelle tematiche sociali che erano all'epoca tabù (prima di tutto il razzismo) e che invece in una serie sci-fi erano consentite proprio perchè traslate in una realtà fittizia e dunque con maggiore libertà d'azione.
Non è detto che un'avventura fantasy o di fantascienza non possa raccogliere tematiche difficili o delicate, anzi mi auguro che anche su Topolino possano ospitarne se non l'hanno già fatto.
Mi rendo conto che l'ambientazione 'tipo' presta facilmente il fianco alla solita lotta col drago o col dominatore del mondo, ma non è detto che non si possano imbastire trame interessanti, magari proprio condite da quel pizzico di umanità che ci fa gradire anche le storie ad ambientazione realistica.
Dico subito che personalmente a me piace il fantasy e la sci-fi, quindi per me la querelle non c'è, però che questo tipo di storie non possa godere di un'evoluzione dei contenuti, magari con sottotrame che si accompagnino a quella tradizionale e di base, non me la sentirei di sottoscriverlo.

Le mille avventure attorno al mondo di Zio Paperone non sono un filone stereotipato che procede da anni con poche (e sempre le stesse) variazioni sul tema? Le sfide contro Rockerduck? Lo sfruttamento delle geniali invenzioni di Archimede che poi porta ad una perdita economica lo zione per poi riuscire all'ultimo a trarne profitto?

Infatti gli stereotipi sono molteplici e io ho parlato della fantascienza 'in questo caso' come scritto prima. E dagli stereotipi possono uscire autentici capolavori come autentiche ciofeche. Non è della qualità delle storie che volevo parlare né degli stereotipi (sebbene li abbia tirati fuori erroneamente). E' di generi che vorrei parlare e quello fantasy è troppo inflazionato (per i miei gusti) a scapito del realistico. Ma per tutto ciò sarebbe forse meglio aprire un apposito topic ("fantasy vs reality" potrebbe essere il titolo) dove trasferire gli ultimi post OT

Tutti questi commenti si possono racchiudere in una sola soluzione e cioè quella di avere un Topolino sempre più variegato nelle storie e nelle tematiche che queste trattano.
È ovvio che se un lettore ha una predilezione per le storie fantasy (o fantascientifiche) per lui queste non saranno mai troppe. Allo stesso modo se qualcuno preferisce le parodie o le saghe anche queste non saranno mai malviste.
Quindi il punto sta proprio nella bravura degli sceneggiatori a tirar fuori sempre storie che trattino tematiche varie ma, soprattutto, sta alla capacità della redazione di costruire un prodotto quanto più variegato e' possibile.
In modo da non "scontentare" nessuno ma, anzi, dare l'incentivo ad ogni lettore ed amante del Topolino libretto di acquistarlo.
E, come mio parere personale, le storie di nessun filone sono mai troppe. Basta solo che siano belle....

La voce della saggezza!

Quanto al post che ha dato il la a tutto... secondo me stavolta la critica alla critica ci sta.
Ma non per la critica in sé, quanto per l'asserzione che la "mancanza di varietà" (dato questo più che soggettivo, come ha giustamente fatto notare luciochef poco fa, e quindi inutile come metro di paragone) sia da correlare ad una "mancanza di volontà" da parte degli autori che che si buttano "sulle solite tematiche stereotipate".
Come se una storia bella debba partire per forza da una tematica specifica, oppure mai utilizzata prima. Niente di più sbagliato!
Una storia è bella se realizzata bene, se c'è l'idea giusta, se riesce a colpire il lettore. Non si giudicano i libri dalla copertina, così come le storie non si giudicano dal genere più o meno facile. Che poi la copertina o il genere piacciano o meno, quello è un'altro discorso, ma non basta questo per tacciare gli autori di scarso impegno.

La critica (di partenza) era più che argomentata, e sarebbe bastata anche una minima volontà di coglierla nel suo significato, piuttosto che uscirsene col solito disco rotto, che ha pure scocciato; da li nasce il mio stigmatizzare tale pessima usanza (è vero, non c'erano altri contenuti, ma solo perchè non servivano, e comunque eccoli a seguire).

Il messaggio di Cornelius ci poteva stare, dopotutto ognuno ha i suoi gusti (per la cronaca neanch'io amo la fantascienza ) anche se forse attribuire la presenza sempre maggiore della fantascienza a un'incapacità o a una mancanza di volontà degli autori di scrivere storie diverse è un'analisi sbagliata e ci sta che un autore possa risentirsene.
Quello che mi dispiace però sono i toni utilizzati dopo..parlare di disco rotto, usare termini come "scocciato" non fanno che inasprire la discussione, che peraltro poteva già essere chiusa.

Credevo che la nuova storia di Topolino Comic e Science fosse con protagonisti i paperi,comunque buona l'idea di ambientarla nel futuro per spiegare meglio argomenti...futuristici,appunto. Sarebbe bello fare alcune storie ambientate nel passato,altre nel presente e altre ancora nel futuro,cosi' da avere un quadro scientifico completo dove il contesto delle storie e' nel suo ambiente. C'e' da dire pero' che Topolino e l'esperimento del dottor Pi era a cavallo tra presente e passato,quindi sembra che questa idea verrà messa in atto per tutta la durata della serie. Per fortuna ci sarà anche la seconda puntata del raggio di Atlantide che sarà il vero motivo per non perdersi il numero,e soprattutto il programma completo di Lucca.

Edited:
Garalla wrote Today at 08:58:37:
Le mille avventure attorno al mondo di Zio Paperone non sono un filone stereotipato che procede da anni con poche (e sempre le stesse) variazioni sul tema?

Realismo e quotidianità non implicano affatto solo gli stereotipi che citi, anzi se ne distaccano: la recente storia sul bullismo e la storia estiva in cinque puntate sono due ottimi esempi recenti (ma potrei citare anche slam duck andando un po più a ritroso) di storie verosimili e calate nella quotidianità dei personaggi, che esulano da contesti fantastici ed al contempo non contengono alcuno di quei luoghi comuni.

Non sono stato troppo chiaro anche perché avevo altro da fare.
Ci sono mille stereotipi che sono triti e ritriti eppure non si è lamentato tanto degli stereotipi quanto di un'ambientazione specifica. Che può non piacere, e ci sta, ma la critica all'inflazione di certe ambientazioni e stereotipi secondo me non ci sta (tanto più che, come ho evidenziato nel corso degli ultimi 10 numeri le 2 ambientazioni erano presenti in 3-4 storie, 8 negli ultimi 14 (c'era Star Top).
E se periodicamente arriva Slam Dunk o la storia sul bullismo dei Turconi le leggo molto più volentieri e sono felice che si testino strade alternative e diverse ma certe storie vanno bene se sono una tantum e non inflazionate, altrimenti il messaggio che ci sta dietro diventa trito e ritrito e noioso.
Ciò detto, stereotipi o meno ciò che mi piacerebbe è un Topo di qualità, quindi se dobbiamo avere 20 trame simili tra loro per ambientazione e tematiche ma belle le leggo volentieri anche se non è il filone che mi piace.

Ancora e sempre più fantascienza: io ne fin sopra i capelli!

Purtroppo oggi gli autori non hanno più la stessa libertà di quelli del passato di guardarsi attorno e rielaborare la realtà che li circonda. Tra un politically correct, argomenti tabù, forse l'Agedo e, magari, mancanza di volontà, ecco che ci si butta sulle solite tematiche stereotipate. Peccato che i Turks passano una volta ogni tanto (il tema del bullismo adolescenziale è stato trattato pregevolmente).

Sarebbe da fare una statistica per vedere il numero di soggetti imperniati su fantaleggende, fantascienza e  viaggi nel tempo (banalizzati dalla famigerata Macchina di Zapotec) in questi ultimi sedici anni (quelli post 2000) comparati con quelli dei decenni precedenti, anno per anno (dal 1960 circa). Sono sicuro che la loro percentuale all'interno del totale delle storie prodotte salirebbe in maniera vertiginosa.

La tua critica, almeno all'inizio, sembra motivata dal fatto che trovi una presenza eccessiva di storie di fantascienza e questo ci può stare benissimo se non sei un amante del genere o se comunque preferisci storie più realistiche e con trame o tematiche più adulte.

Tralasciando il fatto che in molte storie fantasy o di fantascienza sono stati trattati molto bene i temi che desideri, in verità, o almeno io l'ho intesa così, tu critichi gli autori che si occupano di scrivere questo genere di storie perchè secondo te lo fanno per rifugiarsi in una sorta di porto sicuro per non affrontare o correre rischi di alcun genere (della serie, ti piace vincere facile...), ma facendo così mostri prevenzione perchè non critichi più il genere ma la storia in sè, e non avendola ancora letta concordo con Artibani per ciò che ha scritto.

Infine, permettimi un'ultima riflessione, e cioè che credo sia sbagliato fare paragoni così sfacciati tra i vari autori come hai fatto tu citando i Turconi, non è una cosa bella e nemmeno giusta nei confronti delle persone citate perchè ritengo che ognuno di noi debba essere giudicato individualmente senza confronti di qualsiasi genere.

Commentando il post di Luxor riconosco che in certe critiche  non è corretto fare nomi specifici di autori, soprattutto quando si vogliono mettere a paragone i generi e non gli autori stessi: mi è venuto spontaneo riprendere la storia sul bullismo (molto realistica e fresca di stampa) e, di conseguenza, chi l'ha ideata. Potevo rimanere più sul generico, almeno in questo caso, anche perché sono molteplici gli autori che danno il meglio nel genere di storie a me più consone.

Sul 'vincere facile' riguardo il fantasy la mia critica resta sull'eccessivo numero di storie del genere  rispetto ad altre o rispetto al passato, a prescindere dalla loro qualità o dai loro messaggi.

Non detesto il genere in quanto tale ma contesto la sua eccessiva proliferazione:
poche ma buone sono le storie fantasy che mi vengono in mente ripensando al passato: da quelle quasi quotidiane e sempre attuali (le sitcom più o meno stereotipate di Amelia o le visite di Eta Beta dal futuro) a quelle cicliche (il pianeta Pacificus di Reginella) ad altri singoli soggetti (il 'Medioevo siderale' con la fascia nera di van Trotten mi appassionò come anche l'Elmo del comando', entrambe di Cimino se non erro)

Non vado oltre ma mi piacerebbe convogliare questa discussione su un topic del genere magari già esistente o su uno da aprire appositamente. Prima di farlo direttamente aspetterei di veder trasferiti questi ultimi post, senza dover ricominciare la discussione da zero. Ma se questo non è ritenuto necessario, va bene anche così.   

indice topo 3178

http://www.topolino.it/archivio-edicola/3178/

Da quel che vedo ritorna superpippo,speriamo che la storia non deluda,bene la seconda puntata di  Casty (chissa come andrà?!non vedo l' ora di leggerla!).Le altre storie vedremo..A proposito notate cosa hanno fato nella 1 tavola dalla seconda puntata di Casty...

Hanno censurato il riassunto... Hanno fatto bene: dopotutto il Topo 3177 è ancora in edicola

Topi battono Paperi 3 storie a 2: numero più unico che raro! :o

Aspetta il 3182.
Paperi 0!

Topi battono Paperi 3 storie a 2: numero più unico che raro! :o

Viva i Topi. Eppoi c'è Casty

Bene: se Atlantide è l'ultimo racconto non ho bisogno allora di fare strane manovre per leggermelo per ultimo, come faccio sempre con Casty. Sarà automatico.
Prima il dovere poi il piacere.