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Copertina di Roberto Marini e Andrea Cagol.

Che aria tira a... Paperopoli, di Silvia Ziche.

Cari amici di Topolino..., di Valentina De Poli.
Chiedilo al Topo, della Redazione.

Wizards of Mickey - Magicraft, prima puntata, di Matteo Venerus e Roberto Marini.

Magicoroscopo 2017, di Gaja Arrighini e Roberto Marini.

Paperino e il pentatorneo del Calisota, di Carlo Panaro e Stefano Zanchi.
Paperi sotto la neve, di Enrico Faccni.
Il mio migliore amico - Con il tuo aiuto, di Silvia Gianatti e Nico Picone.

Barze e colmi, della Redazione.

E' l'ora della festa (strip) di Enrico Faccini.

C'era una volta..., di Silvia Martinoli.

Topolino e lo specchio di Manto, di Silvia Martinoli ed Emmanuele Baccinelli.

Tiriamo le somme, di Amarenachicstudio e AGF.

Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro, di Giulio D'Antona e Lorenzo Pastrovicchio.
Il pericolo è il mio passatempo - Il momento sbagliato (Topogulp), di Tito Faraci e Alessandro Gottardo.

Veglione Kids, di Francesca Agrati.

Il pericolo è il mio passatempo - Tranquillità (Topogulp), di Tito Faraci e Alessandro Gottardo.

Topo in tono decisamente minore.

Wizards of Mickey - Magicraft, prima puntata (Venerus/Marini): voto rinviato, ma per ora sembra, e spiace dirlo, solo un riciclo di idee stanche, con nomi che non fanno ridere. Marini eccezionale per sfondi e paesaggi, ma qualche becco dei paperi mi ha convinto poco, come se fosse troppo corto o disallineato.

Paperino e il pentatorneo del Calisota (C. Panaro/Zanchi): storia tranquilla e carina, senza picchi, ma neanche sprofondi. Un compito più che diligente del sempre ottimo Panaro, quindi, ben accompagnato dal fantastico ritorno di Stefano Zanchi, espressivo, plastico e ben inchiostrato sotto tutti i profili.

Paperi sotto la neve (Faccni): Faccini, breve, follia, risate ottime ed abbondanti! Detto tutto!

Il mio migliore amico - Con il tuo aiuto (Gianatti/Picone): spiace dirlo, ma il trend dell'encefalogramma piatto prosegue. Buono Picone però, nulla da eccepire.

Topolino e lo specchio di Manto (Martinoli/Baccinelli): ecco, forse questa storia è un po' il simbolo dell'ultimo Topo dell'anno. Una buona idea viene sviluppata in una sceneggiatura che però non cattura e che qui e lì procede anche a salti: si legge, ma alla fine dici: "Tutto qui?" E non è un bell'andare. Ottimo invece il nostro Bacci che, superato il rodaggio, si è "sbloccato" e, concedendosi qualche "personalismo" in più sta facendo vedere di che pasta è fatto. Ancora poco e mi sa che il colpaccio è dietro l'angolo. Assieme a Zanchi, potrebbe essere il perno dell'ultima generazione.

Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro (D'Antona/Pastrovicchio): anche qui, manca un po' il guizzo. La storia scorre, ma va proprio dove tutti c'aspettavamo, senza particolare originalità. Ma per fortuna è sorretta da ottime gag, qualcuna anche cattivella, che le danno un'altra anima! Pastro buono, però è come se qualcosa avesse perso nel ripasso in china, soprattutto dei personaggi inquadrati da lontano (vedi il Paperone della prima vignetta o il Paperino dell'ultima): i contrasti tra le linee sottili e quelle spesse sembrano troppo marcati, e quel che ne esce qui e lì sembra disarmonico... Spero di essermi spiegato, però.

Insomma, numero fiacchetto. Speriamo che il 2017 con Metopolis s'apra sotto altre stelle!!!

Il topolino di questa settimana mi è piaciuto molto 
La prima puntata di Wom scorre bene sia per trama che per disegni ,che mi infondono grande positività
Poi la storia di Faccini mi ha strappato ben più di una risata 
Infine, complimenti al nostro Bacci per i suoi splendidi disegni e ovviamente anche a Martinoli per la trama.
Insomma, un bel numero per me

A mio parere, il punto di forza di questo numero di Topolino sono i disegni, veramente belli in tutte le storie; il punto debole è costituito dalle sceneggiature: io ho apprezzato Paperino e il pentatorneo del Calisota, dove abbiamo un bravo Paperino che con il suo impegno raggiunge buoni risultati, la breve facciniana, demenziale al punto giusto, e ZP e la febbre (letterale) dell'oro, che ha una trama non originalissima ma comunque classica e che, per questo motivo, incontra il mio gusto. Il resto offre poco: i WoM non mi interessano come genere, e Topolino e lo specchio di Manto presenta una trama costruita in modo "faticoso", non agevole e disarmonico.

Il mio commento:
Paperino e il pentatorneo del Calisota voto 7,5
Storia dai toni classici dove tutto si svolge con logicità. Zanchi molto Frecceriano
Paperi sotto la neve voto 7
Come fare ridere solo con i cappelli: questo è Faccini
Il mio migliore amico - Con il tuo aiuto voto 5
Poca roba
Topolino e lo specchio di Manto voto 7
Una storia che poteva dare molto di più ma poi si spegne in una soluzione ovvia e priva di mordente. Bella l'ambientazione
Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro voto 7,5
Echi ciminiani in questa storia che si svolge bene ma manca dell'effetto sorpresa. Tutto è molto classico

Anche per me i disegni sono assolutamente il meglio del numero, decisamente impeccabili in tutte le storie.
Magicraft tutto sommato potrebbe essere una buona serie, sperando che non si perda completamente come quella di due mesi fa che era davvero terribile. Marini è semplicemente uno spettacolo, le splash page in particolare. Carina la storia di Panaro anche se prevedibile, Zanchi si conferma senz'altro un talento da seguire con attenzione.
Faccini è sempre uno spasso, peccato non si possa dire lo stesso di queste brevi de Il mio migliore amico che non sanno di carne né di pesce.
La storia dedicata a Mantova l'ho trovata un po' pesantuccia da leggere, peccato perché lo spunto era davvero carino.
Anche la febbre letterale dell'oro soffre di un canovaccio ormai abusato: credo che per evocare le atmosfere ciminiane serva un pizzico di originalità in più.

Ma, stando alla De Poli nell'editoriale, ad agosto avremo... Reginella?

Su sceneggiatura di Enna, a quanto pare! :

 

Ma, stando alla De Poli nell'editoriale, ad agosto avremo... Reginella?

Se ne è parlato ampiamente nei giorni scorsi nel topic anteprime, avvocato disattento.  Non si sanno ancora bene i dettagli, comunque  Anche sullo sceneggiatore ci sono solo ipotesi e nient'altro. 

Un accanimento terapeutico peggiore di quello mostrato nei confronti del visconte dimezzato...

Si era parlato anche del ritorno di Ok Quack ma nell'editoriale non se ne fa accenno. /

Numero fiacco, su cui spicca la breve di Faccini, uno degli autori ad avere ancora idee originali...per il resto pilota automatico: WOM prima era brutto ma almeno aveva una sua originalità, ora rimane solo mediocre; l'ultima storia sembra fatta con un "generatore automatico di storie ciminiane": prendi un pizzico di Cimino, aggiungi una spruzzata di Pezzin, un pizzico di malattie auree, Bassotti a piacere, qualche dottore strambo, innaffia il tutto con una spruzzata di liste di debiti agita bene e vediamo che ne esce...originalità, questa sconosciuta.

Per motivi "geografici" sono rimasto incantato dalla storia Topolino e lo specchio di Manto. Peccato per i nomi storpiati, che probabilmente non hanno reso
riconoscibili a tutti i lettori Vespasiano e di Vincenzo I Gonzaga. Bacci è stato bravissimo a rendere le ambientazioni.
Mi è piaciuta molto anche Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro, dal sapore ciminiano.

 
Se ne è parlato ampiamente nei giorni scorsi nel topic anteprime, avvocato disattento.  Non si sanno ancora bene i dettagli, comunque  Anche sullo sceneggiatore ci sono solo ipotesi e nient'altro. 

In realtà era stato detto in modo chiaro in Anteprima che lo sceneggiatore sarebbe stato Enna, se non erro.

Se ci avete fatto caso, nell' editoriale della De Poli si menziona per il 2017  un solo appuntamento con Pk, purtroppo.

Se ci avete fatto caso, nell' editoriale della De Poli si menziona per il 2017  un solo appuntamento con Pk, purtroppo.

Be ritorna anche DD:
http://www.topolino.it/assets/BLOG/DIRETTORE/_resampled/croppedimage320320-3188editoriale.jpg

Se ci avete fatto caso, nell' editoriale della De Poli si menziona per il 2017  un solo appuntamento con Pk, purtroppo.

Be', menzionando un solo personaggio al mese non avrebbe avuto senso ripetere più volte lo stesso.

Per dire, dubito che Topolino appaia solo a novembre.

Spero che tu abbia ragione.

Numero di caratura inferiore rispetto al precedente, direi, desumibile anche dal fatto che la maggior parte dei commenti qui sopra sono incentrati sul contenuto dell’editoriale della De Poli, invece che sulle storie...

Però visto che è l’ultimo numero dell’anno, e quindi in “aria di festa”, partiamo con

[size=12]Cosa mi è piaciuto:[/size]
Paperi sotto la neve: Faccini è un fenomeno, è riuscito a farsi pagare (spero...) una storia senza disegnare nemmeno un personaggio! Battute a parte, serve davvero una conoscenza approfondita del carattere dei personaggi e del come saperli muovere per riuscire a fare una storia del genere. Nello scorso numero c’era la storia di Gambadilegno "senza parole", in questo la storia di Faccini è "senza disegni", compito ancora più assurdo, e che non sarebbe potuto riuscirà a nessun altro se non a lui (ma forse c’è stata una storia al buio qualche anno fa?) e non è solo un “esercizio di stile”: fa parecchio ridere!

Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro: bella storia vintage, mentre la si legge si ha la sensazione di averla già letta, talmente è "classica" nei suoi ritmi e nelle sue situazioni, ma non è una critica: storie del genere, ogni tanto, fanno piacere, ed "educano" i nuovi lettori alle situazioni che ho sempre considerato divertenti! Belli i disegni di Pastrovicchio!

La prima autoconclusiva di Faraci/Gottardo mi ha fatto sorridere, la seconda no, e quindi passiamo a

[size=12]Cosa non mi è piaciuto:[/size]
L'oroscopo: per quanto spiritoso, senza pretese di astrologia o simili, va bandito da ogni pubblicazione: in una nazione culturalmente disastrata come la nostra, dove i telespettatori protestano con la RAI perché non ha mandato in onda l’oroscopo di tale Paolo Fox a causa di uno speciale sui drammatici fatti della Turchia, cose del genere vanno sradicate! Senza pietà!

Discorso a parte per quanto riguarda WoM... la Panini sembra averci puntato molto nel passato, non solo sul fronte delle storie ma anche per il "merchandising" collegato, a partire dalle carte da gioco, ma senza grossi riscontri mi par di capire. Ora lo si "tiene in vita" con delle nuove avventure, ma senza superare i difetti insiti nella serie. Il fantasy è un genere facilissimo da fare, ma difficilissimo da fare bene: ho letto... bho... decine di migliaia di pagine di romanzi fantasy, e a parte Tolkien (comunque anche lui farraginoso in certi punti) e le cronache della Dragonlance (semplicistico ma piacevole) non sono mai riuscito a dire "Questo libro rimane nella mia top-ten", quindi forse è un problema mio... ma né le sceneggiature, né i disegni di WoM, per quanto passati tra diversi autori, hanno mai incontrato il mio gusto... forse qualcosa di Pastrovicchio anni fa mi era piaciuto, ma nel complesso per digerirlo mi serve la citrosodina!

Poi il resto non sono cose che "non mi sono piaciute", ma che nemmeno mi faranno venir voglia di riprendere in mano il Topolino... tranne le prime tavole (quelle sotto la pioggia) della storia di Martinoli/Baccinelli: in queste Bacci è bravissimo! QUESTA è un’ambientazione fantasy coinvolgente, non le menate dei WoM!
Peccato poi che il resto della storia abbia una trama non sempre chiara ed equilibrata nei suoi passaggi: la semplicistica sfida "catturatelo e vi assumo, ah ah ah" (le pazze risate...), le barche affondate da un mostro misterioso (senza persone a bordo per non tramutarlo in un horror-splatter, suppongo???), i poco chiari cambiamenti di ambientazione tra Mantova e... cavolo perdonatemi, ora non mi ricordo il nome della seconda location.. (
Per finire – bacci perdonami – anche qualche espressione di Minni non mi ha convinto!

La storia di Panaro/Zanchi scorre via senza sussulti, adempie al suo ruolo, anche se un “mezzo punto” in più lo guadagna per il finale non troppo scontato!

Mh.. avevo promesso che sarei stato più conciso nei commenti, la pianto qui affibbiando un paio di stelle al numero nel suo complesso, anche perché la copertina non mi è piaciuta (non trovate che il naso di Topolino sia troppo grosso e che la testa di Topolino sia spostata un po’ troppo a destra rispetto a chi guarda?)!

 - Paolo

L'oroscopo: per quanto spiritoso, senza pretese di astrologia o simili, va bandito da ogni pubblicazione: in una nazione culturalmente disastrata come la nostra, dove i telespettatori protestano con la RAI perché non ha mandato in onda l’oroscopo di tale Paolo Fox a causa di uno speciale sui drammatici fatti della Turchia, cose del genere vanno sradicate! Senza pietà!

Il fantasy è un genere facilissimo da fare, ma difficilissimo da fare bene: ho letto... bho... decine di migliaia di pagine di romanzi fantasy, e a parte Tolkien (comunque anche lui farraginoso in certi punti) e le cronache della Dragonlance (semplicistico ma piacevole) non sono mai riuscito a dire "Questo libro rimane nella mia top-ten",

Stessa cosa (a parte Dragonlance che non ho letto), tranne che... se hai tempo prova Terry Pratchett. Fantasy comico-critico* molto molto bello.

*e del fantasy stesso e di tante altre cose.

Il fantasy è un genere facilissimo da fare, ma difficilissimo da fare bene

È un po' come… "fare il cap".

È un po' come… "fare il cap".

Eh?

Di buoni autori in realtà ce ne sono tanti (Howard, Luk'janenko, Erickson,  il già citato Pratchett)... Solo che sono talmente pochi rispetto all'intera massa di scrittori fantasy (la maggior parte dei quali mediocrissimi), che è effettivamente facile (io stesso cado spesso in questa tentazione) dire che il fantasy è un genere "inferiore".

Eh?

Come "Eh?"?

Cultura di base:

ZIO PAPERONE E L’ELMO DEL COMANDO

Per trovare sollievo allo stress derivato dalle troppe attività finanziarie, Zio Paperone decide di recarsi su un pianeta in cerca di leader, dove poter esercitare un’attività di comando che lo distolga dai quotidiani problemi che lo affliggono, occupandogli la mente con altre incombenze.
Partendo da questo inusuale spunto, Rodolfo Cimino dà il via ad una storia che insegna più di quanto si potrebbe pensare sull’arte del comando: l’idea di un elmo schiaffeggiatore, pronto a redarguire il capo che non intende legiferare per il bene del popolo ma per suo tornaconto è un’ottima allegoria della moralità e del comportamento di chi possiede un potere istituzionale. E che latita anche in Paperone, che infatti subisce ripetutamente la punizione dell’elmo. Da notare che Cimino usa spesso i comportamenti di Paperone come metafora del potere, che però (messaggio morale) viene punito quando diventa fine a se stesso.
Il contrasto tra l’animo imprenditoriale del vecchio Papero e quello più umano di Paperino rende ancora meglio l’insegnamento della storia, espresso del resto anche da uno degli autoctoni: “Far il cap è facil, far il buon cap è difficilissim”.
I disegni di Romano Scarpa sono eccellenti, il tratto del Maestro è in quella fase di morbidezza che rende bene le espressioni di un Paperone frustrato dagli eventi.

Abbiamo parlato di
Zio Paperone e l’elmo del comando
Rodolfo Cimino, Romano Scarpa
“Topolino” #940-941, 2 e 9 dicembre 1973

[Bramo su LO SPAZIO BIANCO]

Qualcuno posti l'immagine, vi prego.

Come "Eh?"?

Cultura di base:



Qualcuno posti l'immagine, vi prego.

Ops, avevo rimosso. Avevo collegato Cap=Capitan America, e non capivo... [ [

Ogni tanto qualcuno degli altri utenti mi dice "eh, ma non commenti più sul topo"! Ma che vuoi commentare? Se non fosse per faccini, che è un artista della comicità e non solo, questo numero non avrebbe alcun senso.
Wom è un continuo trascinarsi stancamente di un'idea già appassita da tempo. Evidentemente ha il suo pubblico e certamente si punta anche ai nuovi virgulti ma per uno che ha qualche anno in più è quasi imbarazzante leggere queste cose, procedendo tra uno sbadiglio e l'altro.
Sbadigli che proseguono con la storia del golf: non è brutta, semplicemente non riesce a suscitare un minimo di interesse per come è costruita. Non c'è una gag davvero divertente, del super torneo non ci viene mostrato nulla, accade tutto fuori scena. Come guardare un film di rocky e saltare tutte le scene degli allenamenti e dei match. Mi si può obiettare che non era quello il fine della storia: beh, però se mi fai di un papero imbranato un campione siderale di golf e mi pompi l'evento a cui partecipa come il mega super ultra appuntamento della vita e poi tutto quello che rimane (e che si vede) è un tiro fortunato per fermare un ladro di polli (gag nuovissima....) viene da chiedermi ne valeva la pena? Ah, già, con la volontà si può fare tutto, stay hungry stay.... ronf ronf...
Sulla storia dello specchio di manto per fortuna (fortuna mia, non della martinoli), non sono l'unico ad averla trovata abbastanza confusa. Pensavo fosse colpa mia, che non l'avevo capita, che forse era il caso rileggerla, ma a quanto pare è proprio venuta così così.
Storia conclusiva esattamente in linea (piatta) con le altre. Avessero ripubblicato un cimino d'annata sarebbe stato meglio, zero spese, migliori risultati. Ma siccome andrebbe contro la visione keynesiana, meglio pagare qualcuno per scrivere queste cose e pure disegnarle, almeno si sostiene l'economia. 
Numero molto deludente, altro che botti di fine anno. Meno male che almeno il comparto grafico è di buon livello, ma è una lettura veramente povera e per nulla appassionante, che il cielo ci mantenga faccini integro

Faccini fa Fumetto. Quello con la Padronanza.

Del testo, del tratto, dello spazio scenico, e del cast.

Un altro autore avrebbe identificato i personaggi facendo dire loro le solite parole chiave e appiattenti "devo inventare qualcosa! devo riparare qualcosa! etc". Lui no, lui li fa COMPORTARE come se fossero veri e quindi ecco Paperone brontolone che si lamenta dei giovani d'oggi. Ed ecco che ci credi.

Faccini fa lezione di fumetto e se ne accorgono in pochi.

Secondo me:
Wizards of Mickey - Magicraft,voto:\
Ottima storia nonostante gira sempre là,disegni  perfetti
Paperino e il pentatorneo del Calisota,voto: 8
Trama ottima,forse qualche punto da perfezionare ma ottima
Paperi sotto la neve,voto:7.5
Gag una dietro l' altra
Il mio migliore amico - Con il tuo aiuto,voto:4.5
 [smiley=other_zzz.gif] [smiley=other_zzz.gif]Ho avuto molto interesse in questa storia
Topolino e lo specchio di Manto,voto:8
In sè la storia era buona ma bisogna  fare alcuni miglioramenti
Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro,voto:6.5
Trama troppo banale per i miei gusti

Inizio a commentare il Topo da non abbonato (che acquisterò saltuarialemente,prenderò pure il 3190 per sapere come va a finire WOM).
La serie WIZARDS OF MICKEY prosegue con una nuova saga in tre episodi dal titolo MAGICRAFT,saga di cui questa prima puntata non mi ha trasmesso particolari emozioni ne alcuni spunti di originalità che potrebbero farmela giudicare passabile a minestrone finito. Se Marini caratterizza bene i paesaggi e i protagonisti con un bello stile riconoscibile e personale,non si può dire lo stesso di questa prima parte. Non e' tanto diversa da altre storie: nulla di trascedentale,soporifera al punto giusto,plot visto e rivisto innumerevoli volte. In defintiva: pessima. Poi potrà anche essere migliore,certo,non lo escludo,magari il finale mi sorprenderà,ok,però sinceramente e' davvero ricaduta nel banale. Un po' meglio PAPERINO E IL PENTATORNEO DEL CALISOTA,sceneggiata dal bravo Panaro e disegnata dal sempre bravo Zanchi. Storia senza picchi ma neanche sprofondi,se il tipo di storie riempitive che devono esserci sul Topo deve essere questo,allora ben venga. E ben venga anche Faccini. La sua breve PAPERI SOTTO LA NEVE e' divertente in tutto e per tutto,un concentrato di comicità che vorrei vedere sempre su Topolino. E' un genio: come dice Paolo,chi altro sarebbe capace di fare un vero gioiellino che promuovo storia migliore del numero senza dover disegnare un personaggio? ottima. E grazie a Faccini,perché la parte finale di questo numero piuttosto fiacco non e' per nulla entusiasmante. Terza storia della serie di brevi IL MIO MIGLIORE AMICO,di cui ho già espresso pienamente la mia opinione nel post sopra. Non basta trovare ai disegni Bacci per rendere una storia salvabile TOPOLINO E LO SPECCHIO DI MANTO. Come già espresso da altri lo spunto e' lodevole,ma secondo me si sviluppa troppo brevemente per poi finire lasciando del senso di incompiuto. Finalmente il numero si risolleva un po' nell'ultima storia. ZIO PAPERONE E LA FEBBRE (LETTERALE) DELL'ORO sembra scritta da un Cimino in stato di grazia con un Pastrovicchio buono,non ai fasti di PKNE ma buono. Unica perplessità alcune espressioni di svariati personaggi.
Due stelle e' il mio voto per il numero che chiude il 2016,purtroppo annata facchetta per il Topo. Fortunatamente,il 2017 sembra essere molto meglio,e Metopolis ne e' la conferma.

Confermo quanto detto dagli altri, numero abbastanza mediocre, soprattutto per quanto riguarda le sceneggiature.
WOM è una saga davvero infantile (sembra scritta da un bambino!!) e mi dispiace perché Venerus ha dimostrato in altri contesti di essere capace.

Faccini invece si conferma una miniera inesauribile. Riesce sempre a dare un tocco di originalità alle sue storie

Faccini fa Fumetto. Quello con la Padronanza.

Del testo, del tratto, dello spazio scenico, e del cast.

Un altro autore avrebbe identificato i personaggi facendo dire loro le solite parole chiave e appiattenti "devo inventare qualcosa! devo riparare qualcosa! etc". Lui no, lui li fa COMPORTARE come se fossero veri e quindi ecco Paperone brontolone che si lamenta dei giovani d'oggi. Ed ecco che ci credi.

Faccini fa lezione di fumetto e se ne accorgono in pochi.

Bravissimo!! Davvero non c'è paragone fra lui e gli altri

Wizards of Mickey - Magicraft, prima puntata, di Matteo Venerus e Roberto Marini.

Non mi piace (la serie) e ogni volta, soprattutto questa volta (sia perché introduce all'anno nuovo sia perché pensavo erroneamente che il ciclo fossse concluso) rappresenta un ostacolo che mi fa ritardare la lettura del Topo.
Fatta questa premessa, di cui non c'era bisogno, passo alla storia. Durante la lettura ho un piccolo sobbalzo: caspita, dico, è successo qualcosa di grosso, addirittura a Topolino, è sparito, che fine avrà mai fatto, è stato fatto prigioniero oppure ha perso i suoi poteri, salvo dopo una pagina leggere subito la soluzione del caso che poteva essere gestito diversamente per creare almeno un elemento di interesse o trepidazione e curiosità. Peccato!