Numero di caratura inferiore rispetto al precedente, direi, desumibile anche dal fatto che la maggior parte dei commenti qui sopra sono incentrati sul contenuto dell’editoriale della De Poli, invece che sulle storie...
Però visto che è l’ultimo numero dell’anno, e quindi in “aria di festa”, partiamo con
[size=12]Cosa mi è piaciuto:[/size]Paperi sotto la neve: Faccini è un
fenomeno, è riuscito a farsi pagare (spero...) una storia senza disegnare nemmeno un personaggio!
Battute a parte, serve davvero una conoscenza approfondita del carattere dei personaggi e del come saperli muovere per riuscire a fare una storia del genere. Nello scorso numero c’era la storia di Gambadilegno "senza parole", in questo la storia di Faccini è "senza disegni", compito ancora più assurdo, e che non sarebbe potuto riuscirà a nessun altro se non a lui (ma forse c’è stata una storia al buio qualche anno fa?) e non è solo un “esercizio di stile”: fa parecchio ridere!
Zio Paperone e la febbre (letterale) dell'oro: bella storia
vintage, mentre la si legge si ha la sensazione di averla già letta, talmente è "classica" nei suoi ritmi e nelle sue situazioni, ma non è una critica: storie del genere, ogni tanto, fanno piacere, ed "educano" i nuovi lettori alle situazioni che ho sempre considerato divertenti! Belli i disegni di Pastrovicchio!
La prima autoconclusiva di Faraci/Gottardo mi ha fatto sorridere, la seconda no, e quindi passiamo a
[size=12]Cosa non mi è piaciuto:[/size]L'oroscopo: per quanto spiritoso, senza pretese di astrologia o simili, va
bandito da ogni pubblicazione: in una nazione culturalmente disastrata come la nostra, dove i telespettatori protestano con la RAI perché
non ha mandato in onda l’oroscopo di tale Paolo Fox a causa di uno speciale sui drammatici fatti della Turchia, cose del genere vanno sradicate! Senza pietà!
Discorso a parte per quanto riguarda WoM... la Panini sembra averci puntato molto nel passato, non solo sul fronte delle storie ma anche per il "merchandising" collegato, a partire dalle carte da gioco, ma senza grossi riscontri mi par di capire. Ora lo si "tiene in vita" con delle nuove avventure, ma senza superare i difetti insiti nella serie. Il fantasy è un genere facilissimo da fare, ma
difficilissimo da fare bene: ho letto... bho... decine di migliaia di pagine di romanzi fantasy, e a parte Tolkien (comunque anche lui farraginoso in certi punti) e le cronache della Dragonlance (semplicistico ma piacevole) non sono mai riuscito a dire "Questo libro rimane nella mia top-ten", quindi forse è un problema mio... ma né le sceneggiature, né i disegni di WoM, per quanto passati tra diversi autori, hanno mai incontrato il mio gusto... forse qualcosa di Pastrovicchio anni fa mi era piaciuto, ma nel complesso per digerirlo mi serve la citrosodina!
Poi il resto non sono cose che "non mi sono piaciute", ma che
nemmeno mi faranno venir voglia di riprendere in mano il Topolino... tranne le prime tavole (quelle sotto la pioggia) della storia di Martinoli/Baccinelli: in queste Bacci è
bravissimo! QUESTA è un’ambientazione fantasy coinvolgente, non le menate dei WoM!
Peccato poi che il resto della storia abbia una trama non sempre chiara ed equilibrata nei suoi passaggi: la semplicistica sfida "catturatelo e vi assumo, ah ah ah" (le pazze risate...), le barche affondate da un mostro misterioso (senza persone a bordo per non tramutarlo in un horror-splatter, suppongo???), i poco chiari cambiamenti di ambientazione tra Mantova e... cavolo perdonatemi, ora non mi ricordo il nome della seconda
location..
(
Per finire – bacci perdonami – anche qualche espressione di Minni non mi ha convinto!
La storia di Panaro/Zanchi scorre via senza sussulti, adempie al suo ruolo, anche se un “mezzo punto” in più lo guadagna per il finale non troppo scontato!
Mh.. avevo promesso che sarei stato più conciso nei commenti, la pianto qui affibbiando un paio di stelle al numero nel suo complesso, anche perché la copertina non mi è piaciuta (non trovate che il naso di Topolino sia troppo grosso e che la testa di Topolino sia spostata un po’ troppo a destra rispetto a chi guarda?)!
- Paolo