Papersera.net

Cover: concept e disegno di Alessandro Perina, colore di Valeria Turati

Che aria tira a ... Paperopoli di Silvia Ziche

Cari amici di Topolino ... di Valentina De Poli
Chiedilo al Topo a cura della Redazione

Battista e il tè perenne (26 tavole) di Giorgio Salati e Lucio Leoni

L'uomo che plasma il ghiaccio, testo di Federico Taddia, foto di Luca Roncoroni, Tina Soli, Asaf Kliger e Magnus Sandberg

Wizards of Mickey - Magicraft (quarta puntata) (26 tavole) di Matteo Venerus e Roberto Marini

Sull'Himalaya ... a occhi chiusi!, testo di Roberta Zilio, foto di Stefania Gallo

Se fossi un supereroe - Il rubamerende (4 tavole) di Silvia Gianatti e Nico Picone

"Albertosauro" dove sei?, testo di Silvia Gianatti, foto di Eolo Perfido

Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli (30 tavole) di Giorgio Fontana e Ottavio Panaro

Giochi a cura della Redazione
Barze e colmi a cura della Redazione

Detective Donald - Questione di grinta (34 tavole) di Vito Stabile e Carlo Limido

Occhi aperti, c'è un Bubalù!
Faccia da abbonato, testo di Gabriella Valera, disegni di Paolo Campinoti

Astronomia domestica - Comunicazione moderna (Topogulp) di Riccardo Secchi e Alessandro Gottardo

Dal fumetto ... al balletto!, testo di Francesca Agrati

Zio & nipote - Promozione (Topogulp) di Vito Stabile e Francesco Barbieri

Ringrazio la direttora per la splendida foto di pagina 159 (quella del tizio con le corna gialle: chissà che non susciti un interesse nei più giovani che, colpevolmente e sfortunatamente, non conoscono suddetta leggendaria leggenda), però non me ne voglia, ma la risposta alla proposta in fine d'editoriale non può che essere: MA ANCHE NO E POI NO, EH? Faccio poi presente a chi non ci credesse che l'Albertosauro è un dinosauro realmente esistito... ma non sono io!

Battista e il tè perenne (Salati/Leoni): bella avventura dal protagonista insolito, che ottimamente scava nella psicologia del maggiordomo e del suo datore di lavoro. Classica ma con notevoli punte di novità quindi. A tutto ciò s'accompagnano i sempre gradevoli e divertenti disegni di Lucio Leoni, ottimi per espressività e dinamismo. Bene così.

Wizards of Mickey - Magicraft, quarta puntata (Venerus/Marini): tutto come ampiamente previsto. Era proprio necessaria quest'avventura che, alla fine e mi perdoni lo sceneggiatore, si è rivelata solo un riciclo continuo di idee già viste e riviste? Mi spiace dirlo, ma ne avremmo fatto volentieri a meno. Per i disegni, vedi puntate precedenti: ottimi i fondali e le espressioni dei topi, perplessità su alcuni becchi, e soprattutto le espressioni del cattivone liberato mi sembrano troppo bonarie.

Se fossi un supereroe - Il rubamerende (Gianatti/Picone): apprezzo il messaggio ma... boh, non mi ha trasmesso come doveva. Ottimo Picone, invece, espressivo il giusto.

Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli (Fontana/Panaro): altra bella storia dedicata a Battista, che complementa la prima. Bene così anche per lei, con il valore aggiunto dei disegni di Panaro.

Detective Donald - Questione di grinta (Stabile/Limido): altro divertente capitolo delle avventure del detective più pazzo e surreale degli anni ,40, di cui si respira appieno lo spirito tra una gag e l'altra, e qualche marchingegno fuori dal tempo. Ottimo e sempre benvenuto, come ottimi e benvenuti sono anche i disegni di Limido, perfettamente adatti alla serie.

Insomma un bel topo "ordinario", con il merito di aver messo una foto di Goldrake che ci sta sempre benissimo, ed il demerito di un WOM del quale nessuno sentiva il bisogno!

Non me ne voglia Vito, ma ho trovato la sua storia un po' banale, come anche quella di Wom. Ribadisco però, come ho detto la scorsa volta, che ho comunque continuato a leggere la serie fino all'ultima puntata, per i meravigliosi disegni di Marini
Insomma, penso che per il target di riferimento del topo, diretto soprattutto ai bambini, il topolino di questa settimana vada bene, con future battaglie con le carte di Wom

Non avevo fatto caso che il Topo porta la data del 18 gennaio 2017 giorno di uscita in edicola, così come gli altri due numeri usciti a gennaio 2017. Hanno cambiato quindi la datazione

Non avevo fatto caso che il Topo porta la data del 18 gennaio 2017 giorno di uscita in edicola, così come gli altri due numeri usciti a gennaio 2017. Hanno cambiato quindi la datazione

Sì, infatti il 3188 è datato 3 gennaio 2017 mentre il 3189 è datato 4 gennaio 2017 (invece che 10 come sarebbe accaduto senza la modifica).

Il Topolino di questa settimana e' uno di qui numeri strani,in cui ti ritrovi più storie con protagonisti i personaggi "secondari" (in questo caso Battista) e più episodi di saghe longeve o meno. Finora ho letto solamente la storia di Vito e il finale di WOM,e direi che e' d'uopo partire con quella che mi e' piaciuta,ossia DD,che comunque considero inferiore ai precedenti due episodi. Se devo essere onesto mi aspettavo qualcosina in più:il giallo vero non c'e',ed e' sostituito da qualcosa più adatto a uno psicologo,se proprio si vuole mettere su questo piano. In ogni caso mi e' piaciuta: la sceneggiatura si snoda in più sottotrame per poi ricongiungersi (come nei libri gialli,insomma) ed e' disegnata da un Limido molto frizzante che  comunque non e' entrato nella lista dei miei disegnatori preferiti. C'e' qualcosa nel suo tratto che ancora non mi convince appieno,basti vedere alcune espressioni di Donald,per esempio nella quarta vignetta di pagina 145. Direi promossa,comunque,anche se,come già ho accennato,mi hanno appassionato e coinvolto di più le altre due finora pubblicate. Peccato che non si possa dire lo stesso di WOM. Tutto sommato questa storia non e' stata di chissà quale bruttezza,e' scorsa via senza chissà quali scossoni o spunti di originalità. Ed il suo punto debole e' proprio la banalità. Marini comunque la risolleva un po' con i suoi bei disegni.

La mia recensione:
Battista e il te' perenne-Voto 8:
Avventura originale,esempio che personaggi considerati secondari come Battista sono ancora pieni di risorse. Sempre un piacere rivedere Leoni sulle pagine del Topo.
Wizards of Mickey-Magicraft (quarta puntata)-Voto 6,5:
Questa saga alla fine non ha presentato scossoni particolari o che. Un semplice riciclo di idee passate. Marini notevole,specie nei paesaggi.
Se fossi un supereroe-Il rubamerende-Voto 5:
Bello il messaggio che vuole trasmettere ma veramente poca roba.
Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli-Voto 8:
Non mi ha deluso. Un altro Battista ben caratterizzato con flashback del passato di Scrooge che la rendono una chicca appetibile.
Detective Donald-Questione di grinta-Voto 8:
Altro bell'episodio del detective anni '40. Qui però ci vorrebbe un guizzo di originalità in più.
Voto: [smiley=voto4.gif].

Il Topo di questa settimana mi sembra un numero nella media, senza picchi di eccellenza, ma comunque piacevolmente leggibile. La particolarità di questo albo è quella, peraltro segnalata dalla Direttora nell'editoriale, di ben due storie aventi come protagonista il (già) comprimario (ma ormai mica tanto) Battista: fra le due, Battista e il tè perenne è quella che a me è piaciuta di più per gli echi ciminiani in essa contenuti, rielaborati in una trama che diventa originale in quanto occasione per mettere in risalto  le qualità umane e professionali del nostro maggiordomo preferito; l'unico punto che mi ha destato perplessità sta nelle due tavole centrali di pagina 19 che non sembrano essere funzionali allo svolgimento della vicenda, ma inserite "perchè sì" e con un effetto in definitiva un pò forzato. Il mistero dei cartelli amichevoli ha dalla sua il fatto di alternare il dipanarsi delle vicenda con i ricordi del passato di ZP ma, di contro, ogni tanto presenta dei momenti di buonismo un pò troppo accentuati.
Il terzo episodio di Detective Donald è a mio avviso il più debole fra quelli finora apparsi: mi ha lasciato un pò perplesso che l'elemento giallo/poliziesco affiori praticamente a metà della storia; di contro è interessante l'elemento di continuity inserito alla fine dell'episodio, con l'annuncio dell'arrivo a breve dello .
Dei WoM ho ammirato, come al solito, i disegni e solo quelli. Sono d'accordo con Avv. Photomas sulla non necessità dell'attuazione dell'idea della Direttora avanzata nel post scriptum del suo editoriale.

Topolino #3191, uscito oggi, offre tre storie molto piacevoli.
Capolavori? Pietre miliari? Memorabili? No, ma rappresentano tutte uno standard molto buono che sarebbe bello trovare con maggior costanze sulle pagine del settimanale, in alternanza alle storie-capolavoro che periodicamente troviamo. Purtroppo, però, non capita spesso di essere così fortunati da godere di una media del genere...

Il bello è che due di queste contraddicono la teoria di qualcuno, che ipotizzerebbe che un'avventura che parte da uno stereotipo o da un elemento secondario per costruirci sopra una sorta di retrospettiva o di ragionamento sarò irrimediabilmente vacua, poggiando su un assunto fallato.
Battista e il tè perenne di Giorgio Salati e Lucio Leoni e Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli di Giorgio Fontana e Ottavio Panaro smentiscono platealmente questa idea: la prima prende le mosse dall'abitudine di Paperone di far preparare il tè al proprio fedele maggiordomo riutilizzando più e più volte la stessa bustina, mentre la seconda mostra un misterioso cambiamento di tenore nei cartelli piantati sulla Collina Ammazzamotori, solitamente minacciosi e ora accoglienti.

Ebbene, nel primo caso Salati parte da uno dei tormentoni classici della mitologia del magnate di Paperopoli per scrivere una storia avventurosa, efficace, interessante e con una moralina finale che non suona stucchevole. Riprende molto dell'andamento di alcune ciminiane classiche, soprattutto nel terzo atto, ma mettendo proprio Battista come protagonista riesce a rendere il tutto più originale (smentendo così anche chi ritiene che i personaggi secondari non possano mai assurgere a ruoli più centrali).
Nel secondo caso Fontana sviluppa una situazione paradossale e potenzialmente comica con un approccio serio e sincretista: la spiegazione dietro ai nuovi cartelli non è delle più brillanti, invero, ma il modo con cui il pretesto viene sfruttato per offrirci un Paperone stratificato e umano, credibile e vitale, con qualche spruzzata dal suo passato, è di gran livello.

Entrambe le storie sono poi accompagnate da bravi disegnatori: Lucio Leoni ha uno stille sempre elegante e netto, un tratto sottile che slancia i personaggi, mentre Ottavio Panaro caratterizza il suo segno con linee meno raffinate ma molto morbide e dinamiche, di cui beneficiano le espressioni dei personaggi.

L'altra bella storia del numero è Detective Donald - Questione di grinta. Vito Stabile firma il terzo capitolo della sua serie su questo Paperino investigatore degli anni Quaranta con un'avventura che di giallo ha veramente poco. Da una parte è un peccato, perché nei due episodi precedenti lo sceneggiatore ha dimostrato di saper ideare casi articolati e di saperli sbrogliare senza forzature, ma dall'altro lato non siamo certo di fronte a un "tradimento" del concept: al centro c'erano e ci sono Donald e la sua giovane assistente Oletta, che si muovono in sintonia e si adoperano per portare a termine il proprio compito, che sia un'indagine di stampo classico o qualcosa di più inusuale come ritrovare il coraggio che un omone non riesce a sfoggiare.
Dirò di più: un elemento così dissonante, al contrario di stonare, connota ancora meglio il progetto, capace di spaziare su diversi toni rimanendo sempre accattivante. Lodevole, come negli episodi precedenti, l'elemento slapstick applicato a Paperino, mutuato direttamente dai corti animati e favorito dai bei disegni di Carlo Limido, ancora una volta disegnatore del progetto: personaggi e sfondi vengono esaltati dal tratto dinamico e dettagliato dell'artista, che anche stavolta fa un lavoro egregio.
Piacevole l'inserimento di Pico de Paperis in versione psicologo e il cliffhanger

Il Topo si completa con l'ultimo episodio della nuova saga di Wizards of Mickey, che non ho seguito, e con una breve che vede Tip e Tap contro il bullismo, che trasmette in modo traballante il messaggio, che ha poco spazio per potersi riscattare e che ha dei disegni ben poco convincenti. Il confronto con quella di Teresa Radice e Stefano Turconi di qualche mese fa, sempre sul tema del bullismo, è impietoso.

Il mio commento:
Battista e il tè perenne voto 8
Bella storia da echi ciminiani con un Battista grande protagonista. Bello anche il finale. Egregio il lavoro di Leoni
Se fossi un supereroe - Il rubamerende voto 5
Non riesce bene nel suo intento
Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli voto 8
Altra buona storia con un Battista ancora protagonista. Bello anche il comportamento di Paperone. Espressivo Panaro
Detective Donald - Questione di grinta voto 8
Detective Donald si sta confermando un ottimo personaggio ma soprattutto convincono le varie trame, i personaggi che entrano in gioco di storia in storia e l'ambientazione. Bravi Vito e Carlo

Numero davvero di alto livello, questo!
Tralasciando la breve piuttosto insipida e il finale di Magicraft che purtroppo non è riuscita a risollevare di molto la saga, mancando di originalità e inventiva, le altre storie sono piacevolmente sorprendenti.
Il nuovo episodio di Detective Donald mi ha convinto leggermente meno rispetto ai precedenti ma la serie si conferma vivace e accattivante, proponendo spunti in quantità. Ottimi i disegni di Limido.
Molto valide la storia di apertura e soprattutto quella cui è dedicata la copertina, che hanno il merito di sfruttare a pieno due topoi della vita al deposito in maniera ottimale. Battista si riconferma personaggio ormai non più solo di sfondo, confrontandosi quasi alla pari con Paperone.
La storia di Fontana si mantiene lontana dallo sfociare nella stucchevolezza grazie a dialoghi perfetti ed efficaci nel mostrare la psicologia di Paperone, che come è noto rappresenta, se sfruttata a dovere come in questo caso, una miniera per costruire grandi pagine di fumetto.
Un plauso anche ai redazionali molto interessanti.
Tutto bene, insomma, però Battista in Wom anche no, grazie...

Topolino #3191, uscito oggi, offre tre storie molto piacevoli.

Ancora una volta d'accordo con Bramo. Se la chiusura di WoM è da accogliere positivamente solo per il fatto di essere l'ultima puntata di questa ripresa della serie, le altre storie sono molto piacevoli da leggere.

La terza puntata di Detective Donald, pur un gradino sotto le due precedenti apparizioni, regala una storia carina e divertente. A mancare in questa storia è un po' il giallo, che fa capolino solo nel finale dopo una prima parte un po' lunga sulle difficoltà del gigante buono ad essere spaventoso. Resta sempre voglia di leggere un episodio successivo (sperando che non arrivi fra mesi e mesi).

La storia sui cartelli ha un buono spunto e, per quanto lo scioglimento della vicenda sia un po' zuccheroso, d'altro canto non è campato per aria (non sono spuntati gli alieni) e ci regala un bel Paperone d'epoca - notare come il suo fornitore di cartelli abbia l'attività dal 1927 l'esperienza non gli manca di certo!

Infine, la storia migliore del numero ovvero quella d'apertura! Salati, accompagnato dai disegni di Lucio Leoni che sa sempre dare espressioni non banali ai suoi personaggi, parte da un aspetto che potrebbe sembrare ripetuto stancamente nelle storie di Zio Paperone e non solo lo sviluppa in maniera efficace, ma regala anche uno spunto di riflessione grazie al riuscitissimo finale.

Non so voi, ma io avrei dedicato la copertina a Battista visto che in due storie ha un ruolo primario

Il bello è che due di queste contraddicono la teoria di qualcuno, che ipotizzerebbe che un'avventura che parte da uno stereotipo o da un elemento secondario per costruirci sopra una sorta di retrospettiva o di ragionamento sarò irrimediabilmente vacua, poggiando su un assunto fallato.

Discussione interessante. Non saprei, sono indeciso: in realtà si potrebbero trovare molti esempi di brutte storie con stereotipi, vedi le millemila storia con Paperino che ronfa. Tutte e due le storie sono in effetti discrete, anche se con un finale un po' deludente e inferiore alle premesse iniziali: che poi il tè o i cartelli sono solo scuse per andare a raccontare storie con protagonista Battista.

Alla fine tutto dipende come sempre dalla qualità dell'autore: quanti capolavori di Barks partono dallo stereotipo di Zio Paperone che perde completamente la testa con i Bassotti in libertà, e va a nascondere i suoi soldi in modo assurdo.

Certo, se non sei Barks è molto difficile partire da uno stereotipo e tirare fuori qualcosa di valido. 

Non mi ha deluso neanche stavolta Detective Donald, si sta rivelando proprio una bella serie  Adesso aspetto il prossimo episodio con , sono certa che ne vedremo di ogni!

Secondo me:
Battista e il tè perenne,voto:7.5
La storia di apertura è buona,bene anche i disegni
Wizards of Mickey - Magicraft,voto:7
Qui gli unici lati positivi sono solo per i disegni:magnifici;il resto della storia gira sempre là
Se fossi un supereroe - Il rubamerende,voto:5
Nonostante abbia un mesaggio,non è poi una grande storia
Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli,voto:7.5
questa come la prima storia è buona.
Detective Donald - Questione di grinta,voto:8
Appena ho iniziato a leggere la storia mi sono detto:"Come,nessuna indagine?".Ma poi mi sono dovuto ricredermi,una storia ottima come le altre

Questa settimana il topo mi ha abbastanza colpito, mi aspettavo un numero cosi cosi, ed invece il risultato - fatte le debite eccezioni - è stata una piacevole sorpresa.

Battista e il tè perenne (Salati/Leoni): a mio avviso la migliore del numero, con degli echi ciminiani nemmeno troppo reconditi. L'idea di rendere protagonista Battista risulta molto originale ed allo stesso tempo ben sviluppata, facendo ruotare tutto su un elemento spesso presente nelle storie più avventurose (ricordiamo la teiera da viaggio, cingolata!) ed al contempo molto attinente al protagonista (essendo lui che lo prepara), cioè il Tè. Anche Leoni si conferma ai suoi ottimi livelli, per una storia che apre il settimanale in maniera ottima, al punto che gli avrei dedicato la cover!

Wizards of Mickey - Magicraft, quarta puntata (Venerus/Marini): salvo, come sempre, gli ottimi disegni di Marini, ma per il resto - non me ne voglia Venerus che stimo - sono felice che anche questa storia sia giunta alla fine. Purtroppo WoM non è nelle mie corde, non lo è mai stato per quanto io abbia provato "a farmelo piacere", ma i risultati sono stati disastrosi; ammetto che qualche discreto risultato si è avuto dopo la fine della gestione Ambrosio, ma francamente non capisco perchè insistere ulteriormente.

Se fossi un supereroe - Il rubamerende (Gianatti/Picone): il titolo lascia intuire una nuova serie di brevi, staremo a vedere come evolverà, questa certamente vuole trasmettere un messaggio positivo ma non è che mi abbia colpito particolarmente.

Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli (Fontana/Panaro): riecco Battista, vero protagonista di questo numero, stavolta in una storia che, a differenza dello sviluppo avventuroso della prima, propone un interessante approfondimento della personalità del fidato maggiordomo, ma non solo sua. La prima impressione, durante la lettura, è stato di una certa dose di buonismo, tuttavia una volta ultimata la storia il giudizio era ampiamente positivo in virtù dell'ottima caratterizzazione dei personaggi, che restituisce una storia positiva, magari un po inverosimile nella causa scatenate, ma assolutamente godibile. Decisamente buoni i disegni di Panaro.

Detective Donald - Questione di grinta (Stabile/Limido): che dire, questa caratterizzazione di Paperino mi piace molto, ed anche questo terzo episodio non mi ha deluso. Invero l'inizio appariva un po atipico, ma poi la vicenda sfocia, seppur un po' in ritardo, ma con naturalezza, in quelle tematiche pseudo-gialle che sono proprie di questa serie, risultando ad un tempo divertente e coerente. Ottimo il contrasto fra le personalità di Donald ed Oletta, il tutto risulta molto appropriato e senza dissonanze, al punto da non fare risaltare quasi per nulla l'inizio decisamente alternativo rispetto ai primi episodi. Cenno finale per la "notizia" di un imminente arrivo nel cast, sono molto curioso di capire come verranno definiti i rapporti tra i due.

Insomma, un gran bel topo - al netto di WoM - fra quelli "feriali", nessun picco particolare ma (quasi) tutte storie che si lasciano leggere con piacere, ravvivando la passione per questi fumetti. 

Stravince la quotidianità paperopolese (fonte inesauribile di spunti e di situazioni) sul fantasy Wizard che, a onor del vero, non leggo più da tempo e non me ne pento, vedendo i vari commenti. La De Poli è una fan di Battista (lo vorrebbe anche in WoM!) e il maggiordomo di Paperone, protagonista di due storie eccellenti, merita ampiamente le simpatie della direttora.

BATTISTA E IL TE' PERENNE
Se prima si limitava a salutare i paperi in partenza e se poi ha saltuariamente accompagnato il gruppo in missione, questa volta Battista è a capo di una piccola spedizione (con tanto di 'mezzo speciale' tirato fuori chissà da dove: magari da un enorme garage sotto il Deposito - con entrata laterale o posteriore - o da un capannone alla periferia della città) alla ricerca di un tè che dovrebbe far felice il suo principale. Ma Paperone non sembra davvero esser capace di provare piccole gioie se queste non sono direttamente collegabili al profitto o al risparmio (sua stessa ammissione). Bella storia agrodolce di una eccellente coppia di autori: in alcune vignette Leoni mi ricorda il primo Scarpa.

WIZARD OF MICKEY - MAGICRAFT
Giunta al capolinea questa storia ma non la serie che avrà pure i suoi estimatori, altrimenti non sarebbe infinita. Non do giudizi perché non l'ho letta (la pazienza ha un limite) e condivido i pareri positivi sulle tavole di Marini ma con un 'neo' bello grosso: il naso(ne) di Mickey!

ZIO PAPERONE E IL MISTERO DEI CARTELLI AMICHEVOLI
Giorgio Fontana (autore che non compare in Inducks) sceneggia con maestrìa un validissimo soggetto, muovendo alla perfezione i vari characters (grazie anche alle 'vibranti' matite di Ottavio Panaro) fra i quali c'è addirittura un negoziante storico: quello che ha sempre rifornito lo zione dei cartelli 'dissuasivi' posti sulla Collina AmmazzaMotori, fin dall'inizio: Steve O'Panel. Un'idea davvero geniale dell'autore che psicanalizza il rapporto fra Scrooge e i suoi muti guardiani di legno, una sorta di barriera difensiva contro i pericoli del mondo che lo fa sentire più al sicuro, almeno psicologicamente. E anche in questa storia Battista ha un ruolo decisivo mettendo il suo datore di lavoro di fronte alle proprie paure e insicurezze: il character principe di questo numero del Topo ha qui la classica chioma alternativa alla altrettanto classica 'pelata' vista nella storia d'apertura, ma i due look non sono in contraddizione: verso la fine scopriamo un grande riporto (come ho sempre sospettato) parzialmente afflosciatosi, non a caso, in un momento ben preciso.
Prezioso cameo di Doretta Doremì che dovrebbe fare da prologo al suo prossimo ritorno in grande stile su 'Topolino'.

SE FOSSI UN SUPER EROE - IL RUBAMERENDE
Breve antibullismo che riscatta precedenti soggettini della Gianatti alquanto banali e insipidi: speriamo che i successivi saranno come questo con Tip e Tap. 

DETECTIVE DONALD - QUESTIONE DI GRINTA
In poco tempo Vito Stabile ha preso confidenza con il suo personale DD da permettersi una storia 'fuori dagli schemi', per buona parte. I vari protagonisti immersi negli anni '40 sembrano già vivere di 'luce propria' non avendo bisogno dello specifico plot investigativo. Possono già spaziare in vari campi senza che la serie ne risenta: in fondo la vera base di questo DD 'vitesco' è il decennio 1940, in effetti quello d'oro per il cinema poliziesco e noir. Ma, al tempo stesso, accattivante anche per altri aspetti della vita quotidiana americana più rappresentabili, come la moda o le macchine se non il cinema in generale, ancora media principale dello spettacolo, con una televisione appena nata. Il tutto rappresentato con infinita bravura da Carlo Limido: la sua Oletta-Paperetta ha una verve e una grazia pari solo a quelle datele del suo creatore Scarpa e da Dalla Santa nelle Fantaleggende.

WIZARD OF MICKEY - MAGICRAFT[/color]
non l'ho letta (la pazienza ha un limite) e condivido i pareri positivi sulle tavole di Marini ma con un 'neo' bello grosso: il naso(ne) di Mickey!

Infatti è un bel po' che dicevo che Topolino aveva un naso troppo grosso, ma mi sembrava di predicare nel deserto...

Ottimo numero, in cui la tradizione si fonde con nuovi filoni e idee originali, dando vita a un bel confronto tra stili diversi ma nonostante questo assolutamente conciliabili.

Occhio, possibili spoiler!

Battista e il tè perenne
Sempre interessante vedere i ruoli tipici stravolti. Battista che prende i panni dello Zione per portare i nipotini alla ricerca di avventura è un compromesso molto interessante, che offre spunti interessanti e scene divertenti. Salati gestisce bene questa trama originale, e Leoni fa un eccellente lavoro alle matite.

Wizards of Mickey - Magicraft
Questa nuova (lunga) storia a puntate non dice molto di nuovo sulla saga di WoM, tuttavia è una lettura piacevole, resa tale anche dai disegni Marini. Ci sono alcuni colpi di scena, che non portano il lettore a sfogliare le pagine col cardiopalma, ma si fanno comunque apprezzare se non altro perchè spezzano una trama un tantino poco innovativa.

Se fossi un supereroe - Il rubamerende
Ottimo il messaggio, e la storia stessa nella sua semplicità funziona benissimo. Forse sarebbe stata ancora migliore se la vicenda fosse stata approfondita un po' di più, ma non è necessario: funziona perfettamente così.

Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli
Altra storia on Battista elevato a ruolo di (co)protagonista, e alla quale viene dedicata la cover (forse con leggermente meno merito rispetto al tè perenne). Si tratta di una buonissima storia, con parecchi riferimenti alle tradizioni, alcune delle quali un po' discordanti.

Detective Donald - Questione di grinta
Questa serie mi piace sempre di più, e a quanto pare si profilano altri episodi. Ottimo, segno che le storie del detective piacciono e la redazione ha deciso di puntarci. Nel caso specifico di questa storia, è vero che manca il giallo ma non se ne sente l'assenza, visto che la trama scivola via alla grande introducendo personaggi interessanti e ricollegando le varie sottotrame che si sviluppano tavola dopo tavola. Con Limido che ancora una volta fa un gran bel lavoro.

Davvero un bel topo, molto belle entrambe le storie con Battista, finalmente idee originali e scritte bene: per me si tratta di un personaggio con un grande potenziale, e credo sia giusto dargli qualche chance per dimostrarlo, naturalmente senza esagerare. Per il resto, WoM non mi è dispiaciuta poi troppo, sarà che apprezzo tanto i disegni di Marini, però capisco che rischia di diventare monotona come serie. Anche Detective Donald mi è piaciuta, magari un po meno delle prime storie, ma ci siamo e mi aspetto grandi cose dalla rivelazione dell'ultima pagina.

Solo io sono più interessato alla fobia di Donald che all'entrata in scena di qualcuno che ben conosciamo, seppur in vesti differenti?

Solo io sono più interessato alla fobia di Donald che all'entrata in scena di qualcuno che ben conosciamo, seppur in vesti differenti?

Stai tranquillo,non sei l'unico. Secondo me nel prossimo episodio vedremo Scrooge,e la storia della fobia verrà tirata avanti per molto.

Numero che mi ha stupito.
Annunciate già dall'articolo della De Poli all'inizio, ben due storie di Battista, che -come troppe altre storie- prendono un elemento gag a caso e lo rovesciano giusto per vedere cosa succede. I risultati vanno quasi sempre fra l'abbastanza divertente e il tremendo. In questi due casi si va oltre. In entrambi i due i casi. Se la prima è una normale avventura di Paperone (anche se Paperone non c'è, e Battista lo sostituisce e fa pure meglio di lui ), è comunque molto carina e divertente perché è una storia nuova, fresca, anche se classica nello spunto, e il fatto che tutto nasca dal solito rovesciare una gag non si percepisce quasi nemmeno.
L'altra è completamente di un altro tipo. Cerca di rendersi seria, come succede spesso nelle storie di Fontana, e racconta una storia intimistica infilandola -un po' a forza, eh- nell'ambiente buffo delle classiche storie nel deposito. Ci riesce alla grande, solo che stona un po' dopo aver letto da poco la storia di Gagnor in cui veniva detto che in realtà i cartelli dentro contenessero antiche tele. Ma vabé, basta non farci caso.

Poi cos'altro c'era- una storia di tipo quattro pagine che riesce ad essere pedante con il suo scopo didattico nelle sue quattro pagine (almeno, però, il tema è lodevole), il finale di WoM con Macchia Nera che si sforza per essere credibile al minimo e in cui si parla di anima (ma non si era detto che le storie disney fossero completamente agnostiche? Sinceramente roba del genere, assolutamente ingiustificata e in storie che peraltro fanno pure schifo, mi lascia proprio male)...

Ah ecco, Detective Donald.
Ricordo bene che gli altri episodi erano piaciuti a molti sul forum, ma a me no (e non ho commentato per evitare il linciaggio telematico che spetta sempre a chi sostiene una tesi fuori dalla folla). Invece stavolta ho apprezzato e riso, mi è venuta voglia di riprendere in mano gli altri due episodi.

e in storie che peraltro fanno pure schifo,

Scusami, non lo dico per voler fare il moralista a tutti i costi, però un'espressione del genere non risulta il massimo dell'eleganza nei confronti degli autori, eh...

Mi rendo conto che la storia possa non esserti piaciuta, come probabilmente a molti altri che lo hanno detto chiaramente, ma credo ci sia modo e modo di esprimere i concetti, cercando sempre di rispettare la professionalità ed il lavoro che c'è dietro ogni storia: "schifo" ti assicuro che è brutto da leggere!

Spero che questa opinione personale non risulti inappropriata, non ho il diritto di sgridare o richiamare nessuno, è solo il mio punto di vista. 

Ci si lamenta dell'ipocrisia all'interno del fumetto disneyiano, ma poi vedo che la stessa ipocrisia la si adotta nei comportamenti abituali :
E' da quando esiste WoM che non passa settimana in cui la si critica come serie, e finalmente qualcuno ha il coraggio di dire le cose come stanno senza peli sulla lingua.

Nessuno ha attaccato Matteo Venerus.
Si è attaccato il suo lavoro su WoM, piuttosto, e trovo che sia giusto essere il più onesti possibile in proposito.

In queste quattro puntate di Wizards of Mickey - Magicraft ciò che mi è piaciuto di più è stata la vignetta a pagina 43 del numero in questione, in cui Macchia Nera fugge dalla strega che lo vuole baciare: una citazione delle storie dei comic book americani in cui Maga Magò è innamorata (non ricambiata) proprio di Macchia Nera.

Ci si lamenta dell'ipocrisia all'interno del fumetto disneyiano, ma poi vedo che la stessa ipocrisia la si adotta nei comportamenti abituali :
E' da quando esiste WoM che non passa settimana in cui la si critica come serie, e finalmente qualcuno ha il coraggio di dire le cose come stanno senza peli sulla lingua.

Nessuno ha attaccato Matteo Venerus.
Si è attaccato il suo lavoro su WoM, piuttosto, e trovo che sia giusto essere il più onesti possibile in proposito.

"Ipocrisia" è celare i propri reali intendimenti dietro un finto buonismo.

Quel che io ho scritto, invece, è che lo stesso concetto (lo "stesso", ok?) poteva anche essere espresso in maniera più elegante. Senza dover manifestare chissà quale forma di "coraggio".

Magari andare a riguardarsi il dizionario prima di postare aiuterebbe...

In queste quattro puntate di Wizards of Mickey - Magicraft ciò che mi è piaciuto di più è stata la vignetta a pagina 43 del numero in questione, in cui Macchia Nera fugge dalla strega che lo vuole baciare: una citazione delle storie dei comic book americani in cui Maga Magò è innamorata (non ricambiata) proprio di Macchia Nera

Maga Magò sarebbe il personaggio ideale da introdurre nei Wizards, in una prossima serie che sicuramente ci sarà (evidentemente piace alla fascia più giovane dei lettori). Ridandole gli originali capelli lilla, con i suoi occhi spiritati potrebbe 'ipnotizzare' altri lettori magari meno giovani che la ricordano nelle sitcom americane con Amelia se non addirittura nel suo esordio cinematografico de 'La Spada nella Roccia'.

una prossima serie che sicuramente ci sarà

E' proprio necessaria? 

"Ipocrisia" è celare i propri reali intendimenti dietro un finto buonismo.

Quel che io ho scritto, invece, è che lo stesso concetto (lo "stesso", ok?) poteva anche essere espresso in maniera più elegante. Senza dover manifestare chissà quale forma di "coraggio".

Magari andare a riguardarsi il dizionario prima di postare aiuterebbe...

Qualcuno potrebbe sostenere che anche l'eleganza a tutti i costi è buonismo. Quando ci si trova di fronte a una serie tanto criticata da tutti qui sul forum, nascondersi dietro a termini "eleganti" io lo vedo esattamente come un atto di ipocrisia.

La Spia ha detto quello che pensava in modo brusco, ma certo molto più efficace di discorsi infarciti di mille parole "eleganti".
Questo è l'atteggiamento che preferisco.

PS: e so perfettamente cos'è l'ipocrisia, grazie.

E' proprio necessaria? 

Purtroppo si se il libretto vende di più quando compare.
I Wizards come i generici Vip sono soggetti che, essendo lontani dai 'nostri' gusti (scusate se generalizzo), ci è difficile se non impossibile 'accettarli' o quantomeno concepirli come elemento trainante del Topo (soprattutto se paragonati a certe storie di certi autori).

Io non sopporto né gli uni né gli altri, tranne Paperica che ormai è un personaggio che si è reso indipendente dal suo Vip ispiratore, diventando 'indispensabile' per storie di spettacolo come il prossimo Sanremo (immagino che molti non saranno d'accordo).
E anche PaperTotti riconosco che è diventato quasi un 'classico'.

Però se so che questi particolari soggetti aumentano le vendite del settimanale (allontanando il pericolo della sua 'mensilità') faccio come tanti elettori 'moderati' degli anni '70 che si turavano il naso e votavano DC (allontanando il 'pericolo' di un governo comunista).

Maga Magò sarebbe il personaggio ideale da introdurre nei Wizards...

Sempre meglio di Battista, mi verrebbe da pensare... 

Naturalmente uno spera sempre che sia l'ultima, salvo poi venire smentito, ma mi riesce difficile scorgere in WoM una sorta di "elemento trainante" del topo.

Si potrebbe anche accettare l'ineluttabile, riconoscendo che la serie ha ormai ampiamente esaurito le sue potenzialità (sempre a voler ammettere che ne abbia mai avute, cosa di cui dubito) e virare verso altri progetti, piuttosto che intestardirsi in questa sorta di "accanimento terapeutico".

Qualcuno potrebbe sostenere che anche l'eleganza a tutti i costi è buonismo. Quando ci si trova di fronte a una serie tanto criticata da tutti qui sul forum, nascondersi dietro a termini "eleganti" io lo vedo esattamente come un atto di ipocrisia.

Questo fantomatico "qualcuno" pecca di arguzia nel non (voler) riconoscere (o accettare) che una critica anche feroce o pungente può tranquillamente fare a meno di termini ampiamente inopportuni come quello usato dalla spia, ed in tutto ciò non sussiste alcuna traccia di buonismo.

La Spia ha detto quello che pensava in modo brusco, ma certo molto più efficace di discorsi infarciti di mille parole "eleganti".
Questo è l'atteggiamento che preferisco.

Contenti voi...
A mio parere, invece, credere che un'espressione "brusca" sia più efficace di una più elegante deriva solo da una congenita incapacità di esplicitare pensieri efficaci senza ricorrere a termini di bassa lega.

PS: e so perfettamente cos'è l'ipocrisia, grazie.

Di nulla, ma francamente non sembrava.

Anche Charlie Hebdo dice ciò che pensa in modo brusco.
Il resto lo sapete già...

Anche Charlie Hebdo dice ciò che pensa in modo brusco.
Il resto lo sapete già...

Mi arriva a casa Ambrosio con il fucile?

[size=12]Copertina[/size][/b]
In questo numero avrei preferito che la copertina fosse dedicata a Detective Donald, sicuramente sarebbe stata più accattivante di quella scelta, che non mi piace proprio

[size=12]Voto: 4[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Battista e il tè perenne[/size]

[size=12]Storia[/size] [smiley=voto3.gif]
La storia era partita bene, ma si è persa per strada, alla fine mi ha lasciato un pò confuso

[size=12]Disegni[/size][/b] [smiley=voto3.gif]
Ben fatti, bello il drago meccanico e sono ben realizzati i paperi dell' Himalaya


[size=12]Voto:[/size] [size=12]5,5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Wizards of Mickey – Magicraft, ep. 4[/size]

[size=12]Storia [/size][/b] [smiley=voto3.gif]
Il finale era scontato, ma era quello che ci voleva, certo poteva essere gestito meglio il tutto, il nemico è stato sconfitto troppo velocemente e la fuga di Macchia Nera probabilmente è dovuta al fatto che la prossima storia (sicuramente con Macchia Nera come antagonista) non è ancora pronta.
E' un peccato, un ritorno immediato di Macchia già in questa storia avrebbe creato un finale inaspettato, invece dovremmo attendere.

[size=12]Disegni[/size][/b] [smiley=voto4.gif]
Marini continua a deliziarmi con le sue stupende tavole intere, di cui una così grande da avere bisogno di due pagine

[size=12]Voto: 6,5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Se io fossi un supereroe – Il rubamerende[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto3.gif]
Queste storie tipo pubblicità per il sociale non mi piacciono, non pago l'abbonamento o 2,50€ per questo.
Comunque la sceneggiatrice ha fatto bene il suo lavoro, il messaggio è chiaro ed importante, quindi non me la sento di penalizzarla, ha fatto il suo dovere e l'ha svolto egregiamente.

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto1.gif]
Ma questi disegni sono davvero poca roba, forse ciò che non mi convince è la corporatura dei personaggi

[size=12]Voto: 3,5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Zio Paperone e il mistero dei cartelli amichevoli[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto2.gif]
Storia scialba, ma è sempre bello vedere scene del passato di Paperone

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto4.gif]
Sui disegni non ho nulla da dire, Panaro non ha certo bisogno di presentazioni

[size=12]Voto: 5,5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Detective Donald – Questione di grinta[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto5.gif]
Finalmente si giunge alla migliore storia di questo numero, quella del Detective Donald, una serie che ormai non posso farne a meno, storia molto bella e personaggi sia nuovi che vecchi ben caratterizzati, Benjamin quasi non mi dispiacerebbe rivederlo, e poi, dopo aver visto per la prima volta Pico, nella prossima storia vedremo Uncle Scrooge

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto5.gif]
I personaggi, i loro vestiti, la città, le scimmiette, mi piace tutto quanto

[size=12]Voto: 10[/size]
[size=16]_________________________[/size]


[size=12]TopoGulp[/size][/b]

[size=12][size=12]Astronomia domestica - Comunicazione moderna[/size][/size]
B-E-L-L-I-S-S-I-M-O

[size=12]Voto: [/size][smiley=voto5.gif]


[size=12]Zio e Nipote - Promozione[/size]
Un finale del genere non mi è nuovo, i disegni sono un po' bruttini

[size=12]Voto:[/size] [smiley=voto2.gif]

Mi sono piaciute tutte e due le storie in cui compare Battista a dimostrazione che quando le storie sono scritte bene hanno un senso anche con i personaggi cosiddetti "comprimari" che interpretano un ruolo più importante o centrale nella storia.
Mi è piaciuta particolarmente la storia di Fontana: la curiosità di svelare il mistero dei cartelli cangianti mi ha fatto divorare le pagine molto velocemente. Interessante l'idea del "malanimo" che Paperone creerebbe nei suoi concittadini a partire proprio dai cartelli con le scritte ostili.
Ma, in effetti, cosa pensano i paperopolesi del loro più illustre concittadino?