Bene, ecco un numero tanto atteso che, non solamente per la storia d'apertura, si rivela un buon acquisto, fosse questa la media metterei al firma a volo.
La cover, che introduce la storia principale, ha, in effetti, un'impostazione molto semplicistica ed intuitiva, con le freccette a banalizzare eccessivamente un concetto di semplice intuizione, ma vabbè...
Paperino e gli amazing file – Ep. 1: dimenticare Quack Town (Enna/Tosolini): finalmente si parte con questa attesissima storia, e l'inizio mi sembra buono. Condivido molte delle considerazioni che ho letto, in particolare quelle sulla "semplicità" dell'incontro fra i protagonisti (che non consente di dedurre da quanto tempo essi non si vedano, con in più l'enigmatica frase di Millicent sul "non doversi vedere più", che significherà?) e quelle sull'aspetto quasi magico della vicenda, di certo un bel po irreale ma del tutto in linea l'atmosfera delle avventure dei personaggi da piccoli. Ora, non avendo letto la pluricitata "Grande sonno", non ho ben chiaro a cosa vi riferiate, però l'impressione che le cose non siano del tutto come appaiono la condivido, staremo a vedere.
Manetta, Rock Sassi e il caso Brickwall (Venerus/Vian): finalmente Venerus si fa perdonare WoM con una divertente avventura pseudo-poliziesca che vede protagonista lo sgangherato duo Manetta/Rock Sassi. Continuo ad apprezzare la caratterizzazione dei familiari di Rock, e la vicenda scorre via bene tra assurdità assortite. Divertente il personaggio che si ispira al noto conduttore di un programma di "mitseri" e buoni i disegni di Vian. Insomma, dopo l'attesa per la prima, questa seconda storia intrattiene molto bene.
Dinamite Bla e il rally del cucuzzolo (Valentini/Migheli): molto divertente, di sicuro quella che spinge più sul pedale della comicità e con ottimi risultati. Le interazioni fra Dinamite e Paperoga sono garanzia di risate, e l'originalità dell'idea del rally buzzurro è molto d'aiuto. Confesso anche di aver notato un buon tratto della Migheli, con espressioni più realistiche e meno fisse: dopo tante critiche, è giusto anche apprezzare un buon lavoro.
Se io fossi un supereroe – Auguri di cuore (Gianatti/Lucci): ok, sono delle brevissime, ma questa serie proprio non mi dice nulla, non ne comprendo senso ed utilità, mi spiace.
Paperino e la musica liquidissima (Panaro/Mazzon): bella avventura dall'impostazione tradizionale, quasi ciminiana, che non posso non apprezzare; originale l'idea di far interagire, una volta tanto solo Pico e Paperino, lo sviluppo si rivela meno scontato di quanto possa a prima vista apparire, i disegni si adattano bene al tenore della storia. Insomma, va bene l'innovazione, ma io con questo genere di storie ci son cresciuto, e son felice di ritrovarle saltuariamente, a maggior ragione quando possono beneficiare di uno sceneggiatore d'eccezione.
Concludendo, un "topo" ben riuscito, al netto della brevissima tutte le storie risultano gradevoli e, anche se non memorabili (naturalmente tutto ciò non può valere per la prima, che è ancora in fase embrionale), di certo intrattengono il lettore con la semplicità propria di questo settimanale. Bene cosi!