Numero con un paio di macigni, il primo dei quali è enorme... Enorme non è la parola giusta: è gigantesco!
Zio Paperone e il tormentone d’amore (Salati/Usai): chiedo anticipatamente scusa allo sceneggiatore, stimato in ben altre circostanze ed al quale una botta di sfortuna può sempre capitare senza incrinare la fiducia che ho in lui ma... Allucinante boiata sanremese perfetta gemella di insulsaggine di quella del 2014! Spiace dirlo, ma non c'è una battuta che faccia ridere, una logica nella trama, un perché valido che spinga a leggerla, tra cliché ritriti e financo, spiace ancora di più dirlo, sfondoni grammaticali. Speravo che l'effetto Sanremo 2014 fosse ormai archiviato negli annali come una pagina nerissima da non ripetere, ma purtroppo anche stavolta si rimpiange Sanromolo! Usai senza infamia né lode: manca il guizzo, ma siamo lontani dall'abisso.
Paperino e gli amazing file: Sono tra noi! (Enna/Tosolini): voto ancora rinviato, ma prosegue bene questo secondo capitolo con al centro Betty Lou, tra battute che fanno ridere alla grande ed ottimi tormentoni, mentre la sensazione che tante cose non quadrino incombe molto più che nella prima puntata. Soprattutto un personaggio mi sa nascondere molto più di quel che lascia intendere... Disegni come la scorsa settimana! Promossa, comunque e per il momento.
Se io fossi un supereroe – Compito in classe
(Gianatti/Asaro): e questo è il secondo macigno, piatto come le puntate precedenti, che per fortuna è piccolino.
I misteri di Zia Topolinda – L’ultimo capitolo (Valentini/Panaro): bah e ribah, anche qui mi domando la stessa cosa delle puntate precedenti, ossia quanto ne valesse davvero la pena. Carino il tormentone di Orazio, ma per il resto i personaggi sembrano solo macchiette messe lì un po' a casaccio. Sempre ottimo Ottavio Panaro, il cui stile mi garba davvero un monte.
Topolino, Minni e la rosa blu (Sarda/Mangiatordi): indubbiamente è buona questa caccia al tesoro che pecca un po' d'ingenuità nel finale telefonato. Capiamoci, il come si arriva al cosa è sviluppato ottimamente, ma è proprio il dopo che sa di già visto e rivisto. Però, rispetto alla storia d'apertura è un vero gioiellino, intendiamoci, perché le trovate e la suspense non mancano di certo. Bene così quindi. Mangiatordi è stato ottimo sui personaggi "umani" però c'è qualcosa che mi ha convinto poco su qualche espressione di Topolino, molto diversa dal suo solito: non avrei neppure detto che fosse lui il disegnatore, se non lo avessi letto. Forse il ripasso in china è stato un po' pesante ed il sorcio (Minni molto meno) ne ha risentito un bel po'.
Insomma, non c'è la prescrizione medica che obbliga a scrivere per forza storie sanremesi, eh... Passiamo al prossimo numero ed a quello dopo ("Amazing file" salta un giro) contando su qualcosa di meglio. Di molto meglio, s'intende.