Noto che cominciano ad esserci delle proteste riguardo l'ormai celebre monologo di Gambadilegno ne La Versione di Gamba. Chissà perché me lo aspettavo. In effetti, la questione non é di facile soluzione. Secondo me, quel monologo comprende, consapevolmente, tutti insieme, elementi diversi, anche contraddittori tra di loro. Perciò, notandone solo qualcuno, ma non tutti insieme, si può storcere il naso. Comincio col dire che la storia contiene una dimensione, evidentissima, di parodia. Parodia dei generi letterari/cinematografici giudiziario e carcerario, di certo, ma anche satira della società italiana, e del (mal)funzionamento della giustizia. Secondo me i punti di vista sono quattro:
1) Gamba si lamenta del fatto che "tutti ce l'abbiano con lui", perché, in QUESTA storia, é davvero innocente. Almeno, del reato per il quale viene processato, ché ne deve aver commessi altri (ha fondato questa "Organizzazione"), per i quali non l'hanno beccato. Di solito Gamba, sapendo di essere colpevole, non si lamenta, é rassegnato all'idea di finire in prigione, ma per qualcosa che non ha commesso, no. Non ci trovo nulla di strano. E poi il processo imbastito contro di lui é una farsa, i testimoni non sono sicuri, ecc, però viene condannato ugualmente. Ad un altro non sarebbe successo
2) Gamba si lamenta perché...gli fa comodo. Dipingendosi come una "vittima dei pregiudizi della società", si attira le simpatie del pubblico, mosso più dalla commozione che dall'obiettività (ma prima era successa la stessa cosa al contrario: l'avvocato dell'accusa che lo dipinge come un mostro), ed in questo modo sa di aver più speranze di cavarsela. Quindi recita, in una certa misura. Emblematica la scena di Topolino che gli ricorda le sue malefatte passate, e lui lo interrompe frignando, e dicendo che non capisce, perché sta parlando di un principio generale; e tutti se la prendono con Topolino. Un capolavoro di humor intelligente
3) Quel discorso viene messo in bocca a Gamba da Cirillo per fare della satira sulla società italiana. La tendenza forcaiola di dare addosso al "mostro" di turno, senza aver verificato la sua colpevolezza, é in effetti tipica, da noi. Siamo una società dove molti commettono magagne piccole e grandi, e poi si lavano la coscienza gridando più forte quando c'é da dare del ladro al potente di turno, che magari non é sempre colpevole. Secondo me, questa componente di satira é fondamentale per capire la storia. Emblematici gli esempi di Gamba sulla pioggia e sulle tasse (che mi hanno fatto morire
[smiley=rotflbuona.gif]), non vi viene in mente quando si dice "piove, governo ladro?". Eppure, quell'espressione é a sua volta una presa in giro del modo in cui ce la si prende col governo per qualunque cosa.
4) Il discorso di Gamba é una presa in giro di certi cliché che erano molto presenti, nelle storie di Topolino, fino a qualche anno fa. Ed é metafumetto, sfonda la quarta parete. Dire che solo a Topolinia un incapace come Manetta potrebbe fare l'ispettore é una cosa che pensiamo tutti. Inoltre, é come se se la prendesse con tutte quelle storie di Topolino degli anni '60-'80, dove il cattivo era sempre lui, e ciò uccideva l'originalità. É un po' come se se la prendesse con gli autori di quelle storie. Al tempo stesso, il fatto che lo arrestassero centinaia di volte dava l'impressione, "in continuity", che a Topolinia non ci fossero altri criminali. O che loro non li arrestassero mai