Papersera.net

Che aria tira a... Paperopoli di Silvia Ziche.

[size=14]Storie[/size]

Paperino e gli amazing files (ep. 4)- Ritorno a Quacktown
Soggetto e sceneggiatura di Bruno Enna.
Disegni di Nicola Tosolini.

Zio Paperone e la dissipazione cellulare
Soggetto e sceneggiatura di Alessandro Sisti.
Disegni di Marco Mazzarello.

Il mio migliore amico - Inseparabili
Soggetto e sceneggiatura di Silvia Gianatti.
Disegni di Nico Picone.

Comunicazioni papere - Missive preistoriche
Soggetto e sceneggiatura di Giorgio Figus.
Disegni di Alberto Lavoradori.

Manetta in: appostamento al buio
Soggetto e sceneggiatura di Giorgio Fontana.
Disegni di Gigi Piras.

Pippo e il lontano cugino troppo vicino
Soggetto e sceneggiatura di Giulio D'Antona.
Disegni di Roberto Vian.

[size=14]Rubriche[/size]

Immagina il tuo futuro: cosa farai da grande?
Testo di Gabriella Valera.

Ma tu conosci Corto Maltese?
Testo di Elena Galli.
Foto di Matteo Valle.

Scriviamo la nostra favola.
Testo di Silvia Gianatti.

L'italiana della Parsons.
Testo di Francesca Agrati.
Foto di Lois Greenfield.

In arrivo un... bastimento di fumetti!
Testo di Francesca Agrati.

Largo ai super-eroi!
Testo di Gabriella Valera.

[size=14]Topogulp[/size]
L'eterno secondo - Le classifiche
Di Massimiliano Valentini e Giorgio Di Vita.

Next:
Topo Maltese

Concordo con quanto detto da qualcuno un po' di tempo fa: le gambe arancioni di Millicent sono inguardabili!

..e i denti rossi di Tom?

Comunque sia la storia di Enna-Tosolini è veramente deliziosa, un piacere leggerla..degno finale (potenzialmente aperto diciamo, e un prosieguo, su questa linea, non mi dispiacerebbe devo dire..) e gran bei disegni (simpatico mega-sederone di Paperino compreso 8-))

TUTTO OK, CONTENTO PER IL FINALE DEGLI AMAZING FILES, CONTENTO PER IL RITORNO DI SISTI, UN PO' MENO PER IL MIO MIGLIORE AMICO, MA SU ANTEPRIMA ERA STATO PROMESSO IL PREQUEL DELLA NUOVA SAGA DI CASTY, DARKENBLOT 3. E' SLITTATO TUTTO PER IL PROSSIMO NUMERO, CHE SI PREANNUNCIA MOLTO ALLETTANTE, MA NON SI FA COSI': PROMETTONO L'INIZIO DI UNA STORIA ATTESA DA ANNI PER POI RIMANDARLO ALL'ULTIMO MINUTO, COSI' FACENDO SI DELUDONO I FAN DI CASTY COME ME CHE L'HANNO ATTESO CON IMPAZIENZA, QUESTO SIGNIFICA BARARE, PANINI HAI FATTO UNA MOSSA SLEALE. SPERIAMO CHE CI COMPENSINO BENE CON IL 3197. MI SCUSO CON TUTTI PER LO SFOGO, MA NON SI FA COSI'.

In primo luogo, dico a Topdetops di non urlare, perché lo sentiamo lo stesso anche se scrive in minuscolo.
In secondo luogo, il finale di Amazing files penso plachi un po' l'insoddisfazione di chi, come me, avrebbe preferito non vedere i paperotti adulti
Quindi faccio i miei complimenti ad Enna per l'ottima sceneggiatura

Buon Topo anche oltre gli AF, dai.

Paperino e gli amazing files - Ritorno a Quacktown (Enna/Tosolini): adesso che è finita, tributiamo ogni lode, gloria ed onore a Bruno Enna ed alla sua geniale sceneggiatura che coniuga alla perfezione presente e passato. Tutto trova una logica spiegazione (ammissibile nel mondo Disney come lo conosciamo), diverte alla grande e fa anche un po' riflettere, con battute e tagli magistrali tra pagine e vignette. Tanto di cappello e applausi. Un bravo va anche a Tosolini, autore in fase di rinnovo, fase che però palesemente non è ancora terminata. Molto più dinamico ed espressivo rispetto a qualche tempo fa (e ciò è ottima cosa), ha il difetto però di perdersi nei dettagli facendo sviste evitabili ben più che facilmente (vedi bloopers). Pollice su comunque, sia chiaro.

Zio Paperone e la dissipazione cellulare (Sisti/Mazzarello): bella storia di Sisti che, magari, non entrerà nel mito, ma che si lascia leggere più che volentieri e dalla soluzione finale tutt'altro che scontata. Una buona trama, quindi, con anche qualche spunto d'originalità sui rischi delle nuove tecnologie portate all'estremo. Mazzarello nella media.

Il mio migliore amico - Inseparabili (Gianatti/Picone): altra storia che, e spiace rilevarlo, non dice assolutamente nulla, nonostante i più che buoni disegni di Picone.

Comunicazioni papere - Missive preistoriche (Figus/Lavoradori): simpatica breve che svolge bene il suo ruolo. Peccato per i disegni di Lavoradori, per me sempre indigeribili. Per lo stile cubista che non mi va giù come al solito, direte voi? Beh, stavolta sono anche visibili, soprattutto nelle prime tavole, i buchi e le doppie linee nel ripasso a china. Non parlatemi di tocco geniale dell'artista, per favore.

Manetta in: appostamento al buio (Fontana/Piras): altra breve più che simpatica, e stavolta con ottimi disegni. Spero sempre di rivedere Piras anche su storie lunghe: lo meriterebbe assai. Unica cosa che mi lascia perplesso è il look della tipa: abito elegantissimo e... stivali da cowboy?

Pippo e il lontano cugino troppo vicino (D'Antona/Vian): ottima chiusura con una variazione originale sul tema dello sterminato parentado pippesco, con mistero incorporato. La soluzione, per quanto fantascientifica, non appare messa lì a casaccio tipo alieni di due settimane fa, anzi. Vian assolutamente strepitoso, perfetto per rotondità del tratto, espressioni, dinamismo e ripasso in china.

Ma quanto bello è il che aria tira della ziche con baby Paperone e Brigitta?

Io amo la ziche. 8-)

Il finale di Amazing Files è ottimo, nient'altro da dire

È sempre una cosa bella quando hai la febbre e il Topo ti arriva puntuale.

Ho potuto leggere il finale della saga dei paperotti adulti, che era iniziata in un modo poco convincente, ma il finale (ottimo finale, peraltro) giustifica tutto. MAGARI può suonare un po' strano in una storia che voleva sembrare soprattutto all'inizio in un contesto serio, ma come storia di Paperino Paperotto funziona benissimo, specie alla luce di . Niente da dire sui disegni, che certo non sono brutti, ma non hanno niente che me li faccia apprezzare particolarmente.

La storia di Sisti a differenza di Avvocato l'avevo sgamata subito, ma è sempre un piacere vedere i dubbi di Paperone (legittimi, dato che ). È meno un piacere leggere storie disegnate da Mazzarello, ma ormai sono abituato e non ne voglio parlare più di tanto.

Poi due brevi scritte male e disegnate bene, e infine due storie degne di nota.
La prima, breve scritta dal Fontana che in alcune occasioni ho amato e in altre ho odiato, sembra scritta da Faraci degli anni '90, MA manca quel particolare gusto per le battute demenziali, preferendo delle analisi introspettive dei personaggi che ho capito che a Fontana piacciono, ma mi piacerebbe che venissero usate in modo appropriato. Non è che ogni breve deve essere Dalla parte sbagliata, se ne perde il senso. È questo andrebbe spiegato anche a Silvia Gianatti che scrive quella melensissima e ben poco divertente serie che è Il mio migliore amico. Per quanto riguarda i disegni, Piras è un grande. Non per offendere Cavazzano, ma penso che se Topo Maltese l'avesse disegnata lui anziché Cavazzano sarebbe stato epico.

La seconda è di D'Antona, altro allievo di Faraci, più abile di Fontana nel trovare idee e nel rendere divertente la storia, ma ho avuto la sensazione di star leggendo delle pagine ridondanti più di una volta. Non che ci siano troppi problemi, la storia è buona, ma... Non so.
Vian semplicemente ottimo.

Per quanto riguarda i disegni, Piras è un grande. Non per offendere Cavazzano, ma penso che se Topo Maltese l'avesse disegnata lui anziché Cavazzano sarebbe stato epico.

Almeno aspettiamo che 'sta povera storia esca, no?

Almeno aspettiamo che 'sta povera storia esca, no?

Intendo per somiglianza con il tratto di Pratt. Cavazzano è il miglior disegnatore Disney e questo non glielo potrà mai negare nessuno, ma con Pratt c'entra ben poco...

TUTTO OK, CONTENTO PER IL FINALE DEGLI AMAZING FILES, CONTENTO PER IL RITORNO DI SISTI, UN PO' MENO PER IL MIO MIGLIORE AMICO, MA SU ANTEPRIMA ERA STATO PROMESSO IL PREQUEL DELLA NUOVA SAGA DI CASTY, DARKENBLOT 3. E' SLITTATO TUTTO PER IL PROSSIMO NUMERO, CHE SI PREANNUNCIA MOLTO ALLETTANTE, MA NON SI FA COSI': PROMETTONO L'INIZIO DI UNA STORIA ATTESA DA ANNI PER POI RIMANDARLO ALL'ULTIMO MINUTO, COSI' FACENDO SI DELUDONO I FAN DI CASTY COME ME CHE L'HANNO ATTESO CON IMPAZIENZA, QUESTO SIGNIFICA BARARE, PANINI HAI FATTO UNA MOSSA SLEALE. SPERIAMO CHE CI COMPENSINO BENE CON IL 3197. MI SCUSO CON TUTTI PER LO SFOGO, MA NON SI FA COSI'.

I piani possono cambiare per tanti motivi. Resta il fatto che sull'ultimo Anteprima il cambio era in qualche modo segnato.

Mi sembra giusto iniziare un commento sul Topolino di questa settimana partendo dalla prima pagina dell'albo e, dunque, da Che aria tira a... di Silvia Ziche: deliziosa, veramente deliziosa, sopra la media, comunque alta, dell'Autrice.
La quarta puntata degli Amazing Files conclude la storia in modo lineare e coerente con gli altri episodi, con la conferma cioè che trattasi di una bella storia, meritevole di lettura e di rilettura. Io ho trovato comiche le realizzazioni grafiche di Millicent e di Paperino in questo episodio: Millicent sembra affetta da vene varicose, costretta a portare calze elastico/contenitive da parafarmacia; Paperino sembra aver subito una improvvisa dilatazione del fisico dalla vita in giù, d'altra parte non è più un ragazzino, ha messo anche lui un pò di grassetto intorno al girovita!
La storia finale riprende in modo felice le stramberie di Pippo, soprattutto all'inizio, ma si perde un pò, a mio parere, nella soluzione della vicenda: non vorrei che, come si sta cominciando ad abusare della presenza degli alieni nelle sceneggiature, così avvenga adesso anche con : in fondo, per , quindi le soluzioni narrative che attingono a tali filoni andrebbero adoperate con parsimonia.
Riguardo alle storie centrali dell'albo: bene la storia sulla dissipazione cellulare, Sisti ha sempre un quid che lo contraddistingue; la breve della serie Il mio migliore amico è apprezzabile nel creare un dubbio, seppur minimo data la brevità della storia, su chi sia il miglior amico di Paperone, : credo che cominci ad abusarsi, però, della gag sul riciclo delle bustine da thè. Carine anche le altre due brevi, sia per soggetto che per disegni (e qui siamo molto sul soggettivo!).

Il "Che aria Tira a..." di questa settimana merita un commento a parte.La De Poli meriterebbe una statua per il giorno in cui ha acconsentito alla serie.

Cavazzano è il miglior disegnatore Disney e questo non glielo potrà mai negare nessuno

Io lo nego. Secondo me, almeno tra quelli ancora in attività, è De Vita.

Si conclude la saga degli Amazing Files, ma prima parliamo del resto.
Un resto che offre una bella storia di Paperone alle prese con un nuovo piano dei Bassotti, che sanno sempre inventarsi nuove trovate per turlupinare il vecchio. Una vicenda semplice ma non per questo noiosa o scontata, a cui i disegni di Mazzarello ben si accompagnano.
Seguono un episodio de Il mio migliore amico ben riuscito nella sua brevità e uno di Comunicazioni papere in cui il tratto estremamente particolare di Lavoradori illustra una simpatica avventura preistorica.
Molto buona la prova di Fontana con Manetta, che se non sbaglio non ha mai avuto dedicato un approfondimento su relazioni sentimentali, con un finale slapstick decisamente riuscito. Carina anche la storia finale sebbene concorda con Generale Westcock sulla necessaria parsimonia nell'utilizzo di questi filoni narrativi che rischiano sempre l'abuso.
E ora passiamo al piatto forte: non c'è niente da fare, Enna non sbaglia un colpo, confermandosi forse il numero uno sulla piazza attualmente.
Il finale di questa saga è assolutamente in linea con l'altissimo livello degli episodi precedenti e tutto viene giostrato alla perfezione con l'espediente più logico e naturale possibile. Stupendo il confronto fra il Paperino adulto e quello bambino, così come stupendo è il finale che lascia una porta apertissima sull' eventuale ritorno della banda in futuro.
Tosolini non mi fa impazzire ma col senno di poi direi che abbia fatto un lavoro egregio e di alta fattura.
Non resta che attendere il prossimo numero che si annuncia straordinario con almeno due pezzi da novanta in rampa di lancio.

Letto il Topo e ho qualche perplessità.
Da un lato sulla breve su Manetta di cui non capisco l'ultima pagina. Perché Manetta fa quel che fa?
Perplesso anche per l'ultima storia che si poteva risolvere con un chiarimento iniziale (anche vago) che non con un alone di mistero che mi è sembrato un po' fine a sé stesso.
Perplesso anche per il finale di Amazing Files. Più che perplesso non mi è piaciuto. Bella la storia, belli i personaggi e il rapporto che sussiste tra di loro ma l'escamotage che va a spiegare il tutto è troppo fantascientifico e proprio per questo non mi convince. Personalmente è peccato per una storia che poteva essere un cult indimenticabile e invece finisce per essere solo una bella storia con un incipit interessante e dall'alto potenziale ma che non è riuscita a mantenere le mie aspettative. Perché se l'escamotage fantascentifico l'avevo approvato nella storia di Topolino 3000 proprio in virtù del festeggiamento qui avrei preferito un contesto più realistico (e proprio per questo avevo storto un po' il naso sulla storia fin dal primo numero).

Da un lato sulla breve su Manetta di cui non capisco l'ultima pagina. Perché Manetta fa quel che fa?

Il dubbio è sorto pure a me, poi ragionandoci ho ricostruito cosi il suo pensiero: Rock Sassi gli da un indirizzo per un appostamento, senza specificare nulla; lui è portato a credere che si debba arrestare qualcuno (magari Rock non poteva procedere all'arresto da solo, o aveva bisogno d'aiuto, magari si trattava di più soggetti); appena Rock giunge sul posto accennando alla presenza di qualcuno, Manetta scatta - d'istinto, come precisa - con la prima cosa che gli passa per la testa e che ha a disposizione, cioè la rete con i pesci. Comunque riconosco sia un po' tirata, eh...

ma l'escamotage che va a spiegare il tutto è troppo fantascientifico e proprio per questo non mi convince.

A me quel che ha lasciato un po perplesso (ma è comunque un elemento secondario) riguarda il macchinario da cui fuoriescono gli amazing files:  

Il dubbio è sorto pure a me, poi ragionandoci ho ricostruito cosi il suo pensiero: Rock Sassi gli da un indirizzo per un appostamento, senza specificare nulla; lui è portato a credere che si debba arrestare qualcuno (magari Rock non poteva procedere all'arresto da solo, o aveva bisogno d'aiuto, magari si trattava di più soggetti); appena Rock giunge sul posto accennando alla presenza di qualcuno, Manetta scatta - d'istinto, come precisa - con la prima cosa che gli passa per la testa e che ha a disposizione, cioè la rete con i pesci. Comunque riconosco sia un po' tirata, eh...

Sì, credo sia così. Agisce d'istinto.

A me quel che ha lasciato un po perplesso (ma è comunque un elemento secondario) riguarda il macchinario da cui fuoriescono gli amazing files:

Spoiler: mostra

se tutto quel futuro è, in un certo senso, gestito da PP8, come è possibile che il vecchio direttore del giornale affermi che quel macchinario era li "da sempre" (oltre al non aver mai funzionato)?
Esser li da sempre implicherebbe la sua presenza anche prima dell'uscita del fantomatico numero 51 che PP8 ha seguito per costruire la macchina ideata dal giovane Archimede... o no? Ma immagino si tratti del solito paradosso temporale non spiegabile razionalmente

 

Beh, ma Pp8 fa in modo che Paperino e gli altri rilevano l'attività nel presente, e poi sfrutta il macchinario per inviarli a caccia dei mostri. Non l'ha ideato lui ex-novo.

Mi è piaciuta molto l'idea di far derubare Paperone con l'app del telefono: è stato un'ottima trovata per rinnovare una situazione usata innumerevoli volte, che dimostra anche come sia possibile prendere spunti dalle novità tecnologiche.

Per quanto riguarda Amazing Files, ammetto di essere di parte perché faccio parte della schiera di quelli curiosi riguardo ai destini degli amici di PP8 (), però ritengo che Enna abbia giocato bene le sue carte, tenendosi aperte tutte le possibilità: continuare questo filone sia nell'universo "canon" (non vuol dire niente in Disney, ma passatemelo); sia in un universo parallelo, creato dal macchinario di PP8; sia terminare qui la narrazione, con la sparizione del macchinario e del futuro da essa causato.

Vorrei spezzare una lancia sulle serie della Gianatti: sono l'unico che le apprezza? Cioé, chiaro sono storie per bambini, ma Topolino lo si legge da 0 a 99 anni! Poi è anche vero che io sono anche abbastanza melenso di mio, però non credo meriti tutto questo criticismo:P

Nei suoi editoriali la De Poli tradisce sicuramente entusiasmo e simpatia ma anche un certo ego: prendendo spunto dalle diverse iniziative editoriali (l'ultima quella di Topo Maltese della prossima settimana) la direttora ci inonda di notizie che riguardano la sua vita: studi, viaggi, amicizie, letture, rapporti familiari... che, per carità, possono essere anche interessanti ma tolgono molto spazio (almeno il 50%) ad una pagina che ci dovrebbe informare soprattutto su storie, personaggi, autori e progetti, tutti temi che sarebbe meglio sviluppare liberandoli da qualche avvenimento personale di troppo.

PAPERINO E GLI AMAZING FILES - RITORNO A QUACKTOWN
Enna gioca con lo spazio-tempo articolando una situazione fantascientifica con un certo realismo tutto sommato convincente: alla fine il filo della storia sembra dividersi in due, senza che ne resti uno principale. Il che dovrebbe essere prologo di un prossimo sviluppo della serie su due binari paralleli, cosa che avevo auspicato e che spero si realizzerà veramente.

ZIO PAPERONE E LA DISSIPAZIONE CELLULARE
Buffo come Paperone riconosca i Bassotti quando hanno una tuba come la sua e non quando hanno altro abbigliamento (con il quale sono sempre riconoscibili). Ottima utilizzazione da parte di Sisti dei telefonini che diventano determinanti protagonisti della storia, altrimenti inconcepibile. Mazzarello sempre meglio per quanto le dita dei paperi ricordino spesso quelle anatrine degli anni '30.

IL MIO MIGLIORE AMICO - INSEPARABILI
Continuano le banalissime brevi della Gianatti che utilizza plot ultra classici non per sviluppare qualcosa ma fini a se stessi, per ribadire concetti ultra noti magari per i nuovi lettori che non conoscono bene le dinamiche di Paperopoli e Topolinia. Picone delinea i personaggi come robottini dagli sguardi fissi, anche quando piangono.

COMUNICAZIONI PAPERE - MISSIVE PREISTORICHE
Le illustrazioni di Lavoradori hanno un loro perché: trasudano anima, personalità e ingegno da tutti i pori. Credo sia l'unico disegnatore veramente 'alternativo' a piacermi, sia nei personaggi che negli sfondi.

MANETTA IN: APPOSTAMENTO AL BUIO
Voglio ancora soffermarmi sui disegni: Piras in evoluzione (come Tosolini e Mazzarello) è per me uno dei più interessanti artisti disneyani, si sta avvicinando alle matite di Francesco Guerrini. Manetta accenna alla dieta fatta. Chi è Jenny, giovane commensale di Basettoni e Petulia: una loro nipote? Se così fosse, presentarle il novello 'magro' ma attempato tenente per scopi amorosi non mi pare una mossa proprio azzeccata.

PIPPO E IL LONTANO VICINO TROPPO VICINO
In questo caso il disegnatore non mi convince: Vian (senza gli stormi di uccelli, quasi un marchio come il gatto di Gatto) sembra attraversare un periodo down con testoni dei topi dall'aspetto imbambolato e cugino di Pippo praticamente sua copia; un po' di fantasia nel delinearlo non sarebbe stata male. E Orazio continua ad essere delineato (anche da altri autori) con un solo dentone, due orecchie lunghe quasi come quelle di Pippo e un aspetto generale bonario, quasi timido (quando invece era un equino strafottente dalla dentatura possente). Si riguardassero l'Orazio di Scarpa se non quello attuale di Casty.

Commento esclusivo per la conclusione di Amazing Files.Mi accodo ai complimenti per la trovata di Enna,sebbene sia mancato un momento di escalation nel finale come era accaduto nelle serie precedenti incentrate sulla banda,in particolare "La Strada per Appaloosa" (lo scontro sull'aereo tra PP8 e l'agente segreto era degno di un film d'azione).

Mi aspettavo si sarebbe verificata l'apertura di un nuovo corso,che magari spiegherà meglio la chiosa di Millicent del primo episodio che,per ora,è rimasta ambigua.

Però la magia dell'autore nel riproporre il legame e l'intraprendenza dei personaggi in nuove vesti non si è appannata e questo è l'importante.

Ho apprezzato il finale degli amazing Files, me devo dire che di questo numero mi ha colpito soprattutto la storia di Sisti, un buon uso della tecnologia moderna usata in maniera credibile e non forzata.

Il "che aria tira" implica che Paperon e Brigitta abbiano la stessa età, cosa che non ammetterò MAI

PIPPO E IL LONTANO VICINO TROPPO VICINO
In questo caso il disegnatore non mi convince: Vian (senza gli stormi di uccelli, quasi un marchio come il gatto di Gatto) sembra attraversare un periodo down con testoni dei topi dall'aspetto imbambolato e cugino di Pippo praticamente sua copia; un po' di fantasia nel delinearlo non sarebbe stata male. E Orazio continua ad essere delineato (anche da altri autori) con un solo dentone, due orecchie lunghe quasi come quelle di Pippo e un aspetto generale bonario, quasi timido (quando invece era un equino strafottente dalla dentatura possente). Si riguardassero l'Orazio di Scarpa se non quello attuale di Casty.

Concordo.
Aggiungo inoltre che le proporzioni tra la testa e il corpo di Topolino cambiano da vignetta a vignetta, col risultato che in alcune sembra di vedere Tap "ingrandito", piuttosto che Topolino. Per di più, non mi convincono i colli filiformi disegnati da Vian.

Anche a me il numero e' piaciuto. Gli amazing files si concludono molto bene, ottimo il collegamento con una vera storia di PP8. Tuttavia la storia che mi e' piaciuta di più e' quella di Sisti, che si conferma un ottimo sceneggiatore . Le tre brevi mi hanno lasciato totalmente indifferente, e la storia di chiusura e' senza infamia e senza lode.

Non so se è già stato fatto notare, ma la macchina del tempo nella copertina di Amazing Files 51 è tratta dal film del 1960 "La macchina del tempo", basato su un soggetto di H.G. Wells.

Si vede anche in una puntata di The Big Bang Theory

Non so se è già stato fatto notare, ma la macchina del tempo nella copertina di Amazing Files 51 è tratta dal film del 1960 "La macchina del tempo", basato su un soggetto di H.G. Wells.

Si vede anche in una puntata di The Big Bang Theory

Ho la netta sensazione che si veda anche qui! 8-)

Letta ieri sera l'ultima puntata degli amazing files. Storia promossa, non mi dispiacerebbe in futuro leggerne altre con i paperotti cresciuti  [smiley=ahsisi.gif]

Non so se è già stato fatto notare, ma la macchina del tempo nella copertina di Amazing Files 51 è tratta dal film del 1960 "La macchina del tempo", basato su un soggetto di H.G. Wells.

Si vede anche in una puntata di The Big Bang Theory

Uscito in Italia come L'uomo che visse nel futuro. 

Eccellente chiusura con un finale per me inaspettato degli Amazing Files,  una storia che merita un bel 9. Enna è stato davvero un grande sceneggiatore nel realizzare una trama così complessa e coraggiosa nel recuperare gli amici di PP8. Bene Sisti con una storia dai temi attuali (migliorabile Mazzarello). Evitabile il mio Migliore amico, simpatiche le altre due riempitive.  Buon finale con un parente inconsueto di Pippo ben presentato da D'Antona

Ai bloopers ho riportato uno strafalcione di grammatica dalla quarta puntata degli "Amazing Files".

Capisco che il giornale perfetto sia impossibile, però un po' più di cura perlomeno nelle storie ci vorrebbe, visto il prezzo del medesimo e visto che, con l'andare del tempo, gli errori paiono moltiplicarsi anziché ridursi...

E' risaputo quanto io adori il personaggio di Paperino Paperotto, a maggior ragione quando lo prende in mano Enna, che ritengo uno dei migliori nel destreggiarsi con i paperotti di Quacktown.
E' altrettanto cosa già detta che non mi entusiasmava né mi interessava più di tanto di leggere una loro avventura da grandi, proprio perchè inevitabilmente sarebbe venuta meno la componente "magica" e "innocente" dell'infanzia, che da sempre permea le suddette storie. Si tratta di bambini che giocano e che fantasticano nel loro mondo e con il loro atteggiamento "puro" e diretto, quindi che bisogno c'è di rappresentarli fuori dal contesto in cui e per cui sono nati?
Fatto sta che a furor di popolo si invocava sempre più un loro ingresso nel mondo degli adulti, cosa a cui io ho sempre preferito non pensare proprio per mantenere lo spirito di personaggi, con tutto il futuro davanti e ancora da scrivere.
Poi è venuto fuori che questa benedetta rimpatriata ci sarebbe stata davvero, sempre per mano di quel Bruno Enna che ha scritto tanti piccoli capolavori con quegli stessi personaggi che stavolta è chiamato a mettere in ballo nella versione adulta.
Non nego di aver storto decisamente il naso. Nonostante la notizia, continuavo a non sentire il bisogno di dover raccontare a tutti i costi cosa fosse successo loro e cosa fossero diventati (cosa, peraltro, facilmente immaginabile), e all'atto dell'uscita, mi sono ritrovata ad avere assolutamente zero curiosità e zero voglia di leggere questa storia.
Per quattro (anzi, cinque) settimane ho letto i Topolini saltando a pié pari le pagine di questa storia, mentre da ogni dove non mi giungevano che lodi, e "alleluja", e "capolavoro", e "finalmente!".
Enna è un signor autore, bisogna dargliene atto (cosa di cui peraltro sono sempre stata convinta), per cui alla fine ieri ho tenuto fede alla mia parola e ho ripreso in mano quei topolini lasciati incompleti.
Sono comunque dell'idea che per poter parlare di una cosa, quella qual cosa vada quantomeno conosciuta. E così ho fatto.
L'inizio della prima puntata ammetto che non mi è dispiaciuto, con la réunion che appare niente affatto forzata ma naturalissima, come potrebbe accadere davvero anche nella realtà. Ma da lì in avanti non c'è stata una cosa che mi abbia davvero convinto a pieno. Ho trovato la trama troppo infarcita di elementi utili solo ai fini della trama, così come ho trovato lo stacco fortissimo tra i personaggi, Paperino impulsivo e che si comporta quasi come un bambino, e gli amici totalmente ignifughi, quasi scocciati di essere lì a perdere tempo. Non uno che si chieda come mai si trovino lì tutti insieme o chi abbia inviato loro gli inviti e perchè. O meglio, se lo chiedono, ma la cosa sembra finire subito lì nella stessa vignetta.
Il resto, i casi da risolvere e la soluzione sembrano essere solo un espediente con l'unico scopo di costruire una trama che duri quattro puntate, in cui vengono inserite, giusto per dovere di trama, oserei dire, pure la citazione e una scena molto simile a quelle che ritengo essere una delle storie più belle dei paperotti, l'amico del 3000. E se la finestra temporale raccontata tre anni fa è affascinante, il collegamento non solo video ma tangibile e reale, in grado persino di influenzare e modificare gli eventi in diretta presentato oggi mi sa di espediente messo su solo a favor di trama, troppo sofisticato e a dir poco inverosimile.
A lettura finita la sensazione è stata quella di un guazzabuglio enorme il cui unico scopo è stato di far contenti tutti coloro che volevano vedere a tutti i costi i paperotti cresciuti.
C'era bisogno di una storia così futile e fine a sé stessa?
Per me la risposta rimane no.
E spero vivamente di non dovermi porre la domanda una seconda volta in occasione di un secondo ritorno, che mi auguro non avvenga mai.

@Paperinika: praticamente d'accordo su tutto, tranne che su una cosa, ovvero che a me non ha entusiasmato nemmeno la prima puntata.
Peccato.

@Paperinika: praticamente d'accordo su tutto, tranne che su una cosa, ovvero che a me non ha entusiasmato nemmeno la prima puntata.
Peccato.

Ma neanche a me: mi hanno "entusiasmato" giusto le prime 10 pagine...

Ma neanche a me: mi hanno "entusiasmato" giusto le prime 10 pagine...

Allora la condivido del tutto.

Non so perché, ma l'inizio mi ha dato continuamente la sensazione di commission da parte della redazione, gli episodi intermedi li ho trovati riempitivi per fare numero (con 4 parti si può fare una bella pubblicazione autonoma e dedicata) e la parte finale mi è sembrata un mix di accondiscendenza al fanservice e all'autocitazione.

Ma in giro è piaciuta, quindi Bruno Enna (e Tosolini, e la redazione tutta) hanno fatto centro.

Allora la condivido del tutto.

Non so perché, ma l'inizio mi ha dato continuamente la sensazione di commission da parte della redazione, gli episodi intermedi li ho trovati riempitivi per fare numero (con 4 parti si può fare una bella pubblicazione autonoma e dedicata) e la parte finale mi è sembrata un mix di accondiscendenza al fanservice e all'autocitazione.

Ma in giro è piaciuta, quindi Bruno Enna (e Tosolini, e la redazione tutta) hanno fatto centro.

E' stata chiaramente una commission, se non ricordo male lo esplicitò la stessa De Poli nell'editoriale del 3192, numero della prima puntata.
 :(

Diciamolo: questo numero non lo aspettavamo per altro che il capitolo finale della saga di PP8 "senior". Ma anche il resto del numero comunque propone contenuti interessanti.

Occhio, possibili spoiler!

Paperino e gli amazing files
Era ovvio che andare a scrivere una storia del genere avrebbe costituito un rischio immenso. Enna imbastisce una trama ben fatta, che infarcisce con la giusta dose di mistero. Il problema è che questo è uno di quei casi in cui, banalmente "come fai, sbagli". Enna limita i danni, e uso questa espressione non perchè la storia sia malvagia (anzi). Semplicemente, per scrivere tutto ciò c'era una conditio sine qua non, quella di spezzare una magia creata in anni e anni di storie di PP8 (di cui lo stesso Enna è stato forse il miglior interprete).
Premesso che questa storia dovesse essere fatta a ogni costo, l'autore si è destreggiato bene tra riferimenti a storie precedenti e paradossi temporali, riportando atmosfere della Quack Town e d'infanzia in Paperino e amici. Ma questa storia poteva non essere fatta? Non mi permetto di inoltrarmi in logihe che hanno condotto la redazione a prendere la storica decisione. Tuttavia per me la risposta è: sì, poteva non essere fatta. La giovinezza è una specie di età dell'oro, i ricordi sono sempre migliori della realtà. Addirittura, fino all'ultima pagina ho sperato che la saga si concludesse con l'espediente più banale della Storia, ma che avrebbe mantenuto intatta la magia: è stato tutto un sogno, nulla è mai accaduto veramente.

Zio Paperone e la dissipazione cellulare
Storia molto carina del sapiente ed esperto Sisti, che come vediamo se la cava altrettanto bene sia nelle saghe quanto nelle brevi. Il vcanovaccio è classico, ma aggiornato portandolo "al passo coi tempi" senza però far risultare la modernizzazione forzata.

Il mio migliore amico - Inseparabili
Come le altre della serie, non dice molto e scorre via senza lasciare troppe tracce.

Comunicazioni papere - Missive preistoriche
Nuovo simpatico episodio (forse il migliore, per ora) di questa serie dedicata alle comunicazioni.

Manetta in: appostamento al buio
Molto divertente, probabilmente molti proveranno (proviamo?) empatia per il povero Manetta

Pippo e il lontano cugino troppo vicino
Mi è piaciuta, una storia classica ma non troppo, con elementi tradizionali ma al contempo per nulla banale e scontata.

Topolino numero 3196 

Paperino e gli amazing files - Ritorno a Quacktown (Enna/Tosolini): si conclude questo interessante progetto che ha messo un Signor autore alle prese con un lavoro non privo di incognite e difficoltà. Il mio giudizio finale (anche se una rilettura tutta d'un fiato gioverebbe, e probabilmente ci sarà) è che il buon Bruno Enna sia riuscito nell'impresa di non scontentare (quasi) nessuno: si tratta chiaramente di un progetto "a grande richiesta", e questo è un elemento che spesso risulta determinante, eppure l'autore ha saputo metter su una trama originale ed avvincente, che muove da una situazione di assoluta normalità per concludersi in maniera fantasiosa e fantascientifica; certo, non nego che, nel complesso, si avverti un po quel senso di necessitato nella suddivisione in puntate, posto che ogni episodio segna "il ritorno" nel vivo dell'azione di un componente della vecchia banda. Posso dire che l'esperimento l'ho apprezzato, ma spero vivamente che resti un unicum e non funga da trampolino di lancio per un ciclo di storie ambientate nel presente: a mio avviso, le versioni adulte dei personaggi non aggiungono molto ai loro corrispondenti giovani, ed anzi rischiano di sottrargli quell'aura quasi "magica" che li ammantava nelle loro avventure a Quack Town. Per cui, se da un lato posso dire di averla letta con piacere, dall'altro è pur vero che non mi sarei mai stracciato le vesti se non fosse mai stata scritta, bastandomi le avventure di PP8 nel suo scenario naturale.
[smiley=voto4.gif]

Zio Paperone e la dissipazione cellulare (Sisti/Mazzarello): storia più che gradevole, che ho apprezzato per l'uso intelligente dell'elemento tecnologico, vero e proprio punto fondante della vicenda e non mera appendice narrativa come spesso si è visto altre volte nel disperato tentativo di sare un che di "moderno" alle storie. Forse non sarà troppo ricordata, ma resta una storia di livello "medio" più che buono!
[smiley=voto4.gif]

Il mio migliore amico - Inseparabili (Gianatti/Picone): un pelino migliore delle precedenti grazie al carisma dei personaggi, ma resta una serie per me poco interessante.
[smiley=voto1.gif]

Comunicazioni papere - Missive preistoriche (Figus/Lavoradori): altra breve carina, non al livello di quella del numero precedente (per me, ad oggi, la migliore della serie), ma comunque di buon livello. Purtroppo i disegni di Lavoradori non rientrano completamente nelle mie corde, li trovo quasi fastidiosi, per cui il giudizio finale ne risente.
[smiley=voto2.gif]

Manetta in: appostamento al buio (Fontana/Piras): altra breve decisamente originale per lo spunto, ed anche ben disegnata. L'idea di focalizzare un aspetto della personalità di Manetta mai (o quasi?) preso in considerazione la rende imprevedibile e divertente da leggere. 
[smiley=voto3.gif]

Pippo e il lontano cugino troppo vicino (D'Antona/Vian): anche questa mi è piaciuta, perchè è riuscita a fondere il tema del parentado di Pippo con un pizzico di mistero, riuscendo a non risultare banale. Lo sviluppo risulta alquanto tradizionale (in senso buono) ma il finale, al contrario, vira sul fantascientifico, il tutto con naturalezza e senza apparire posticcio come in altri casi di conclusioni del genere. Forse l'unica cosa che avrei aggiunto sarebbe stata qualche pagina nel finale, mi ha dato l'impressione di essere un po' accelerato rispetto al resto, ma nel complesso ci siamo.
[smiley=voto3.gif]

In conclusione, un numero che riesce a presentare anche altro rispetto al piatto forte della conclusione degli Amazing Files, ed escludendo le tre brevi (fra il discreto e l'insufficiente) avanzano due storie molto buone quali quella con Paperone e quella con Pippo, ottimi esempi di storie "medie", che probabilmente non passeranno alla storia, ma che comunque tengono bene la scena e accompagnano la portata principale senza mai dare la sensazione di essere solo di contorno.

Secondo me:
Paperino e gli amazing files (ep. 4)- Ritorno a Quacktown,voto:8.5
Finale bellissimo che non me lo sarei mai aspettato,curioso anche chi ha organizzato tutta questa storia,
Zio Paperone e la dissipazione cellulare,voto:7
Trama buona e anche interessante questo nuovo campo tecnologico
Il mio migliore amico - Inseparabili,voto:5
  [smiley=smashcomputer.gif]Sto impazzendo a leggere queste robe
Comunicazioni papere - Missive preistoriche,voto 6
Storia poco interessante e disegni pessimi
Manetta in: appostamento al buio,voto:6
 :o Noto la bellezza di questa storia
Pippo e il lontano cugino troppo vicino,voto:6.5
Non c'è niente di sensazionale qui

Insomma sarebbe un numero pessimo se non fosse per gli Amazing FIles.Voto: [smiley=voto3.gif]

Un 7, un 6,5, due 6 e solo un 5 lo rendono pessimo?  :o

E' stata chiaramente una commission, se non ricordo male lo esplicitò la stessa De Poli nell'editoriale del 3192, numero della prima puntata.
 :(

Per quanto mi riguarda se i risultati sono questi possono assegnare tutte le commissioni che vogliono!   
Sarebbe stata un'operazione fanservice se la trama fosse stata: Paperino incontra gli amici di infanzia e chiacchierano sulle loro vite. Stop. E invece Enna ha fatto ben altro, confermando la sua versatilità.

Del numero salvo la storia di Enna (che qui chiude) e i disegni moderni e vivi di Lavoradori.
molto molto meno, rispettivamente, i disegni di Tosolini e i testi di Figus.
 
Il resto è carta spenta, molto spenta (naturalmente evito il termine più appropriato).
 

Paperino e gli amazing files era una storia che probabilmente aspettavo da molto, l'ho trovata davvero matta in senso positivo con un finale assurdo che non mi aspettavo, sul serio. In realtà il tema di fondo anche è stato una sorpresa Devo dire che mi è piaciuta molto, poi chiaramente essendo opera dello stesso creatore del personaggio è chiaro che nella sua visione Paperino Paperotto è sempre stato questo.

Mi piace molto come sono tratteggiati gli amici da adulti, non delle mere fotocopie delle loro versioni giovanili, ma dei personaggi maturati che hanno chiaramente subito un'evoluzione caratteriale, ad esempio Betty Lou che da ragazzina snob e schizzinosa è diventata più umile e generosa, Millicent più cinica, Louis disilluso e disincantato, gli unici che hanno mantenuto il loro spirito sono Paperino e Tom. Ecco forse l'unica cosa che mi ha fatto un po' specie è la caratterizzazione esageratamente infantile di Paperino, mi è un po' mancato il suo caratteraccio e la vena più cinica e nevrotica, mi è sembrato davvero un espediente per farlo apparire, come dire... svantaggiato rispetto gli altri, che invece risultano credibili., poiché lanciati verso obbiettivi più realistici, mentre lui è rimasto il solito Paperotto sognatore. Per quanto possa risultare poetica questa visione sappiamo che Paperino, quello originale di cui leggiamo le storie da anni, non è questo o meglio non è SOLO questo. Paperino è tutti noi, un personaggio pieno di sfaccettature differenti, che sa essere infantile in determinate situazioni e cinicamente disilluso in altre, responsabile e maturo ma anche comicamente bambinone. Insomma è la grande riunione e lui si presenta dando l'impressione di non essere mai cresciuto? E' una cosa che mi ha un po' infastidito.

Nonostante ciò l'ho trovata comunque una storia robusta e ben gestita, piena di colpi di scena efficaci e momenti toccanti.

Non ho letto l intera storia , ma mi sembra che il suo punto debole siano per certi versi i disegni di Tosolini che sono come dire ,,un po molli,, senza troppa grinta nel tratto

Il "che aria tira" implica che Paperon e Brigitta abbiano la stessa età, cosa che non ammetterò MAI

Ho pensato anch'io la stessa cosa, ma... chi se ne frega: la vignetta è troppo troppo bella, e ci passo sopra!

... Posso dire che l'esperimento l'ho apprezzato, ma spero vivamente che resti un unicum e non funga da trampolino di lancio per un ciclo di storie ambientate nel presente: a mio avviso, le versioni adulte dei personaggi non aggiungono molto ai loro corrispondenti giovani, ed anzi rischiano di sottrargli quell'aura quasi "magica" che li ammantava nelle loro avventure a Quack Town. Per cui, se da un lato posso dire di averla letta con piacere, dall'altro è pur vero che non mi sarei mai stracciato le vesti se non fosse mai stata scritta, bastandomi le avventure di PP8 nel suo scenario naturale.

Ecco, hai detto tutto quello che c'era da dire!

(Sono d'accordo anche con Paperinika, però devo ammettere che, nonostante tutto, io la storia l'ho letta e riletta volentieri!)

Aggiungo che, ora, chi voleva vedere i paperotti da adulti è stato accontentato, quindi... mo' basta, eh!

Aggiungo che, ora, chi voleva vedere i paperotti da adulti è stato accontentato, quindi... mo' basta, eh! 

Appunto, non abusiamo della pazienza di Paperinika... 

Arrivo io a tempo abbondantemente scaduto, e comunque avete già detto tutto voi, e pure esaurientemente.
Mi limiterò quindi a piccole note.

Buono, ma non epocale, Amazing Files: non grido al capolavoro ma nemmeno dico che "i paperotti andavano lasciati stare", se non altro perché tutti, prima o poi, abbiamo fatto la rimpatriata con gli amici dei tempi che furono. Il passato, anche remoto, spunta sempre fuori nella vita, e chiudergli la porta non ha senso.
Sinceramente dimenticabili le altre storie, con note di demerito per Lavoradori e anche per la storia con il cugino pippide venuto dal futuro: era proprio così difficile dargli una fisionomia anche leggermente diversa da Pippo? e poi Topolino con quel collo è irricevibile...

La tavola iniziale della storia di Manetta cita il leggendario Spirit del grande Will Eisner, non l'ha notato nessuno?

un nuovo corso,che magari spiegherà meglio la chiosa di Millicent del primo episodio che, per ora, è rimasta ambigua.

L'avevo già detto commentando il primo episodio: in realtà bisogna aver vissuto negli anni '70 per aver capito quella citazione di Lucio Battisti/Mogol, per il resto evidentissima e nulla di più che una citazione, per niente ambigua...

Buon Peccato per i disegni di Lavoradori, per me sempre indigeribili. Per lo stile cubista che non mi va giù come al solito, direte voi? Beh, stavolta sono anche visibili, soprattutto nelle prime tavole, i buchi e le doppie linee nel ripasso a china. Non parlatemi di tocco geniale dell'artista, per favore.

Appunto... come se l'avessi scritto io.

Non è che la china deve essere per forza perfettamente perfetta.
Là fuori il mondo è pieno di disegnatori che inchiostrano in modo "sporco": ben venga qualcuno che adotti uno stile del genere anche su Topolino.

Non è che la china deve essere per forza perfettamente perfetta.
Là fuori il mondo è pieno di disegnatori che inchiostrano in modo "sporco": ben venga qualcuno che adotti uno stile del genere anche su Topolino.

Anche Hubbard e Walt Kelly sporcavano il tratto di china.
Ma, per favore, non facciamo paragoni, siamo seri.

Mah.
Vedete un po' voi.

Nessuno ha scritto "Hubbard" e "Walt Kelly". Dovunque, in qualsiasi testata, trovi spesso disegnatori che sporcano il tratto. Certo non sono stati solo Hubbard, Kelly e Lavoradori.

Nessuno ha scritto "Hubbard" e "Walt Kelly". Dovunque, in qualsiasi testata, trovi spesso disegnatori che sporcano il tratto. Certo non sono stati solo Hubbard, Kelly e Lavoradori.

È vero che la pratica di sporcare il tratto è comune, ma non è detto che ci debba piacere per forza. Devi essere molto ma molto ma molto bravo e, soprattutto, la cosa deve essere funzionale e non così, tanto per.
Se la cosa è apprezzabilissima in Calvin & Hobbs, in Disney mi sembra il classico cavolo a merenda. A meno che non si sia Hubbard.

in Disney mi sembra il classico cavolo a merenda. A meno che non si sia Hubbard.

Sante parole... 

Non che in Disney non si possa (e debba) innovare il tratto, ma lo stile di Lavoradori purtroppo non riesco a farmelo piacere in alcun modo, ed è un dato di fatto che solo le tavole pikappiche di Pk Tube mi son piaciute, complice lo stato di rimbambimento totale che mi assaliva nel rivedere Uno ed ottenebrava ogni capacità di giudizio... 

Non sono un grande fan di Paperino Paperotto, che ho sempre considerato estraneo alla cerchia dei miei personaggi più amati, stessa cosa vale per Indiana Pipps. La storia l'ho letta comunque con interesse e mi è piaciuta. Ma, per il motivo di cui sopra, preferisco non andare oltre con il commento.

Zio Paperone e la dissipazione cellulare
Temevo fosse un'altra storia "scientifica" dal titolo (giocato molto bene, fa cadere in un piacevole qui pro quo).
Mi ha divertito, l'ho letta volentieri e velocemente.
Esempio di storia divertente e istruttiva allo stesso tempo.
Non ne capisco molto, ma trovo il tratto di Mazzarello più gradevole, l'avevo riscontrato anche in un'altra sua recente storia.

Invece non ho capito granché della breve sull'amicizia. Ma di quale amico di Zio Paperone si parla? Di Battista? Della Numero Uno? O di tutti e due? In questo caso l'incertezza non gioca a favore della storia breve.

[size=12]Copertina[/size][/b]
Brutta copertina, è stata concepita male, inoltre Millicent non si può vedere con quelle "cosce" e Tom mi sembra tagliato, l'unica cosa che si salva è il colore dello sfondo

[size=12]Voto: 3[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Paperino e gli amazing file – Ep. 4: ritorno a Quack Town[/size]

[size=12]Storia[/size] [smiley=voto5.gif]
C'è un continuo (forse)
Finale perfetto e stupendo, anche se si era capito da un po' chi c'era dietro a tutta questa storia
Rimane comunque una bellissima storia e a questo punto spero in un continuo della serie

[size=12]Disegni[/size][/b] [smiley=voto2.gif]
In questo ultimo episodio mi sembra che ci sia stato un lieve peggioramento dei disegni, che di per sé sono già appena accettabili, non ci siamo

[size=12]Voto:[/size] [size=12]8[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Zio Paperone e il dissipatore cellulare[/size]

[size=12]Storia[/size][/b] [smiley=voto5.gif]
Una storia ben riuscita, con i bassotti che rubano a PdP con un metodo non convenzionale ma molto moderno, mettendo in difficoltà PdP che non è proprio al passo coi tempi, anche a causa della sua taccagneria che questa volta gli poteva costare cara

[size=12]Disegni[/size][/b] [smiley=voto4.gif]
Molto ben fatti i disegni dei personaggi e degli ambienti cittadini, si vede che c'è gran cura ed attenzione al dettaglio

[size=12]Voto: 8[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Il mio migliore amico - Inseparabili[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto2.gif]
Bruttina, con poco senso, come la serie del resto

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto2.gif]
Disegni non perfetti, ma accettabili

[size=12]Voto: 5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Comunicazioni papere – Missive preistoriche[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto4.gif]
Storia piacevole e divertente, col solito Paperino combinaguai che alla fine risolve la situazione, più o meno

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto3.gif]
Lavoradori non è certo il mio disegnatore preferito, ma in questa storia l'ho visto bene nei disegni, forse era la persona più appropriata per una storia simile

[size=12]Voto: 6,5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Manetta in: appostamento al buio[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto3.gif]
Storia carina, ma nulla di eccezionale

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto3.gif]
Disegni e contesti ben realizzati e progettati, ma ho qualche dubbio sulla realizzazione dei personaggi femminili, che siano state volutamente realizzate come delle cozze ?

[size=12]Voto: 5,5[/size]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]Pippo e il lontano cugino troppo vicino[/size]

[size=12]Storia [/size][smiley=voto3.gif]
Storia con la giusta dose di mistero, davvero ben fatta

[size=12]Disegni [/size][smiley=voto3.gif]
Ben fatti ma non perfetti

[size=12]Voto: 6[/size]
[size=16]_________________________[/size]


[size=12]TopoGulp[/size][/b]

[size=12][size=12]L'eterno secondo - Le classifiche[/size][/size]

Essere l'eterno secondo ha anche i suoi vantaggi a quanto vedo

[size=12]Voto: [/size][smiley=voto5.gif]
[size=16]_________________________[/size]

[size=12]P.S.[/size]
[size=12][/b][/size][/color]

Questa storia l'aspettavano in tanti, in molti desideravano sapere che fine avessero fatto i giovani paperotti di Quack Town, e mi meraviglio di come qualcuno non voleva che accadesse, forse si pensava che così facendo si poteva finire per rovinare tutto, mandare all'aria tutta quella magia che solo quei paperotti potevano dare.
Ma fortunatamente credo che ciò non sia successo, ma anzi penso che si sia passati ad un livello superiore senza dimenticare i legami col passato.
Lo sceneggiatore che ha realizzato questa serie ha avuto gli attributi, non era affatto facile prendersi una responsabilità simile, perché il rischio di rovinare tutto era dietro l'angolo.
Invece è riuscito a creare una storia avvincente e misteriosa ma sopratutto simile a quelle che abbiamo letto con i giovani paperotti, forse l'unica nota stonata è che ho avuto l'impressione che si sia allungato un po' il brodo.
Sul lato disegni si è passati dalle stelle alle stalle, forse l'entusiasmo nel leggere finalmente questa storia inizialmente non mi ha fatto notare per bene i disegni, che per una storia del genere dovevano essere realizzati meglio, invece sembrano essere realizzati frettolosamente, e ciò si è notato sopratutto nelle battute finali.
Non sono rimasto deluso da questi disegni, ma la poca cura in alcune vignette mi ha lasciato perplesso, è possibile che per una storia del genere non si poteva fare e dare qualcosa in più?


Bene, spero di non aver annoiato nessuno, ma visto che quasi tutti di solito si riservano il voto per le serie alla fine (mentre io l'ho dato anche ai singoli episodi) ho trovato giusto fare questa ulteriore considerazione sulla serie appena conclusa, dopo aver letto tutta la storia.
Era anche una specie di test per vedere come me la cavavo a recensire una storia

Comunque bando alle ciance

[size=12]VOTO FINALE : 8[/size]