Nei suoi editoriali la De Poli tradisce sicuramente entusiasmo e simpatia ma anche un certo ego: prendendo spunto dalle diverse iniziative editoriali (l'ultima quella di Topo Maltese della prossima settimana) la direttora ci inonda di notizie che riguardano la sua vita: studi, viaggi, amicizie, letture, rapporti familiari... che, per carità, possono essere anche interessanti ma tolgono molto spazio (almeno il 50%) ad una pagina che ci dovrebbe informare soprattutto su storie, personaggi, autori e progetti, tutti temi che sarebbe meglio sviluppare liberandoli da qualche avvenimento personale di troppo.
PAPERINO E GLI AMAZING FILES - RITORNO A QUACKTOWN
Enna gioca con lo spazio-tempo articolando una situazione fantascientifica con un certo realismo tutto sommato convincente: alla fine il filo della storia sembra dividersi in due, senza che ne resti uno principale. Il che dovrebbe essere prologo di un prossimo sviluppo della serie su due binari paralleli, cosa che avevo auspicato e che spero si realizzerà veramente.
ZIO PAPERONE E LA DISSIPAZIONE CELLULARE
Buffo come Paperone riconosca i Bassotti quando hanno una tuba come la sua e non quando hanno altro abbigliamento (con il quale sono sempre riconoscibili). Ottima utilizzazione da parte di Sisti dei telefonini che diventano determinanti protagonisti della storia, altrimenti inconcepibile. Mazzarello sempre meglio per quanto le dita dei paperi ricordino spesso quelle anatrine degli anni '30.
IL MIO MIGLIORE AMICO - INSEPARABILI
Continuano le banalissime brevi della Gianatti che utilizza plot ultra classici non per sviluppare qualcosa ma fini a se stessi, per ribadire concetti ultra noti magari per i nuovi lettori che non conoscono bene le dinamiche di Paperopoli e Topolinia. Picone delinea i personaggi come robottini dagli sguardi fissi, anche quando piangono.
COMUNICAZIONI PAPERE - MISSIVE PREISTORICHE
Le illustrazioni di Lavoradori hanno un loro perché: trasudano anima, personalità e ingegno da tutti i pori. Credo sia l'unico disegnatore veramente 'alternativo' a piacermi, sia nei personaggi che negli sfondi.
MANETTA IN: APPOSTAMENTO AL BUIO
Voglio ancora soffermarmi sui disegni: Piras in evoluzione (come Tosolini e Mazzarello) è per me uno dei più interessanti artisti disneyani, si sta avvicinando alle matite di Francesco Guerrini. Manetta accenna alla dieta fatta. Chi è Jenny, giovane commensale di Basettoni e Petulia: una loro nipote? Se così fosse, presentarle il novello 'magro' ma attempato tenente per scopi amorosi non mi pare una mossa proprio azzeccata.
PIPPO E IL LONTANO VICINO TROPPO VICINO
In questo caso il disegnatore non mi convince: Vian (senza gli stormi di uccelli, quasi un marchio come il gatto di Gatto) sembra attraversare un periodo down con testoni dei topi dall'aspetto imbambolato e cugino di Pippo praticamente sua copia; un po' di fantasia nel delinearlo non sarebbe stata male. E Orazio continua ad essere delineato (anche da altri autori) con un solo dentone, due orecchie lunghe quasi come quelle di Pippo e un aspetto generale bonario, quasi timido (quando invece era un equino strafottente dalla dentatura possente). Si riguardassero l'Orazio di Scarpa se non quello attuale di Casty.