Numero buono, nonostante un macigno veramente di puro granito indistruttibile
Paperino e il dollaro fatale (Secchi/Guerrini): spiace dare certe definizioni, ma faccio mia una battuta di Mosè in una striscia di Lupo Alberto, ove mollava un paio di schiaffoni al medesimo eroe azzurro. "Al diavolo il dottor Spock: quando ci vogliono, ci vogliono!" E quindi... allucinante boiata, priva di qualsiasi motivo per essere letta. Non ho messo i canonici "senso e logica" perché quelli ci sono, ma ereditati. Ma è solo il senso della trama ad esserci, perché il senso di avere fatto questo secondo remake seguita a sfuggire. Ora, se vuoi davvero fare conoscere il capolavoro di Barks, che dovrebbe essere di reperibilità piuttosto semplice, viste le numerose ristampe, non fare un remake che nulla aggiunge al capolavoro! La logica del remake, da che mondo è mondo, è rifare una cosa già realizzata aggiungendovi qualcosa in meglio, ma qui il meglio dov'è? Non nella trama, perché quella di Barks funzionava a meraviglia. Non nell'aggiornamento tecnologico, perché questa soluzione risolve la vicenda in tempi ben meno impietosi dell'originale. Non nel messaggio, perché è esattamente lo stesso paro paro. Anzi, a voler fare un remake moderno ti vai pure ad incasinare la vita con la logica, e non rompetemi con questioni di continuity e simili, perché... se si è posto quel problema lì OGGI, e non in una storia del 1952 (correggetemi pure se sbaglio l'anno: non ho gran memoria per questi dettagli), perché Paperone non fa la cosa più logica di tutte e non chiama quindi Archimede Pitagorico a risolvergliela come in diecimila altre storie? Pare una scemenza, ma è il difetto di volere modernizzare a tutti i costi cose che "funzionano" anche perché in quel periodo non c'era il dato personaggio, o comunque non era così utilizzato e sdoganato. Quanto ai disegni, ho già detto e spiegato mille volte perché Guerrini, benché più "normalizzato", non sia proprio nelle mie corde e non tedierò ripetendomi: basti solo dire che il confronto con Barks è impietosamente a favore dell'Americano. Aggiungo solo che tutta questa operazione remake finora è stata peggio che fallimentare. Se davvero si vuole omaggiare una storia e farla conoscere, l'ideale è ristamparla su testate economicamente convenienti (i GCDns, ad esempio ed appunto, ristampano spesso Barks), o fare un secondo capitolo intelligente dove ci si riallaccia alle storie precedenti, rivelando cosa è successo dopo l'intervento dei protagonisti: che so, non sarebbe stato meglio dirci cosa è successo a Shacktown dopo la vicenda di Barks, invece che fare un mero remake che nulla ha aggiunto al leggendario originale? Spero che non ci siano altri remake all'orizzonte, davvero tanto.
La storia dell’arte di Topolino – Topolino e le artinuvole (Gagnor/Zanchi): grazie a questo dinamico duo, ho scoperto una forma d'arte che proprio non conoscevo. La trama è giusto un pelo più debole delle precedenti, ma si legge sempre volentieri perché la classe non è acqua, ed i disegni sono una meraviglia. Applausi anche stavolta, per una serie degna di lode e di menzione non solo perché bella in sé, ma perché sa anche insegnare.
Rockerduck e l’incoraggiamento giusto al momento giusto (Fontana/Rigano): simpaticissima breve molto ben scritta ed ancor di più divertente. Quanto ai disegni, siamo certi che siano di quel Rigano incredibile che aveva lasciato un segno indelebile ai tempi di PK2, con una sola storia? No, perché... soprattutto il Rockerduck nella prima vignetta è tristemente statico e quasi mighelesco...
Le GM a caccia di pianeti (Venerus/Picone): buona trama, anche se in qualche punto forse è un po' infantile, su un tema che dovrebbe farci riflettere parecchio. Ottimo Picone, molto intiniano, senza perdere in dinamismo e senza scadere nell'astrattismo totale.
Darkenblot III Nemesis – Ep. 2: chi aspetta nell’oceano
(Casty/Pastrovicchio): sui disegni, vedi le lodi sperticate della scorsa settimana. Sulla trama, ovviamente il voto è rinviato, in attesa degli sviluppi. Richiamo qualche citazione, volute, non volute, inconsce o inventate che siano:
1) m'era sfuggito la scorsa settimana, ma Orion (oltreché ovviamente il nome inglese dell'eroe mitologico e della costellazione) è il nome dell'opulento capomacchina dell'Argo in
Star Blazers prima serie (Gamilon e Impero della Cometa, intendo).
2) l'esoscheletro di Makandra sembra un misto tra un Evangelion in formato extrasmall ed il costume di Goblin nel film
Spiderman di Sam Raimi: i colori sono assolutamente inconfomdibili; peraltro c'è un altro campanello d'allarme che non riesco ad identificare, ma che mi suona continuamente nella testa...
3) facile ricondurre i robottini a disco ai mostri di Vega in Goldrake, eh? Scommetto che in tanti ci avranno pensato... Ma per forma e dimensioni, io ripenso di più ai "Bug" di
Mobile Suit Gundam F91 (che riprendevano però appunto i mostri di Vega, sia chiaro).
Grande attesa per la terza puntata, quindi, contando che nel prossimo numero non ci siano macigni ingombranti...
Ecco, trovato! L'esoscheletro di Makandra richiama anche l'ultima armatura di Alystair Smithe, altro grande nemico dell'Uomo Ragno.
4) X-Tron è poi il nome dell'energia che alimenta Gordian ed i mezzi di supporto nell'omonimo cartone animato.