Nulla da dire, le solite chiacchiere da bar ...topolino a mio avviso non tira piu' perche' l'attenzione dei ragazzi verso il mondo dei fumetti e' calato e anche notevolmente..
...o meglio c'e' poca attenzione verso i fumetti..chi legge va piu' sui libri per bambini..chi non legge va alla playstation :-P
Ciao turk. Forse mi sono espresso un po' troppo in maniera romantica (d'altronde e' normale, considerata la mia eta').
Quello che intendevo dire e' che, avendo l'economia di mercato avuto la meglio su qualsiasi altro tipo di valore, la diffusione o meno di un oggetto (perche' anche Topolino e' da inquadrare in questo sistema di riferimento), dipende in gran parte dal chiasso che se ne fa' intorno (altrimenti che gusto c'e' a possedere undici ottilioni di dollari ?).
E' triste dirlo, ma i bambini/ragazzi (perche', alla fine e' quello il target di riferimento), sono fortemente influenzati dalla pubblicita' (e spesso anche i grandi che devono pagare); il mio edicolante vende dieci e piu' volte la quantita' normale di "Skifidol" il giorno dopo uno spot degli stessi alla TV.
Se l'interesse dei ragazzi verso i fumetti e' calato, probabilmente e' anche perche' questo tipo di oggetto e' poco pubblicizzato rispetto ad altri oggetti ; non penso perche' e' arcaico (e comunque il fumetto digitale e' alle porte).
Se la Walt Disney Italia ha fortemente limitato gli investimenti in pubblicita' su qualsiasi tipo di supporto, e' perche' probabilmente la casa madre Walt Disney Company ha tagliato proprio in questo senso (oppure perche' la Disney Italia quando poi deve presentare il bilancio non puo' permettersi di scendere sotto certe cifre).
Questo intendevo quando ho scritto che la multinazionale Disney Company ha abbandonato un certo tipo di produzione (fumetto e cartoni di qualita', essenzialmente, a scapito dei characters a cui deve tutto), in favore di parchi a tema (e Parigi e' un bel problema), film, oggettistica varia e mille altre attivita' che neanche sospettiamo le quali potranno assicurare a fine anno i migliori dividendi ai grandi azionisti.
Che lo vogliamo o no, questa e' la logica attuale delle cose.