Quello che non va non è Topolino ma, spiace dirlo, i ragazzi-giovani d'oggi.
E qui forse abbiamo centrato il punto. Non per fare sociologia spicciola, ma qualcosa è cambiato davvero negli ultimi dieci anni. Io di anni ne ho 25 e questi son discorsi che quasi ti fan sentire vecchia, ma avendo a che fare spesso con bambini o ragazzini di età da scuole elementari o giù di lì, è qualcosa che balza agli occhi, se li confronto con quello che ero io e i miei amici negli anni '90.
E' ovvio poi che ogni generazione pensa di essere meglio di quella successiva, ma credo che ciò che è irrimediabilmente cambiato nell'ultimo decennio è l'uso delle nuove tecnologie. I bambini di oggi sono nativi digitali a tutti gli effetti.
Chi ha la mia età è tra gli ultimi ad esserci entrato gradualmente, in questo mondo multimediale. Da piccoli, ancora si passavano le ore e ore a leggere fumetti, disegnare, giocare fuori in strada. Il computer, il videogioco, sì c'erano, ma erano un optional. Una delle tante possibilità di svago. Diffusa, ma non troppo. E non certo invasiva o predominante. Oggi lo è.
Quando andavo alle elementari, TUTTI leggevamo Topolino. TUTTI. Nella classe, nella cerchia di amichetti. E ne parlavamo.
Oggi la percentale è bassissima. L'ho chiesto a una bambina di 9 anni a cui faccio la baby-sitter. Lei non ne legge. Nè gli interessano. In classe non li legge quasi nessuno. Pochi, troppo pochi.
Perchè il Topo ha ancora tra i maggiori lettori i ragazzini, alla fin fine, o sbaglio? Il maggior target di riferimento dovrebbe ancora essere quello giusto? Quindi i discorsi sugli adulti che comprano o meno, si vergognano o no, ha senso, certo. Ma fino a un certo punto. il maggior problema dovrebbe essere sul versante bambini, temo.
O forse ho scritto un mucchio di stupidaggini, non so. Però secondo me il problema è quello. Si parte dalla frase citata sopra di Mark.
E soluzione non so se ce ne sia.