Peccato che oggi si vada a tentoni (fino a qualche anno fa la Disney Italia faceva vedere le tirature solo in appositi siti che noi periodicamente commentavamo) anche se penso sia ipotizzabile una tiratura del Topo intorno alle 80/90.000 copie con un venduto di circa 70.000 (sempre con le mie ipotetiche percentuali precedenti).
Mi hai dato una notizia tristissima! :( :(
Mi aspettavo che Topolino vendesse almeno 150.000 copie a settimana, non appena 70.000 (seppur stimate).
Se i numeri sono questi, a mio parere lo sforzo fatto da Panini finora è ammirevole, pur con qualche errore di continuity nelle testate
(però hanno dichiarato che concluderanno ogni testata rimasta sospesa vendendole nelle fumetterie).
Io credo che sia cambiata la società nella sua sostanza, specialmente quella adolescenziale, dalla quale generano le trasformazioni future:
si legge poco o nulla, non conosco un figlio dei miei amici che legga un fumetto o che addirittura sappia cos'è,
quando io andavo alle elementari Topolino girava tra i banchi come fosse un libro di testo.
I fumetti stimolavano (e stimolano) fantasia, creatività, alfabetizzano, insegnano il valore prezioso dell'attesa (dell'uscita settimanale, del seguire una storia a puntate).
Gli smartphone, tablet e PC sono il loro esatto contrario nell'uso distorto e "agonistico" che se ne fa: quello che cerchi e vuoi lo trovi subito, la comunicazione avviene per abbreviazioni,
sgrammaticature e vari acronimi assassini della lingua e l'attesa per ottenere ciò che si desdera è vista come un danno irreparabile, in questa corsa telematica a vivere che asfalta tutto il precedente
(il 4G è già vecchio e ci stanno spacciando il 5G come la salvezza del genere umano dal ritorno alla preistoria).
Non avere necessità di investire forze fisiche ed energie psichiche per fruire di un bene non può che fare danni.