In pratica il mio commento è esattamente opposto a quello dell'Avvocato
Lui elogia come storia migliore del numero
Brigitta e la missione Cupido, che ritengo invece sciapa, poco ispirata, costellata - questa sì - da sviluppi e twist visti e rivisti riproposti qui senza troppa verve. Il "colpo di scena" era fin troppo facilmente intuibile da ben prima che venisse svelato e la sua natura (
ladra di gioielli che si camuffa
) non è certo esaltante. La storia di salva per la
Vetro, ma più che altro nell'aspetto del ragazzo e della ragazza, visto che invece Paperone e Brigitta mi hanno convinto poco.
Ad una storia in cui Brigitta aiuta un altro sfortunato in amore, quindi, mi si perdoni se preferisco nettamente il finale di
Darkenblot 3. Alla luce della storia nella sua interezza (che merita quanto prima una lettura unitaria) non saprei se sbilanciarmi come nelle settimane scorse ritenendola la miglior storia della saga... ma sicuramente se la batte con
Regeneration per il podio.
Il fastidio per i plagi non ha senso di sussistere, dato che
PK non ha inventato nulla: le suggestioni di
Tutto e Niente e
Silicio non sono certo nate a fine anni '90, ma sono rielaborate da un certo tipo di fantascienza, così come fa
Casty qui, secondo me senza nemmeno ricordarsi di certi precedenti
pikappici. Mettiamocela via: stiamo diventando vecchi, vedremo sempre più spesso determinate soluzioni narrative ripetersi, ci sta, è normale. Ovviamente c'è modo e modo di farlo, è la differenza tra i cliché stantii e le soluzioni narrative, appunto. Casty scrive pagine action ispirate, bilancia bene il gran numero di personaggi in scena e le rivelazioni, e
Pastro accompagna con diverse quadruple davvero spettacolari, un design d'impatto e convincente per l'Umibozu e un Mickey sbarazzino e adorabile.
L'ultima tavola con finale "aperto" mi ha sorpreso e sulle prime stranito, considerando che la saga è terminata... ma alla fine mi ha messo addosso quello strano senso di vaga inquietudine e incertezza che mi piace ritrovare in questo tipo di storia, quindi è ok
Personalmente molto soddisfatto, quindi
Per quanto riguarda il resto del numero...
Charleston di
Enrico Faccini è un'adorabile
trollata slapstick che strappa più do una risata per le gag fisiche, mentre
Zio Paperone e la startpapp cup è più di "sostanza" e trovo che sia riuscita anche bene.
Venerus prende un elemento attuale come quello delle startup e lo "cuce" addosso a Paperone, mostrandolo (a mio personalissimo avviso correttamente) come molto propositivo e positivo verso questo fenomeno economico. Ne risulta una storia forse un po' troppo "schematica" nello sviluppo, e con un eccesso di personaggi (non tutti strettamente necessari), ma piacevole.
Ermetti alle matite fa un buon lavoro e sembra anche iniziare una leggera evoluzione del suo stile.