Copertina: suggestiva.
Voto 8Topolino alla ricerca della 25a stellaL'ho gradita, per quanto non si può dire abbia un soggetto memorabile nel tempo. Non ha la pretesa delle storie di largo respiro, è più un piccolo omaggio al mondo creato da Disney con la sua fantasia ed un invito a coltivare la propria. Ho avvertito la magia, anche se è durata troppo poco.
Voto 7Zio Paperone e l'oasi meravigliosaAvventurina gradevole 'alla Paperone' con
Amelia alla carica per la numero uno
. A dire il vero, non ho mai particolarmente amato il personaggio di
Amelia, soprattutto quando compare come deus ex machina a risolvere tutto
, come in questo caso, deludendo le aspettative indotte col senso di mistero suggerito sino a quel momento. Buoni i disegni di Soldati.
Voto 6Nonna Papera e il forchettone scomparsoProbabilmente dedicata ad una fascia d'età bassa; per gli altri risulterà difficilmente apprezzabile.
Voto 4Gastone in: Hotel QuadrifoglioSimpatica l'idea dei 3 cugini messi insieme (a fare guai), ma la storiella non va esente da pecche. Al di là delle divertenti gag, mi sembra incoerente col personaggio l'idea che Gastone, ben abituato ad altro genere di lusso (hotel a 5 stelle, crociere da miliardari, etc.), non si accorga che
i loro lavori di 'ristrutturazione' non stiano andando esattamente bene - l'unico ambiente che hanno tinteggiato è più fatiscente di prima! - e se accorga invece solo Paperino. Inoltre, benchè si mostri ottimista, quasi facendo comunella con Paperoga, appena viene a sapere della visita di Paperone & soci, d'un colpo s'abbatte, perdendo fiducia nella sua proverbiale fortuna. Il finale poi con i miliardari che non vedono l'ora di fare delle vacanze 'insolite' sgobbando a più non posso
mi sa molto di già stravisto e non mi ha convinto, dandomi l'idea di qualcosa di buttato lì, giusto per non spremersi per un'alternativa meno inflazionata. I disegni di Limido sono godibili e migliorano la situazione.
Voto 6Indiana Pipps e la febbre del palloneLa meno convincente del numero. Almeno la storia di Nonna Papera può avere l'attenuante del target di pubblico, ma qui non vedo scuse. Non sono un amante delle storie sportive, men che meno calcistiche, ma devo concordare con chi vede un uso umiliante del personaggio - avventuroso, coraggioso, d'azione - che si riduce ad una macchietta, ad un tipo qualsiasi che si fa prendere dalla febbre delirante del tifo e ci si intontisce (comprese le manie superstiziose). Non parliamo di come si risolve il tutto (la classica
botta in testa per l'allenatore
). Almeno alla fine Indy torna in sè, l'unica scelta saggia della storia. Disegni anonimi, che peggiorano - se possibile - una sceneggiatura piuttosto infelice.
Voto 3Un numero nel complesso sotto tono, salvato solo dalla celebrativa, anch'essa peraltro non eccellente.