Paperetta antipatica? Paperetta scritta per dare sui nervi? Paperetta con indole irritante?
Questi ultimi commenti mi sembrano tutti tremendamente fuori fase e che poco colgono il personaggio nella sua incarnazione migliore (che, paradossalmente, non ritengo sia quella offerta dal suo creatore Romano Scarpa nelle storie in cui l'ha utilizzata, quanto piuttosto quella portata dalla Mognato nelle Fantaleggende e quella più recente di Vito nelle varie storie che ha scritto con lei come protagonista).
Paperetta è la classica teenager. Né più, né meno. Questo ovviamente non toglie che possa avere alcuni lati meno "convenzionali", come tutti gli adolescenti, ma di certo non è l'antipatia la prima cosa che mi salta all'occhio nella sua caratterizzazione, né in generale né in particolare in questo primo episodio di Ducks on the road.
L'assenza della figura adolescenziale ben sviluppata, nell'universo Disney, crea evidentemente anche questo: un non riconoscerne o un travisarne i caratteri in quelle poche occasioni in cui qualcuno cerca di portare quel mondo, quel feeling sulle pagine del Topo.
E questo senza per forza occhieggiare alle mode, e Teresa e Stefano lo dimostrano bene visto che ambientano la loro lunga storia negli anni Settanta. È semplicemente portare su carta e in forma papera quell'entusiasmo, quella vitalità, quella freschezza insita in quell'età specifica, così strana e turbolenta, così genuina e spontanea.
La miglior Paperetta incarna bene queste cose: a me fa simpatia la ragazzina bionda che "pimpa" il furgoncino, che combina un pasticcio cercando di richiamare l'attenzione del suo migliore amico, che agisce d'istinto quando mangia la torta, non antipatia.
Gastone è un personaggio scritto per risultare antipatico; Topesio è un personaggio scritto per risultare antipatico; dire la stessa cosa di Paperetta mi pare assai poco calzante, non perché non contenga *anche* una piccola quota di atteggiamenti "eccessivi", ma perché non è quello il cuore del personaggio.