Le mie impressioni su questo numero
Ducks On The Road - Ep.2: Sultani dello swing (Radice/Turconi-Zanotta): la vicenda procede bene, questo secondo capitolo fuori città presenta vari spunti interessanti e divertenti, forse potrebbe apparire un po' come un episodio di collegamento col proseguio, oppure potrebbe rappresentare la vera natura di questa storia che, non per niente, è
on the road, dunque una bella panoramica sulla società americana anni '70. Voto ovviamente rinviato, ma mi sta piacendo!
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S.V.[/size]
Tutti i milioni di Paperone - Il mio diciottesimo milione (Vitaliano/Vian): devo essere onesto, ormai il tutto appare molto, troppo, scontato, e mi sta dando a noia già da qualche numero. Spiacente, ma trovo davvero forzata questo tentativo di riesumazione di una serie che, probabilmente, aveva trovato la sua dimensione ideale nei primi 10 episodi...
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Indiana Pipps Flash Adventures - Una fanciulla in pericolo (Panini/Lucci): mah, che dire dire ad una storia che non dice nulla?
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Paperino, Paperoga e il grano arcobaleno (Panaro/Leoni): ecco una bella storia classica, solita avventura della PIA si potrebbe ribattere, ma a mio parere gestita molto bene con tutti i (divertenti) luoghi comuni che identificano queste storie. E si perchè, trattandosi di una sorta di parodia al genere di spionaggio, trovo necessaria ed ineludibile la presenza di tutti i simpatici
clichè quali i nomi in codice, l'ingresso celato, il pericolo (monetario) per Paperone, e via dicendo... La vicenda ha una sua logica ed il finale appare non troppo scontato, se aggiungiamo i bei disegni di un Leoni in piena forma, beh direi che ci siamo!
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Topolino e il giallo monocromo (Camerini/Soldati): una storia che mi ha lasciato molto perplesso, anche ora che mi trovo a darne un sommario giudizio... Da un lato abbiamo un Topolino decisamente poco sintonizzato con l'intera vicenda, che non sembra mai riuscire a cogliere la realtà dei fatti e pare procedere più per tentativi e pregiudizi che altro. Intendiamoci, la fallibilità del protagonista è un elemento che mi sta più che bene, sono d'accordo con l'abbattimento dei piedistalli e con l'umanizzazione dell'eroe, dunque non mi lagno della presunta anomalia della caratterizzazione di Topolino. Dall'altro lato, tuttavia, la trama sembra stentare a prendere una direzione ben precisa, fino al colpo di scena finale dove è solo il caso a permettere la risoluzione della vicenda. Capisco la volontà di un approccio differente rispetto al canovaccio classico del poliziesco, ma si poteva far meglio.
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In conclusione, questo 3212 si presenta come un numero abbastanza balbettante, che parte alla grande con Paperetta&co., che subito appresso mi ha deluso parecchio con l'insignificante breve e l'ennesimo noioso capitolo dei Milioni, che per risollevarsi deve puntare sul classico sicuro della PIA e che conclude con una storia dove il risultato non pare corrispondere in pieno all'idea, seppur valida, di partenza.