Forse perchè se vedo ripetere le stesse gag (con minime variazioni) di un'altra storia in quello che dovrebbe essere il momento clou della vicenda, tutto il mio interesse sfuma
Punti di vista il fatto di ripetere gag di una storia precedente per me non sfuma nulla è una interessante riferimento.
E' risibile perchè è tutto forzato, da atlantide alla
ricostruzione della medesima, dalla cattedrale come nascondiglio degli atlantidei alla motivazione per cui non chiede l'aiuto di fantomius, è un gigantesco castello di carte che si tiene in piedi con lo sputo. Basta leggere cosa dice henry a un certo punto: "non avevo calcolato che ci saremmo scontrati"!
Perchè mai? Me ne vado solo in giro a commettere furti facendo ricadere la colpa sul re dei ladri, uno che ha messo nel sacco detective di mezzo mondo e criminali dell'altro mezzo: perchè mai si dovrebbe interessare a me?
Tutto forzato perchè? In base a quale logica!
Perchè l'idea di Atlandide dovrebbe essere forzata?
Si tratta di storie a fumetti, in ogni storia anche nei più celebri capolavori , se uno si sforza si possono trovare incongruenze o situazioni "poco reali" o magari forzate.
Sarebbe come criticare la storia di Barks con motivazioni "forzartamente realistiche" del tipo ; che senso ha un fantasma vestito di nero che gira per la città di giorno ed entra nel deposito?! Come fa ad entrare nel deposito per aprire la cassaforte...è tutto forzato!
Oppure come fa un bidone dell'immondizia a fermare le pallottole nell'unghia di Kalì? è un espediente forzato ! e poi l'idea della macchina che ipnotizza Topolino nel doppio mistero di Macchia nera, e il mantello che lo rende invisibile, Eta Beta che compare dal nulla...
Sono tutte forzature? Certo che lo sono! Ma questo non toglie nulla alla bontà generale della storia!
Nel caso di Gervasio videntemente per lui non erano così forzate, avevano una certa logica, poteva trovare anche altri espedienti, che in ogni caso dal punto di vista di un'altro lettore sarebbero stati forzati in ogni caso.
Il fatto che le sequenze non soddisfano il tuo punto di vista non significa che siano forzate
Se 30 pagine sono considerate una storia breve è anche inutile continuare a discutere. Evidentemente non sono l'unico ad avere delle mappe mentali un po' sfasate
30 pagine non è certo una storia lunga! Chiamala breve, chiamala media ma certo non è lunga.
L'ultima di Dolly di 60 pagine può essere considerata lunga e da la possibilità di sviluppare trame più complesse.
Le mappe mentali sono personali, raramente coincidono con la realtà, e sono non necessariamente sfalsate!
Basta rendersene conto ed accettarlo.
Barks aveva una caratteristica nelle sue storie, (non so se fosse lo stesso nella vita perchè non l'ho ovviamente mai conosciuto): sapeva non prendersi troppo sul serio. Quella storia, per quanto bella, mi ha sempre lasciato un po' interdetto per il finale, un non finale di fatto, quasi uno sberleffo, perchè scoprire che il fantasma è un sosia di paperone di fatto non spiega nulla.
Sono indeciso se pensare che sia stato davvero uno scherzo ai lettori oppure la prima cosa che gli è venuta in mente per chiudere una storia che forse non sapeva come concludere (magari era già arrivato al numero previsto di pagine e ha dovuto tagliare corto, non so). Quello che penso però è che la stessa "leggerezza" che ha avuto lui nell'inventarsi una cosa simile dovremmo averla anche noi lettori senza stare sempre a cercare tutti i puntini delle "i" o addirittura decidendo noi per gli autori se una storia è conclusa oppure no.
Detto questo a me se fantomius piace così com'è sono contento lo stesso, lo leggo meno volentieri rispetto all'inizio ma almeno contribuisce, spero, alla buona salute del settimanale e quindi permette l'uscita di tante altre storie, comprese quelle più aderenti alle mie mappe mentali 8-)
Ben detto, quello che dici di Barks è vero, ho parlato con chi lo ha conosciuto ed era così anche nella vita.
Per questo mi fa piacere quando altri autori prendono spunto con meticolosi particolari dalle sue storie, e approfondiscono (dal loro punto di vista chiaramente che non necessariamente deve coincidere con il mio o con il tuo) e svelano elementi che Barks non aveva pensato o non aveva interesse ad approfondire.