Non ho un ricordo particolare di quel 27 marzo 1994, giorno in cui vide la luce Topolino 2000. Non avevo neanche sei anni, mancavano pochi mesi a che iniziassi la scuola elementare, ma già sapevo leggere. Mio padre mi comprava spesso Topolino, e mi rivedo con piacere in campagna, seduta vicino al salice, a sfogliare estasiata le pagine colorate del giornaletto.
Probabilmente non ebbi in mano il 2000, quel giorno. O forse sì, ma non ho niente che me lo possa provare: non ricordo di aver mai avuto lo speciale 2000, e il mio abbonamento prese il via solo qualche mese dopo, per cui a marzo ancora prendevo Topolino in edicola, e non proprio tutte le settimane. Ma, se non con il numero specifico, sono nata - fumettisticamente parlando - proprio nel periodo del Topolino 2000.
I miei anni d’oro sono gli anni ’90, con il florilegio di autori, cicli e saghe che popolavano in quel periodo il settimanale. Dopo tre anni di abbonamento e un periodo di lontananza forzata, negli ultimi sette anni ho ripreso in mano tutto, ho riscoperto con attenzione gli autori (vecchi e nuovi), ho trovato nuovi stimoli e nuova linfa per quella che è a tutti gli effetti la mia più grande passione.
Già un anno fa, quando ormai si sentiva nell’aria la vicinanza di questo storico traguardo, mi sentivo entusiasmata all’idea, ma non avrei mai creduto, anche solo fino a una settimana fa, di svegliarmi questa mattina con il pensiero di andare in edicola a comprare Topolino (e con il timore di non trovarlo, oltretutto).
E così, oggi, mercoledì 22 maggio 2013, la mia copia di Topolino 3000 fa bella mostra di sé nella mia libreria assieme allo storico numero 2000 e agli altri 753 Topolini (più un altro migliaio di albi Disney), a testimonianza di quella che è stata senza dubbio una grande presenza nella mia vita.
Sulle sue pagine in questi vent’anni ci sono cresciuta:
ho imparato a leggere, acquisendo un lessico forbito e “un senso della scrittura che di questi tempi è veramente apprezzabile” (a detta del prof. relatore della mia tesi);
ho scoperto nozioni che spaziano in tutti gli ambiti, dalla letteratura, alla storia, alla scienza;
ho viaggiato nel tempo e nello spazio, visitando luoghi reali e immaginari in tutti gli universi e dimensioni finora immaginati;
mi sono identificata in tantissime situazioni e personaggi che ho incontrato;
mi sono emozionata e commossa non poche volte, nel leggere alcune storie.
Insomma, mi ci sono formata. È anche grazie a lui che sono quella che sono adesso.
Sfogliare il numero 3000 è stata una grande emozione! È bastato sfogliarlo distrattamente per fare un viaggio di vent’anni indietro nel tempo.
Più tardi me lo godrò come si deve, ma intanto sentivo il bisogno di specificare cosa rappresenti per me questo albo.