Ecco, ho sentito il bisogno di fare la sbrodolata nostalgicona. Sopportatemi, vi prego
Sarà che tra poco tempo cambio tutti i numeri dell’età, sarà che non avevo mai pensato che quelle file gialle di giornaletti sulla libreria sono cresciute insieme a me…
Il mondo Disney nella mia vita c’è sempre stato.
C’erano i mitici Classici d’animazione anni 90 e Ducktales che mio fratello più grande guardava e io piccoletto stavo incantato insieme a lui a vedere per pomeriggi interi, ma c’era anche quel centinaio di albi a fumetti conservati nel mobile del soggiorno.
Topolino, Grandi Classici, Mega 2000… ce n’erano per tutti i gusti, e quante ore passate a… giocarci; si decideva di tirarli tutti fuori dal mobile e quegli albi diventavano torri, muraglie, ponti, piste per macchinine, e mai una volta che riordinassimo, per la… ehm, gioia dei genitori.
A volte scoprivo anche che quei giornaletti si potevano aprire e li sfogliavo pur non sapendoli leggere; ricordo che la mia scena preferita era in
Zio Paperone e i pirati dell’Orsa Maggiore, con quella grotta piena di diamanti tratteggiata dal bravissimo Guida Scala.
Poi, un giorno, i fumetti vengono esiliati dal mobile del soggiorno e spediti nel garage perché occupano troppo spazio: niente più torri, ponti, pirati dell’Orsa Maggiore, ma solo una mamma contenta di non doverli più riordinare al nostro posto.
Qualche superstite si era salvato all’inscatolamento di massa, perso in un angolo remoto e nascosto della casa: Paperinik e altri supereroi, i Classici, pochi numeri del Topo con i mitici episodi della Pietra Zodiacale. Ogni tanto un moto di nostalgia mi spingeva fino nel lontano garage per recuperare qualche nuova lettura; in pratica, anche i fumetti Disney ci sono sempre stati.
Però Topolino ho iniziato a seguirlo regolarmente relativamente tardi, nell’ormai lontano maggio 2003 quando avevo già dieci anni; rincaso da scuola un giorno e trovo un numero nuovo di zecca, il 2475, bello in vista sul tavolo.
A pensarci non mi sono mai chiesto quale fosse la natura di quell’apparizione, nemmeno chi in famiglia avesse avuto l’idea di comprarlo proprio in quel giorno; fatto sta che ci metto un po’ a leggerlo, ma mi piace. La settimana successiva, di nuovo l’ultimo Topo mi aspetta sul tavolo; quella dopo scatta l’abbonamento che compie or ora un decennio.
A volte mi sento un po’ zio Paperone con le sue monete, che di ognuna conosce la storia: basta un’occhiata ad una copertina per ricordare che quel Topo mi arrivò il giorno che avevo la febbre alta, mentre quello quando mi bagnai tutto tornando da scuola senza ombrello, al contrario di quello che quanto si è fatto attendere!
Ricordo quando uscì il numero 2500, che pur nella sua semplicità seppe rimanermi impresso, a me che non avevo idea che si celebrassero anniversari della rivista; ricordo anche che quello stesso numero datava l’uscita del 3000 per il 2013. Contavo quanti anni avrei avuto e pensavo con un po’ di tristezza che a vent’anni sarei stato troppo grande per leggere ancora Topolino, ma fantasticavo che disdetto l’abbonamento sarei andato in edicola proprio per il tremillesimo anniversario.
Bene, adesso è il 2013.
Topolino festeggia i tremila numeri e io sono ancora abbonato dopo dieci anni; il giornale è cambiato, io sono cambiato dal bambino che temeva di diventare troppo grande per Topolino, la mia sensibilità è cambiata.
Ho scoperto e coltivato altri interessi, altre forme di intrattenimento, nuovi media, Internet, ma la certezza che Topolino sarebbe arrivato a casa c’è sempre stata e spero sempre ci sarà; grazie topastro, che mi hai arricchito il vocabolario, fatto viaggiare di fantasia e anche arrabbiare un po’.
Grazie ai genitori che mi fecero trovare Topolino sul tavolo e che sempre da allora mi regalano il rinnovo dell’abbonamento. Grazie alle poste, giacché ci siamo
E grazie al forum del Papersera, senza il quale temo che l’interesse per il mondo Disney sarebbe andato scemando già da parecchio tempo.
Ecco, un domani spero di poter ricordare questo bellissimo numero 3000, che già mi è entrato nel cuore (Archimede e Edi, mioddio! ma anche Nonna Papera e… e tutti gli altri
), con lo stesso affetto con cui voialtri oggi rievocate il 2000.
E poi… e poi da qui abbasso la voce e bisbiglio, perché sono un timido
[size=9]Grazie al Topo per avermi trasmesso la passione per il disegno e la narrazione, e anche per avermi fatto prendere una decisone che ponderavo fin da piccoletto ma che mai avevo avuto il coraggio prima d’ora di decidere, visto che a breve anch’io comincerò timidamente e desideroso di imparare la mia avventura nel mondo del fumetto, partendo dalle basi. Chissà che prima o poi io non possa anche finirci su Topolino, non più come lettore.
Ci si rivede al 4000 allora, o meglio ancora al 3500, tra solo… altri dieci anni!
Io, beh… sogno di esserci.[/size]
Ah, e maledetti Gagnor e Sciarrone che con una storia bellissima mi hanno convinto a cambiare la storica firma 8-)
Grazie.