Qui si sta perdendo di vista un concetto di fondo: non si ristampa la storia di Paperozzi perché è bellissimissima e tutti
devono leggerla, ma perché ha reso omaggio ad una delle più grandi maschere italiane del '900 dopo Totò e Sordi (perché nel '900 le maschere le trovavi al cinema, non a teatro). Checché ne pensiate, fatevene una ragione, è così. Io stesso ho apprezzato Villaggio dopo aver compiuto i 20 anni.
Fantozzi in primis, è una maschera che merita di essere ricordata ed omaggiata, anche su "Topolino". Un giornale che specialmente in tempi recenti ha spinto il pedale dell'umorismo in quel cosmo della parodia, del grottesco, dell'eccesso, del demenziale, che alla comicità di Villaggio si è inevitabilmente ispirato. E per farlo in tempi ragionevoli, non si poteva puntare ad un'inedita: più logico è stato affidarsi a ciò che già fu fatto (saggiamente)
illo tempore.
Risultato non eccelso? Lo penso anch'io. Ma i nomi degli Autori sono di tutto rispetto e di lì a poco tempo entrambi avrebbero raggiunto quella maturità artistica che li ha consacrati nell'Olimpo Disneyano, non solo nazionale.
Non è cosa nuova, il fatto che su "Topolino", testata delle inedite, venga ristampata una storia già pubblicata sul giornale stesso. Anzi, mi piacerebbe ricordare
un numero celebrativo che solo da ristampe fu composto. E non fu l'unico precedente.
Sono occasioni rare, eccezionali, di cui non abusare. Ma la scomparsa di Fantozzi e Fracchia ne è, a mio modesto pare, più che degna. E' morto l'ultimo Pulcinella, con tutte le bastonate che si prendeva, parlando di noi.