Signore e signori, altro grande capolavoro PKNAico. Il sublime
Carpe Diem (Artibani/Barbucci) segna Il ritorno, a solo due mesi di distanza da
Seconda Stesura, del filone dei viaggi temporali. Paperink torna a visitare il ventitreesimo secolo: è la seconda volta che accade e neanche a farlo apposta i disegni vengono affidati al venerabile (e decisamente venerato) Alessandro Barbucci che pur osando un pelino meno che in
Ritratto dell'Eroe da Giovane ci ripropone la sua travolgente estetica fatta di espressioni estreme e architetture futuristiche. Si torna quindi a respirare aria di Skydoll, ma non sarà il filtro dei media questa volta ad accompagnare Paperinik, bensì quello assai meno rassicurante dell'Organizzazione. Perchè sono i cattivi a farla da padrone questa volta e Pk, dovrà ancora una volta allearsi con loro per scongiurare la cancellazione stessa della linea del tempo. Dopo
Il Vento del Tempo e
Il Giorno del Sole Freddo ecco tornare il caro vecchio Razziatore, ormai rassegnato a non essere più un vero e proprio antagonista. E' poi tempo di esordi importanti: quell'organizzazione di cronocriminali che veniva solo nominata nello 0/2 diventa qui l'Organizzazione, acquisendo una sua propria identità. Oltre ai tre capoccia senza nome che avranno modo di tornare in seguito come capiufficio del Razziatore vengono lanciati altri personaggi poco raccomandabili ma più umoristici e nel contempo umani come Vostok e soprattutto Newton, che diventerà celebre per il tormentone della cravatta. Pur apparendo forse meno creativo che nel #5 (e pur offrendo una versione irriconoscibile di Dan Woodstein) Barbucci si comporta assai bene e firma anche i disegni della storia breve
Padri & Figli (Artibani/Barbucci) che inaugura il nuovissimo ciclo
Arriva Trip che andrà a sostituire d'ora in avanti le zichiane
Angus Tales. Questo ciclo non avrà vita lunga ma si distinguerà per la colorazione tendente al rosato e per il lancio del nuovissimo persoanggio di Trip, il figlioletto del Razziatore.
Insomma un numero tematico il #14, tutto improntato ai viaggi temporali, argomento assai intrigante che continua da più di un secolo a stuzzicare la fantasia degli scrittori più bravi. Un argomento però così astratto e difficile da rappresentare mentalmente che è letteralmente impossibile trattarlo senza fare errori. E, senza nulla togliere alla sua bellezza, è proprio su un assunto assolutamente illogico che si basa la trama di
Carpe Diem. Pur glissando sul fatto che un personaggio come il Razziatore se ne vaghi per le epoche senza avere una sua timeline di riferimento (mi riferisco al fatto che le visite di Pk al 23esimo secolo avvengano sempre in anni differenti e che i suoi incontro col Razziatore sembrino sempre avvenire in ordine cronologico progressivo), è oltremodo assurda l'idea di una bolla formatasi nel venticinquesimo secolo che viaggia a ritroso nel tempo cancellando le epoche che trova sul suo cammino. Uno stratagemma affascinante che però comporta una serie di illogicità non da poco: com'è possibile che l'Organizzazione monitorizzi il futuro e si accorga solo adesso del formarsi di una bolla che dovrebbe esistere da sempre? Sembra quasi che nella concezione PKNAica del continuum temporale, i secoli siano come differenti scenari che procedono parallelamente e indipendentemente l'uno dall'altro. Ma soprattutto com'è possibile che Pk e il Razziatore possano viaggiare nel tempo fino al venticinquesimo secolo per porre rimedio alla sciagura se il venticinquesimo secolo è stato il primo secolo a venir spazzato via come un colpo di spugna? Insomma fior fiori di paradossi, contenenti errori certo, ma che mettevano seriamente alla prova coi loro rompicapi il lettore. Paradossi che spesso coglievano alla sprovvista gli stessi autori, visto che il povero Artibani, nella pk-mail di qualche numero dopo, si trovò a dover giustificare (con una discreta dose di aria fritta) i complessi meccanismi temporali alla base della storia. E anche solo per aver fatto discutere così tanto al tempo della sua uscita bisognerebbe fare tanto di cappello al gloriosissimo e indimenticabile
Carpe Diem.
Next: Motore/Azione dove per la prima e unica volta nella storia del Disney di Nuova Generazione la Silviuccia nazionale prenderà le redini della storia lunga, confezionando insieme con Tito un altro capolavoro della storia della Disney. Sant'iddio quanto amo Pk.
da
La Tana del Sollazzo