I Grandi Classici Disney #238
Come al solito un buon numero, non buonISSIMO, e cmq abbastanza evitabile per quel che riguarda me, che possiedo già i capolavori ivi contenuti, ma abbisognando durante le vacanze di roba da leggere ecco che mi ritrovo con in mano il numero in questione.
Paperino e un Vacanza Tranquilla (Nofziger/Scarpa): Ma come, in copertina c'è questa stupidaggine e non il capolavoro di Bottaro? Bof, cmq la storia è una breve, neanche troppo bella visto che travisa non poco i comportamenti dei due cugini (Gastone che crede Paperino ladro e lo fa arrestare?). Bof.
Topolino e la Banda del Traforo (Pezzin/Asteriti): Lol, il malcostume Topolinesco. Una storia banale che mette in cattiva luce il povero Asteriti, mostra un Basettoni ridotto a un demente (letteralmente), e una battuta squallida di Pippo a concludere. Per carità.
Paperino e il Diamante del Kumaon (Missaglia/Chierchini): Una due-puntate d'annata, che mostra i personaggi nella loro caricaratterizzazione Martiniana. La storia però non è di Martina e per di più il finale lo si prevede già dalle primissime tavole.
Paperino e la Spiaggia Insidiosa (Chendi/De Vita): Buona questa. Non è che una breve riempitiva ma scorre via che è un piacere e propone il delizioso tormentone del bagnante calpestato.
Pippo Conducente di Merito (Kinney/Bradbury): Uhm, questo lato di Kinney mi ricorda non poco i ritmi delle situation commedy di Hanna e Barbera.
Pippo Controfigura "Divo" (Kinney/Bradbury): Anche qui la stessa impressione anche più marcata: le dinamiche tra i personaggi comprimari mi sembrano molto quelle dei Flinstones. Sarà una mia impressione.
Paperino e il Razzo Interplanetario (Chendi-Bottaro/Bottaro): Cosa dire di questo capolavoro che non sia già stato detto? Che si tratta di Rebo, uno dei capitoli più belli della visionarietà Bottariana. E a questo punto viene da chiedersi perchè pubblicare la storia nella versione priva di riassunti apparsa su Paper Fantasy, rinunciando all'ortodossia filologica che fa ripubblicare ancor'oggi i rimontaggi a tre strisce delle storie di Barks. E a questo punto perchè non accludere anche i tre seguiti della storia in uno stesso albo, visto che è già stato fatto per altre storie? Vabbè, a parte queste inezie, è un piacere rileggersi questa storia e calarsi nei mondi pazzeschi e visionari che Bottaro seppe creare.
Paperone e la Ghiacciata dei Dollari (Barks): Ottima. Ma come mai ha quattro strisce pur essendo tratta da Topolino? Ad ogni modo è la prima apparizione del Deposito, qui inteso come appena costruito, fatto che poi Don Rosa avrebbe storicamente revisionato facendolo diventare "la fine della rimessa a punto del deposito" annunciata sul finire della Saga.
Topolino e la Geonave Atomica (Bramante): All'inizio ero orripilato dai disegni di Bramante ma dopo aver conosciuto la sua versione sceneggiatoria ho cambiato idea. Questa è una gran bella storia, dal vago sapore Gottfredsoniano e con un feeling molto adulto.
Paperino e il Turismo Veloce (Barks): Altra breve barksiana, un gioiellino indimenticabile. Disney è anche satira e qui Barks fa satira sociale. Complimenti.
Super Pippo e il Raggio Congelatore (Ogle/Murry): Non certo un capolavoro, ma inspiegabilmente questa storia è dieci volte più leggibile della media superpippesca. Sarà per lo humor.
Paperino e le "Taraveggole" (Martina/De Vita): E' questo il Martina che adoro, quello terminale, delle schermaglie stronzissime tra Paperino e i nipotini. La storia in questione, che lessi da bambino, non fa eccezione ed è praticamente una storia di Paperinik senza Paperinik. Ottima.
In definitiva, è il numero di Rebo. Da avere, anche grazie a Barks.