A me le favolette disimpegnate della Radice piacciono. Nel deserto di fuffa che è oggi Witch, gradisco non poco le oasi radiciane, proprio perchè semplici, meno pretenziose e più vere. Witch potrebbe (anzi, poteva) essere un tipo di fumetto e invece prima è stato un discreto fantasy, poi si è trasformato in baby beautyful e infine nel fumetto sprint & yeah che vediamo oggi. Allo stato attuale delle cose la qualità della trama non è che paghi molto perchè te la stoppano, te la modificano e ti torturano se non infili We, e allora piuttosto che grandi avventure scritte da cani (cosa che nelle ultime due saghe è stata fatta) tanto vale specializzarsi in storielle di questo tipo, che riescono decisamente meglio. Tra una Radice minimalista e un Enna infiacchito scelgo la Radice, e ad occhi chiusi.
Oltre i Confini (Radice/Turconi) poi è un numero assai significativo perchè vede al lavoro una coppia di autori...che è una coppia sul serio! E mai prima d'ora avevo visto i due lavorare veramente insieme, cosa che oltre a creare un gradevole precedente, infrange l'odiosissima regola dei numeri a mille mani. Qui lo stile c'è, è unico ed è quello di Turconi, per la prima volta in un numero regolare dopo le sue partecipazioni straordinarie nelle brevi e nello speciale (e questo è un altro primato del numero). Va premesso che non è lo stesso Turconi libero dello Speciale Mondiali, ma un Turconi meno turconico, più contenuto, più "mediato" dallo stile generale del fumetto, però è Turconi e si sente nelle espressioni, nella mimica e nella sensazione di freschezza e spontaneità dei personaggi data anche dal letterale affiatamento con la sceneggiatrice.
Ma veniamo alla trama che è "aiutiamo Martin a diventare capoclasse". Troppo poco? Risibile? Fiappa? Bè, è una commediola adolescenziale, un day by day, uno sprazzo di realtà dopo numeri e numeri di plasticumi e roba da pp8. Non certo ciò che vorremmo, ma il massimo che attualmente Witch ci possa dare, e quindi ora come ora acquisisce un certo valore. In più la Radice è pure molto brava a ripescare situazioni finite nel dimenticatoio, come Will che parla con gli elettrodomestici. E questo pochi lo fanno. La trama magica non è dimenticata, ma è relegata a una serie di missioni/gag da poche pagine l'una, ambientate tra le dimensioni che le Witch si ritrovano a dover visitare per far da ambasciatrici. E questo, oltre a trasformare Witch in uno Star Trek contraddice il ruolo dell'Oracolo, che da osservatore qual'era pare esser diventato un amministratore impegnato a tenere a bada le province più esterne. Oltretutto dopo settanta numeri di Witch non si è ancora capito se i mondi alieni sono pianeti o altre dimensioni. Però tutto sommato sono scene gradevoli che oltre a citare (non si sa se coscientemente o meno) Endor, l'Isola di Pasqua, Clone Wars e Puffo Astronauta, ci permette di rivedere Ari e Maqui di Arkhanta, mostrando un'attenzione per la continuity che sembrava scomparsa. E questo mi ha fatto molto piacere. Mi ha fatto assai meno piacere invece vedere la piega che stanno prendendo le situazioni amorose. Certo, c'è il merito di averle ripescate dopo l'oblio da non-continuity in cui erano cadute qualche numero fa, però pare ormai che Luke sia il predestinato amore di Taranee, e Joel quello di Irma. Martin c'è, è il protagonista del numero ma è un contentino che gli viene dato, visto che cmq la cosa fa tanto "il mio caro e buffo amico". E la saga dei Ragorlang? Lol, credo sia la saga strutturata in modo più irrilevante di sempre, con situazioni al limite dell'autoconclusivo e del risibile. Fa bene la Tere a staccarsene appena possibile, anche se questo numero insiste nel voler riproporre il tormentone dell'oculista misterioso che da due numeri imperversa e che si prevede possa presto avere una funzione.
In appendice c'è ovviamente la breve, anzi LE brevi visto che stavolta c'è pure un autoconclusiva. E se
Il Regalo Perfetto (Ferrari/Gula), per quanto l'elogio della banalità, si faccia leggere senza problemi per il suo gradevole uso dei personaggi (c'è pure una citazione a Stitch!),
Conciato per le Feste (Arrighini/Zanon) è tutta su We, e quindi lascio immaginare.
Dimenticavo la copertina, piena di schifezze, ma non malaccio in sè, e l'annuncio dello Speciale Natale che dovrebbe contenere la storia
Il Natale Ritrovato. Ora però un dubbio: questo florilegio di storie e temi natalizi potrebbe star per significare che il tempo si è leggermente sbloccato? Che la mezza stagione che ha caratterizzato le ultime cinque saghe è finalmente finita? Ah no, dimenticavo che pochi numeri fa le Witch erano in spiaggia. Bah.
da
La Tana del Sollazzo