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Witch #81: Aria

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Grrodon
Flagello dei mari
PolliceSu

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PolliceSu
    Witch #81: Aria
    Mercoledì 5 Dic 2007, 12:55:08
    Witch #81: Aria


    Oh che bello rivedere Enna di tanto in tanto, sarebbe bello anche rivederlo di poco in poco, ma anche così va più che bene. Macchetto gestisce la cosa e si fa aiutare qua e là da sceneggiatori che lavorano in sintonia con lui, e se tra questi nomi c'è quello di Enna, il migliore, bè, l'alternanza autoriale di livello altissimo è assicurata e per una volta c'è da stare allegri pensando a ciò che il futuro riserva a questo povero massacratissimo fumetto. Certo, questo non elimina certo tutti i contro che ci sono stati finora: la retcon, i personaggi che ormai hanno pochissimo da dire, lo status quo che ormai non è più credibile, le contraddizioni, la cornice di rubriche e via dicendo, ma la sensazione è quella di essere in buone mani, professionali e che al fumetto tengono di più di quelle in cui eravamo durante il disastro della serie scorsa.
    Va poi detto che Aria (Enna/Campinoti-Salfo) non è il massimo che si sia mai avuto dall'autore, e forse per contrasto con la mediocrità del periodo, era riuscito ad emozionarmi maggiormente lo scorso suo numero, quello che si pensava concludesse il ciclo dei Ragorlang, con una dignità quasi immeritata per la disgraziatissima saga del restyling. Qui invece siamo immersi in un contesto qualitativo comunque più alto di prima, e quindi l'apporto Enniano spicca di meno. Però spicca, poco da fare, e le sue finezze sceneggiatorie si prendono il loro bello spazio. Enna è credibile, Enna sa raccontare, Enna riesce a impreziosire elementi narrativi che in mano ad altri sarebbero rimasti piuttosto banali.
    Invece i disegni mi hanno orripilato. Magari non nella prima parte, dove sono anche più che accettabili, e riescono finalmente a farmi accorgere dei nuovi cortumi delle Witch, cosa che ormai non mi toccava minimamente durante la lettura. Ma è verso il finale che, non si capisce bene perchè, il lato grafico decade sempre di più fino a raggiungere i mitici picchi di disgusto di pp. 78/81, carichi di ragazze deformi, espressioni dementi e un'anatomia da prima elementare.
    I Costumi (Radice/Turconi) non si discosta minimamente da quello che pare essere l'andazzo solito delle brevi di Teresa, sicuramente di livello migliore di quelle dello scorso anno (superficialissime), ma in cui si vede che l'autrice è sacrificatissima. Oltretutto il messaggio anti-trendayolo della storiellina pare una voce soffocata all'interno di un giornale che lo confuta dalla copertina fino all'ultima pagina. E viene pure da chiedersi: ma se ne saranno accorti?

    da La Tana del Sollazzo

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    Icnarf
    Brutopiano
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    PolliceSu
      Re: Witch #81: Aria
      Risposta #1: Mercoledì 5 Dic 2007, 14:38:37
      Credevo, dopo il numero scorso, che non sarei mai più tornata a recensire witch e invece, sono riuscita di nuovo a respirare grazie ad Aria, di un Enna che riesce a rendere interessante anche la storia più semplice. Mi chiedevo, cosa accadrà mai ad Hay Lin? Una ha scoperto di essere stata adottata, l'eterna single ha trovato marito e... poteva mai mancare "il trasloco"? Trovo che Enna sia più adatto a sceneggiare storie per un pubblico femminile, perchè mentre gli altri due cambiamenti mi sono risultati fastidiosi e troppo immediati, la sua poesia ha fatto sì che l'abbandono del Silver Dragon sia risultato naturale, un avvenimento che DOVEVA accadere. Ma witch in fondo non ha più niente da raccontare e ci aggrappiamo a queste "notizione" mentre una potente dark mother scuote e percuote questo fantoccio di fumetto. I costumi: Teresa colpisce con arguzia lo slogan "witch è moda", riuscirà a fare qualcosa più interessante di una storia breve quest'abile sceneggiatrice?  
      Citazione
      ma se ne saranno accorti?
        non credo, non hanno compreso la natura del mio rospo anti-welcome, figuriamoci...
      Un giorno mi accorsi di essere un musicista, quello dopo un pollo.

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      camera9
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        Re: Witch #81: Aria
        Risposta #2: Martedì 11 Dic 2007, 12:28:53
        Grosso modo concordo con quanto detto finora.Un buon numero, Enna in gran forma.
        Anche I costumi è un'ottima autoconclusiva.
        Lasciamo stare il calendario, certo scrivere tante cretinate su un calendario dovrebbe essere illegale.


        Con questo però non sono d'accordo:

        Citazione
        i personaggi che ormai hanno pochissimo da dire, lo status quo che ormai non è più credibile,


        Citazione
        Ma witch in fondo non ha più niente da raccontare


        Secondo me si possono avere ancora molte belle storie da questo fumetto.

         
        « Ultima modifica: Martedì 11 Dic 2007, 13:43:41 da cAMERA_9 »
        Io lo fermai dicendo:"De,t'arresta!
        Non infierir su questi due tapini:
        Io so che l'intenzion lor fu onesta!
        Se l'uno ha scritto versi sbarazzini
        E l'altro li ha illustrati con pupazzi
        L'han fatto per

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        Hybiscus
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          Re: Witch #81: Aria
          Risposta #3: Domenica 16 Dic 2007, 13:03:39
          Se i nemici saranno mal utilizzati come la Dark Mother allora meglio di no.

          Comunque Aria è un bel numero, dopo numeri e numeri scritti da un solo sceneggiatore non mi sarei mai aspettata
          che questo mese lo scrivesse qualcunaltro. Ma quando questo qualcunaltro è Enna mi va anche bene, altrochè.
          Lo stile di Enna è evidente lontano un miglio, ho apprezzato il modo in cui ha interpretato il trasloco e la ricerca
          della radice. Per un personaggio come Hay Lin un cambiamento radicale come il cambio di casa, che la rendeva
          protetta e al sicuro era necessario per farla uscire dal guscio della sua insicurezza che la rendeva nonna-dipendente.
          E' da tanto che non vedevo i disegni di Campinoti. Interessanti i rami che entrano nella fortezza a pagina 82,
          ma ho trovato assolutamente scialbe e sproporzionate le immagini nelle pagine 80 e 81: la mano di Matt fa impressione.
          Storia indifferente quella de I costumi se non fosse per l'assurdità dei disegni fatti da Janet (un modello sembrava
          un cavofiore umano).
          Com'è che l'albo di hsm è più grande del calendario witch in allegato?
          "Tieniti stretti gli amici e ancora più stretti i nemici, sperando che tutti usino il deodorante!" ACWW  

          Hybiscus, una cantante allo stato grezzo.

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          txam
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            Re: Witch #81: Aria
            Risposta #4: Mercoledì 26 Dic 2007, 09:14:23
            Considerando il livello del periodo, anche io considero il n.81 un buon numero.
            Non voglio farne una questione di nomi, comunque mi sembra che la recitazione dei personaggi sia diventata più naturale e credibile che in altri numeri recenti, e lo spunto del trasloco è stato utilizzato bene.
            Anche la grafica mi è piaciuta, anche se farei notare che, se il layout è di Campinoti, un antico veterano di questa testata, il cleanup che ha definito la fisionomia dei personaggi è di Federica Salfo; confesso che questo nome mi è nuovo.
            C'è un cambiamento di grafica da pag.79 in poi, con alcune immagini poco credibili come posizione e proporzioni (di cui ha fatto le spese soprattutto Matt, che io odio cordialmente in questo ruolo out of character) e un paio di bocche manga di Haylin. Probabilmente erano in ritardo con i tempi, ed hanno affidato le ultime tavole a qualche altro disegnatore non menzionato.

            Una caratteristica che non ho apprezzato è che in alcuni punti non si distingue il sogno dalla realtà. Non ho capito, per esempio, se l'episodio del Silver Dragon investito dal tornado (o quel che era) e della libellula è reale, o un sogno. Da come inizia e come finisce sembra far parte della realtà, ma la parte centrale...
            Poi non ho capito: la tempesta era in qualche modo magica? Era un'entità con una volontà propria? A momenti sembra di sì.
            A me piacerebbe finire una storia con l'impressione di averla capita.

            Anche la parte "realistica" della protezione civile avrebbe richiesto più riflessione e documentazione.
            A parte la storia degli strani tornado (Tifoni? Depressioni? Boh...) attirati dai campi della corrente elettrica, teoria definita sciocca anche nell'ambito della storia che la utilizza, poi facciamo la scoperta, attribuita ad un illustre meteorologo, che due depressioni emettono aria (?) ed un'altra la risucchia. (?).
            Abbiamo anche la proposta intelligente di un esperto della protezione civile di evacuare, in 36 ore, una città di ottocentomila abitanti, che saranno sistemati... dove? In tende, subito prima di una tempesta? Non sono comunque più sicure le case in muratura?
            E poi, le linee elettriche erano già danneggiate, e i tecnici le lasciano in tensione mentre le riparano?
            Non potevano, le witch, trovare un angolino poco affollato e abbattere un traliccio coi loro raggi?
            Eppoi, cosa vuol dire che una centrale elettrica collassa per un'onda d'urto trasmessa attraverso il terreno? Ho un'idea abbastanza chiara di una centrale elettrica, ma non riesco a dare significato alla cosa.
            Insomma, ho sentito ancora una volta il bisogno che almeno le parti realistiche vengano affrontate con più cognizione di causa.
            Va beh, comunque l'insieme è abbastanza piacevole.

            La corta... che dire? A me le corte non sono mai piaciute molto, con l'eccezione di quella del n.67 che è carinissima come ironia e disegni.
            Però questa, del n.81, è davvero ironica: mentre da una parte si scrive che WITCH è moda, questa storiella sembra fare la parodia di queste stesse esagerazioni.
            Anche nel n.64 la storia breve parodiava i test a punti, che la stessa rivista propone in grande abbondanza da anni.

             

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