Papersera.net

Non ho ancora potuto vedere questo numero dei grandi classici, e quindi non so che tipo di scempio la storia di Walsh/Gottfredson possa aver subito, ma comunque sia le critiche mi sembrano "ingenerose". Forse e' una storia difficile, la prima un po' al di fuori degli schemi rassicuranti degli anni precedenti, ma e' una signora storia!

Dopodichè, L'Atombrello resta L'Atombrello...

Un paio sono gli eventi relativi all’avventura che meritano di essere sottolineati: il dottor Zazzera non viene imprigionato per i suoi crimini, ma viene invece utilizzato dal servizio segreto per le sue indiscutibili doti di inventore, rendendo più sottile ed incerto il confine tra il bene e il male.

Beh...è la sintesi dell'assunto marxiano che lo Stato ha il monopolio della violenza.
Ricordi in "Arancia Meccanica" i delinquenti arruolati nella polizia?
E i macellai del G8 genovese? Dove sarebbero se non facessoro i poliziotti?
Insomma è la realtà.
Da questo punto di vista è una grande storia per le splendide metafore (i "semivivi" non potrebbero rappresentare la massa passiva e quindi complice?), meno grande , IMHO, per quel che riguarda la semplice godibilità di lettura.
Ciao Ciao!

da quanto ho capito lo scienziato è rimato vittima della sua stessa pozione ed è diventato un semivivo(lo si nota dall'espressione) e per questoviene usato a scopi benefici

da quanto ho capito lo scienziato è rimato vittima della sua stessa pozione ed è diventato un semivivo(lo si nota dall'espressione) e per questoviene usato a scopi benefici

O, per dirla meglio, viene usato dei Servizi Americani.
Discettare su quanto questi ultimi siano benefici esula (giustamente) dallo scopo di questo forum.

Non ho ancora potuto vedere questo numero dei grandi classici, e quindi non so che tipo di scempio la storia di Walsh/Gottfredson possa aver subito, ma comunque sia le critiche mi sembrano "ingenerose". Forse e' una storia difficile, la prima un po' al di fuori degli schemi rassicuranti degli anni precedenti, ma e' una signora storia!  

Non dubito che l'ammirazione di Paolo per questa storia sia ben fondata: e anche nella versione qui stampata appare a sufficienza per giustificare le sue lodi.
Il problema e' in questa versione e' orrendamente fatta a pezzi - non ho il testo sottomano per una disamina puntuale, ma ricordo per esempio vari casi in cui con ogni probabilita' una buona meta' della striscia originale dev'essere sparita, con conseguenze catastrofiche sulla sensatezza della narrazione.

 una mortalità non solo potenziale come nei blandi tentativi effettuati precedentemente da Gambadilegno.  
 

Blandi? Se penso a "Topolino e il gorilla Spettro", "Topolino agente della polizia segreta" o "Topolino e il boscaiolo" (giusto le prime che mi vengono in mente), l'aggettivo sembra un po' debole.

Blandi? Se penso a "Topolino e il gorilla Spettro", "Topolino agente della polizia segreta" o "Topolino e il boscaiolo" (giusto le prime che mi vengono in mente), l'aggettivo sembra un po' debole.

forse preferivi "blandissimi" allora?!  :
Scherzo, si capiva benissimo cosa volevi dire... però è anche vero che da un certo punto in poi le minacce di morte diventano più dirette (io, per la mia "storia" personale, penso specie e soprattutto a: "topolino ed Eta Beta nel pianeta minorenne") e senza intermediari (come il deserto o il nastro trasportatore dei tronchi, per rifarmi agli episodi più violenti delle storie che citi)

Scusa se rispondo solo ora: nella storia del boscaiolo la scena che avevo in mente e' quella della battuta "Non sia mai che io uccida un uomo disarmato" (cito a memoria), dove la minaccia di morte e' decisamente senza intermediari. Comunque credo che ognuno di noi abbia capito cosa intende l'altro e mi sembra che siamo sostanzialmente d'accordo, citando piu' che altro per abbandonarci al piacere di ricordare quei capolavori.

La storia del fantasma della cattedrale mi è sembrata troppo sconclusionata, come se fossero stati vari episodi poi uniti, anche se come idea di base non era male. La fine, poi, è una delle piu' brutte delle storie di Barks.

La storia del fantasma della cattedrale mi è sembrata troppo sconclusionata, come se fossero stati vari episodi poi uniti, anche se come idea di base non era male. La fine, poi, è una delle piu' brutte delle storie di Barks.

Cosa odon... leggono i miei occhi!
Non sarà certo la più bella storia di Barks, ma non è così pessima.

Be', insomma, devi ammettere che un po' sconclusionata lo è, ci sono troppi avvenimenti che accadono in contemporanea. Per finale brutto intendevo banale. Comunque sei libero di pensarla come ti pare. Ciaoo!

Be', insomma, devi ammettere che un po' sconclusionata lo è, ci sono troppi avvenimenti che accadono in contemporanea. Per finale brutto intendevo banale. Comunque sei libero di pensarla come ti pare. Ciaoo!

Mi pare, veramente, che nella storia la contemporaneità degli eventi sia ben studiata; il finale, non è dei migliori, ma solo per il semplice fatto che non viene chiarito il motivo per cui il fantasma somigli così tanto a Paperone (il fatto che collezioni monete e che, quindi, somigli a Paperone, come motivazione non si regge in piedi) e perchè abbia deciso di vivere in una cattedrale raccoliendo monete.
Per il resto, è un'ottima storia, ma, come tu stesso hai detto, è sempre questione di gusti.

A proposito di Zio Paperone e il fantasma della cattedrale, lo sapevate che degli autori brasiliani gli hanno dato un seguito? E' stata pubblicata anche in Italia, sul Mega 341. Ecco la pagina inducks.

http://coa.inducks.org/story.php?c=B+800079

Per chi non l'avesse mai letta, ecco la trama: Paperone e nipoti ritornano a Notre Duck, e ricordano i brutti momenti che hanno passato in quel luogo, quando si sente di nuovo "Il mio cuore è sopra l'oceano". E' Amelia che, travestita come il vero fantasma, con il piffero incanterà Paperone e costringera a consegnarli il suo decino buttandolo nel pozzo. Tutto finisce ovviamente per il meglio.
Storia molto banale, la prima cosa che salta all'occhio è: come faceva Amelia a sapere della precedente avventura di Paperone in quel luogo?

L'avevo già letto sul sito di Salimbeti "Paperinik il diabolico vendicatore"... aspetto con fiducia una sua ristampa.